Icarus, mostra antologica di Yukinori Yanagi

Exhibition view, Pirelli HangarBicocca, Milan, 2025 © Yanagi Studio, courtesy the artist and Pirelli HangarBicocca (photo Agostino Osio)
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DA Mercoledì26Marzo2025
A Domenica27Luglio2025

Dal 26 marzo al 27 luglio 2025 gli spazi espositivi del Pirelli HangarBicocca, a Milano in via Chiese 2, ospitano la mostra Icarus, la prima grande antologica in Europa dedicata alla pratica artistica di Yukinori Yanagi: a cura di Vicente Todolí con Fiammetta Griccioli, un’ampia selezione di opere iconiche risalenti agli anni Novanta e Duemila insieme a lavori più recenti. L'inaugurazione è fissata per le ore 19.00 di mercoledì 26 marzo 2025; la mostra è poi visitabile a ingresso gratuito fino a domenica 27 luglio 2025 dal giovedì alla domenica in orario 10.30-20.30. Per info 02 66111573.

I visitatori possono percorrere le traiettorie imprevedibili create dall’opera dell’artista giapponese: Yanagi ricontestualizza alcune delle sue installazioni più significative e monumentali negli spazi ex industriali del Pirelli HangarBicocca innescando una riflessione, più che mai attuale sui temi del nazionalismo, delle dinamiche governative e sugli aspetti paradossali delle società contemporanee.

Yukinori Yanagi (Fukuoka, 1959) vive e lavora sull’isola di Momoshima in Giappone, lontano dalla scena pubblica, pur rappresentando uno dei più influenti artisti giapponesi contemporanei. Invitato nel 1993 alla sua prima rassegna internazionale - la 45. Biennale di Venezia - Yanagi  ha presentato centosettanta bandiere di sabbia colorata sgretolate giorno dopo giorno dal lavoro incessante di migliaia di formiche vive. Ora torna in Italia con una grande mostra dopo 32 anni.

Noto per l’esplorazione di temi complessi legati alla sovranità, alla globalizzazione e ai confini, che indaga attraverso installazioni site-specific di grandi dimensioni, Yukinori Yanagi si addentra sovente nella storia giapponese, confrontandosi tuttavia con tematiche universali legate al nazionalismo e all’impatto della modernizzazione e della tecnologia sulla società. Il suo modus operandi evoca gli intricati sistemi di immagini simboliche e i preconcetti di oppressione politica e nazionale, sfidandone la stasi e dissolvendoli in forme organiche per natura intrinsecamente mutabili.

Dal 1988 al 1990 Yanagi studia alla Yale University dove è allievo di Vito Acconci e Frank Gehry e in questo periodo si avvicina alle esperienze concettuali. Lascia poi gli Stati Uniti nel 2000 per tornare in Giappone dove porta avanti la sua pratica artistica mantenendo come concetto ricorrente il vagare come condizione permanente. Il paradosso richiama l’idea di movimento e cambiamento costante - spesso suggerito nella sua opera da materiali organici e viventi - che allo stesso tempo si misurano con la permanenza e la stabilità di immagini simboliche fisse e apparentemente immutabili.


Exhibition view, Pirelli Hangar Bicocca, Milan, 2025 © Yanagi Studio, courtesy the artist and Pirelli Hangar Bicocca (photo Agostino Osio)

Icarus è il titolo della mostra di Yukinori Yanagi che raggruppa un corpus di lavori che ripercorrono la carriera dell’artista nelle Navate e nel Cubo del Pirelli HangarBicocca. Il titolo rievoca il mito greco di Icaro e Dedalo che funge come avvertimento e invito a riflettere sull’arroganza umana nata dall’eccessiva fiducia riposta nella tecnologia. Avvicinandosi troppo al sole (inteso come metafora dell’energia nucleare), Icaro diviene infatti responsabile della sua caduta. La narrativa espositiva presenta continue dualità, creando un dialogo tra passato e presente, distruzione e rinascita, realtà e fantasia, materia e simbolismo, movimento e permanenza. L’idea di trascendere i confini fisici rappresentati da elementi come container, barili ed altri oggetti utilizzati per i sistemi di trasporto, diventa una metafora per l’interconnessione globale.

Alcune delle opere provocatorie multimediali di Yanagi sono state ispirate da icone pop che hanno influenzato l’immaginario collettivo e la coscienza globale negli anni Sessanta. I personaggi Godzilla e Ultraman, emblema della fusione tra cultura popolare e industria, sono protagonisti di opere come Banzai Container (2025). Parte integrante del lavoro di Yanagi è anche il riferimento a momenti storici significativi tra i quali la bomba atomica su Hiroshima, che ha lasciato impronte indelebili e tragiche nella memoria storica giapponese e globale, e di cui ricrea una replica in ferro intitolata Absolute Dud (2007): in questa forma materica la bomba non ha più un potenziale di distruzione, ma si presenta come memoria fisica delle conseguenze della guerra e dell’abuso di potere in nome del progresso.


Banzai Container, 2025 (detail), Pirelli Hangar Bicocca, Milan, 2025 © Yanagi Studio, courtesy the artist and Pirelli Hangar Bicocca (photo Agostino Osio)

La mostra Icarus si apre con l’opera Project God-zilla 2025 (The Revenant from El Mare Pacificum) (2025): al centro di un accumulo di detriti e oggetti di scarto, pezzi di acciaio, di legno, componenti di macchine e sacchi di sabbia, viene proiettato il grande occhio di Godzilla, mostro creato e potenziato dall’energia nucleare. Richiamando il personaggio pop del cinema giapponese, l’opera fa riferimento all’impatto ambientale causato dall’utilizzo di armi nucleari creando uno scenario post-apocalittico, che evoca un senso di distruzione di massa e sottolinea la vulnerabilità della natura e dell’uomo. L’opera monumentale è in dialogo con Article 9 (1994), composta da diverse strutture neon disperse nell’ambiente espositivo che si accendono e spengono a intermittenza. I visitatori sono invitati a mettere insieme parole, frasi e frammenti in giapponese dal colore rosso luminoso che, quando riposti nell’ordine corretto, recitano il testo dell’articolo 9 della costituzione giapponese. Nella clausola, aspirando a una pace internazionale, viene fatta rinuncia per sempre alla guerra e all'uso della forza per risolvere le controversie con altre nazioni.

Lo spazio centrale delle Navate è riempito dal monumentale labirinto di Icarus Container 2025 (2025), composto da diversi moduli di container e connesso a una torre posizionata fuori dall’edificio che permette alla luce naturale di entrare. I visitatori possono addentrarsi in questo dedalo incontrando lungo il percorso versi del poema Icarus estratto dal saggio autobiografico del celebre poeta Yukio Mishima intitolato Sole e acciaio (1968), incisi su specchi che creano un gioco di riflessi costanti. Ispirandosi al mito di Icaro e Dedalo dell’Antica Grecia, come il titolo della mostra, l’esperienza immersiva esplora le conseguenze della hybris umana e dell’ossessione per l’avanzamento tecnologico, suscitando un senso di disorientamento nel visitatore.


Icarus Container 2025, 2025 (detail), Pirelli Hangar Bicocca, Milan, 2025 © Yanagi Studio, courtesy the artist and Pirelli Hangar Bicocca (photo Agostino Osio)

Il percorso espositivo continua con Hinomaru Illumination 2025 (2025), un’installazione neon della bandiera giapponese che si riflette in uno specchio d’acqua. Il simbolo dell’hinomaru, letteralmente cerchio del sole, si disperde nel liquido: in questo modo, l’artista inserisce, ancora una volta, una componente dinamica e mutevole per contestare la stabilità del simbolo stesso.

Infine, il Cubo ospita il celebre lavoro The World Flag Ant Farm 2025 (2025), che ha ottenuto un riconoscimento internazionale vincendo il premio Aperto 93 in occasione della 45. Biennale di Venezia. L’opera è composta da 200 bandiere che rappresentano i 193 Stati riconosciuti dalle Nazioni Unite e 7 stati che non sono membri delle Nazioni Unite come Taiwan, Tibet e Palestina. Le bandiere sono realizzate con sabbia colorata meticolosamente collocata in scatole trasparenti di Plexiglas. Le scatole sono collegate da tubi di plastica in cui migliaia di formiche creano percorsi trasportando granelli di sabbia da un box all’altro e dissolvendo lentamente i confini e le bandiere, simboli di identità nazionale. Il percorso delle formiche sottolinea ironicamente la fragilità di questi simboli trasformando le forme statiche in un’immensa e attiva fattoria di formiche, come suggerisce il titolo dell’opera.


Exhibition view, Pirelli Hangar Bicocca, Milan, 2025 © Yanagi Studio, courtesy the artist and Pirelli Hangar Bicocca (photo Agostino Osio)

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