Icarus, mostra antologica di Yukinori Yanagi

La mostra Icarus si apre con l’opera Project God-zilla 2025 (The Revenant from El Mare Pacificum) (2025): al centro di un accumulo di detriti e oggetti di scarto, pezzi di acciaio, di legno, componenti di macchine e sacchi di sabbia, viene proiettato il grande occhio di Godzilla, mostro creato e potenziato dall’energia nucleare. Richiamando il personaggio pop del cinema giapponese, l’opera fa riferimento all’impatto ambientale causato dall’utilizzo di armi nucleari creando uno scenario post-apocalittico, che evoca un senso di distruzione di massa e sottolinea la vulnerabilità della natura e dell’uomo. L’opera monumentale è in dialogo con Article 9 (1994), composta da diverse strutture neon disperse nell’ambiente espositivo che si accendono e spengono a intermittenza. I visitatori sono invitati a mettere insieme parole, frasi e frammenti in giapponese dal colore rosso luminoso che, quando riposti nell’ordine corretto, recitano il testo dell’articolo 9 della costituzione giapponese. Nella clausola, aspirando a una pace internazionale, viene fatta rinuncia per sempre alla guerra e all'uso della forza per risolvere le controversie con altre nazioni.

Lo spazio centrale delle Navate è riempito dal monumentale labirinto di Icarus Container 2025 (2025), composto da diversi moduli di container e connesso a una torre posizionata fuori dall’edificio che permette alla luce naturale di entrare. I visitatori possono addentrarsi in questo dedalo incontrando lungo il percorso versi del poema Icarus estratto dal saggio autobiografico del celebre poeta Yukio Mishima intitolato Sole e acciaio (1968), incisi su specchi che creano un gioco di riflessi costanti. Ispirandosi al mito di Icaro e Dedalo dell’Antica Grecia, come il titolo della mostra, l’esperienza immersiva esplora le conseguenze della hybris umana e dell’ossessione per l’avanzamento tecnologico, suscitando un senso di disorientamento nel visitatore.


Icarus Container 2025, 2025 (detail), Pirelli Hangar Bicocca, Milan, 2025 © Yanagi Studio, courtesy the artist and Pirelli Hangar Bicocca (photo Agostino Osio)

Il percorso espositivo continua con Hinomaru Illumination 2025 (2025), un’installazione neon della bandiera giapponese che si riflette in uno specchio d’acqua. Il simbolo dell’hinomaru, letteralmente cerchio del sole, si disperde nel liquido: in questo modo, l’artista inserisce, ancora una volta, una componente dinamica e mutevole per contestare la stabilità del simbolo stesso.

Infine, il Cubo ospita il celebre lavoro The World Flag Ant Farm 2025 (2025), che ha ottenuto un riconoscimento internazionale vincendo il premio Aperto 93 in occasione della 45. Biennale di Venezia. L’opera è composta da 200 bandiere che rappresentano i 193 Stati riconosciuti dalle Nazioni Unite e 7 stati che non sono membri delle Nazioni Unite come Taiwan, Tibet e Palestina. Le bandiere sono realizzate con sabbia colorata meticolosamente collocata in scatole trasparenti di Plexiglas. Le scatole sono collegate da tubi di plastica in cui migliaia di formiche creano percorsi trasportando granelli di sabbia da un box all’altro e dissolvendo lentamente i confini e le bandiere, simboli di identità nazionale. Il percorso delle formiche sottolinea ironicamente la fragilità di questi simboli trasformando le forme statiche in un’immensa e attiva fattoria di formiche, come suggerisce il titolo dell’opera.


Exhibition view, Pirelli Hangar Bicocca, Milan, 2025 © Yanagi Studio, courtesy the artist and Pirelli Hangar Bicocca (photo Agostino Osio)

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