Rigore e fascino: il cinema di Chantal Akerman, rassegna cinematografica

Golden Eighties
Cinema Arlecchino Cerca sulla mappa
DA Mercoledì02Aprile2025
A Domenica04Maggio2025

Dal 2 al 17 aprile 2025 si svolge presso il Cinema Arlecchino di Milano (via San Pietro all’Orto 9) la rassegna cinematografica Rigore e fascino: il cinema di Chantal Akerman, nel decennale della morte di una delle registe più innovative e influenti del cinema contemporaneo, nota per il suo approccio minimalista e sperimentale alla narrazione e alla struttura cinematografica.

Regista belga, di famiglia ebrea, nacque a Bruxelles il 6 giugno 1950. Figura unica tra le cineaste della sua generazione, con il suo stile ha contribuito a tracciare la mappa di un nuovo linguaggio espressivo. Chantal Akerman nel 1967 iniziò a frequentare l’Institut National Supérieur des Arts du Spectacle di Bruxelles e nel 1968 girò il corto Saute ma ville di cui era l'unica interprete. Si trasferì subito dopo a Parigi, dove frequentò i corsi dell'Université internationale du théâtre e, dopo aver girato L'enfant aimé nel 1971, partì per New York. È del 1972 il suo primo lungometraggio, Hotel Monterey, interamente girato all'interno dell'albergo di New York in cui la Akerman alloggiava, strutturato per inquadrature fisse, e lunghi piani-sequenza. Tornata a Parigi nel 1974, girò Je, tu, il, elle, opera radicale che mostrò tutta la forza e il coraggio della cineasta. Il 1975 fu l'anno di Jeanne Dielman, 23 Quai du Commerce, 1080 Bruxelles, più di tre ore di durata, strutturato in blocchi di piani-sequenza e girato in sole sei settimane. Quello stesso anno la Biennale di Venezia rese omaggio alla regista con una personale.

Nel 1975 Chantal Akerman fondò una sua casa di produzione, la Paradise Films, e l'anno seguente fece ritorno negli Stati Uniti per girare News From Home. Dopo Les rendez-vous d'Anna, del 1978, intenso meta-itinerario autobiografico interpretato da Aurore Clément, che a partire da questo film cominciò una ininterrotta collaborazione con la regista, e Tutta una notte del 1982, Akerman si mise a lavorare a un progetto complesso che si articolò tra Les années 80 del 1983 e Golden Eighties del 1986, doppia esercitazione sul musical e sulla commedia. Il 1991 è stato l'anno di Notte e giorno: la protagonista Julie è divisa tra l'amore per Jack e quello per Joseph, come lo è il film tra musical e racconto morale. Con D'Est del 1993 la Akerman si è impegnata per la prima volta in un'operazione multimediale, un film e una videoinstallazione a esso legata, allestita a Parigi. Nel 1994, l'anno in cui morì suo padre, Chantal Akerman aveva cominciato a lavorare a Un divano a New York con Juliette Binoche e William Hurt, terminato l'anno seguente: morbido omaggio iconoclasta alle commedie hollywoodiane di Frank Capra e di Ernst Lubitsch.

Dopo alcuni lavori per il teatro e per la televisione, la regista ha girato nel 2000 La captive, in cui le abituali tematiche del suo cinema (desiderio, mancanza, densa esperienza del tempo e del vuoto) si confrontano con il peso del cinema classico. Chantal Akerman soffriva di problemi maniaco-depressivi aggravatisi dopo la morte della madre, cui è dedicato il doc No Home Movie, che la condussero a togliersi la vita il 5 ottobre 2015.


Chantal Ackerman

Di seguito la programmazione completa e dettagliata della rassegna Rigore e fascino: il cinema di Chantal Akerman (biglietti: intero 8,50 euro; ridotto 7,50 euro per under 25 e over 65 e 6,50 euro per possessori di Cinetessera; matinée 5 euro; ulteriori informazioni via email). 

  • Mercoledì 2 aprile, ore 17.30-19.00 - Masterclass sul cinema di Chantal Akerman di Wouter Hessels, professore di cinema presso diverse Università e Centri Audiovisivi (ingresso gratuito previa prenotazione; a seguire degustazione gratuita di birra artigianale belga a cura dell’Ambasciata del Belgio in Italia)
  • Mercoledì 2 aprile, ore 20.00 - Jeanne Dielman, 23, quai du commerce, 1080 Bruxelles (1975, 201’). La storia della vita di una casalinga, vedova, che cucina, si dedica alla casa, e si prostituisce part-time, per racimolare qualche soldo in più e mandare avanti la casa e gli studi del figlio adolescente. La proiezione, inserita nel programma della Milano Art Week 2025, è introdotta da Sylvaine Akerman, presidente della Fondation Chantal Akerman e Wouter Hessels.
  • Giovedì 3 aprile, ore 18.30 - Golden Eighties (1986, 96’). Jeanne Schwartz, negoziante della Galerie de la Toison d’Or di Bruxelles, sotto le apparenze del conformismo sociale in abito nero e colletto bianco, appare come uno dei personaggi più politici della galassia di eroine akermaniane. Bella donna di mezz’età, la sua dolcezza nasconde però l’immenso trauma della Seconda Guerra Mondiale e il silenzio di una donna sopravvissuta all’Olocausto. La  proiezione è introdotta da Sylvaine Akerman, presidente della Fondation Chantal Akerman e Wouter Hessel.
  • Sabato 5 aprile, ore 21.30 - Saute ma ville (1968, 13’). Diciottenne, fuggita da una scuola di cinema che la ignora, Chantal si inventa cineasta con un corto irresistibile nel quale i gesti domestici si sublimano in ossessione e slapstick. La proiezione, introdotta da Sylvaine Akerman, presidente della Fondation Chantal Akerman e Wouter Hessel, è accompagnata musicalmente da Sonia Wieder-Atherton e Katia Weimann; segue un concerto musicale dal vivo dedicato a Chantal Akerman.
  • Domenica 6 aprile, ore 17.00 - D’Est (1993, 107’). Senza commenti e dialoghi, ma attraverso l'osservazione e la sperimentazione formale, il film investiga la vita durante i tempi instabili seguiti al collasso dell'Unione Sovietica.
  • Sabato 12 aprile, ore 13.00 - Un divano a New York (1996, 100’). Un ricco psicanalista in crisi si trasferisce da New York a Parigi, nella casa popolare di Béatrice, cui cede il suo lussuoso attico a Manhattan. Non ha però previsto che i suoi clienti scambino la francese per una analista e che il suo fascino finirà per farlo innamorare.
  • Sabato 12 aprile, ore 21.00 - Je, tu, il, elle (1974, 86’). Julie è una ragazza che vive da sola nella sua stanza e trascorre il tempo riordinando i mobili, scrivendo lettere e mangiando zucchero da un sacchetto di carta. Alla fine esce e, facendo l'autostop, incontra un giovane camionista. I due si fermano lungo la strada, prima in un ristorante, poi in un bar e infine in un bagno. Il ragazzo si fa masturbare da Julie, e in seguito inizia a parlarle della sua vita familiare. Dopo essersi separata dal suo compagno di viaggio, Julie va a trovare una donna, sua ex amante, che le prepara da mangiare e le chiede di andarsene l'indomani mattina. Julie comincia a spogliare la donna e le due hanno un rapporto sessuale.
  • Domenica 13 aprile, ore 19.00 - No Home Movie (2015, 115’). Film dedicato alla madre di Chantal Akerman, una madre non c'è più: una donna arrivata in Belgio nel 1938 fuggendo dalla Polonia e sopravvissuta all’Olocausto; una donna che si vede sempre sola, nel suo appartamento di Bruxelles.
  • Martedì 15 aprile, ore 17.00 - Saute ma ville (1968, 13’). Corto irresistibile nel quale i gesti domestici si sublimano in ossessione e slapstick. A seguire La chambre (1973, 11’). Folgorante omaggio a Michael Snow e apice del cinema più minimalista di Chantal Akerman. A seguire Hotel Monterey (1973, 65’). Uno squallido hotel di New York brilla di mistero e di inaspettata bellezza: i suoi corridoi, gli ascensori, le stanze, le finestre appaiono come se fossero parte di un quadro di Edward Hopper.
  • Giovedì 17 aprile, ore 19.00 - Toute une nuit (1982, 90’). Diverse coppie si confrontano con i loro momenti di intimità, comunicazione e conflitto. Attraverso scene prive di dialoghi, vengono esplorate le dinamiche emotive e relazionali tra i personaggi, creando un'atmosfera carica di tensione e desiderio: un viaggio nella profondità delle relazioni umane che si svela durante le ore più buie della notte.
Argomenti trattati

Newsletter EventiResta aggiornato su tutti gli eventi a Milano e dintorni, iscriviti gratis alla newsletter