Sabato 12 aprile 2025 alle ore 21.00 presso il Teatro Officina di via Sant’Elembardo a Milano va in scena Garò: una storia armena, monologo sul genocidio armeno scritto e diretto da Pino Di Bello e interpretato da Stefano Panzeri.
Lo spettacolo racconta la storia del giovane Garabed Surmelian, della sua famiglia e della vita a Shevan, un piccolo villaggio di montagna dove tutto scorre ancora con i tempi dettati dalla natura e da riti antichi. Attraverso le parole di un Meddah, un narratore della tradizione, appare un affresco appassionato, curioso e rispettoso, che alterna momenti intimi emozionanti e profondi ad altri più leggeri e divertenti per raccontare la nascita, i riti di passaggio, i giochi e le feste, che portano gli spettatori ad entrare in contatto con alcuni dei colori di questa cultura straordinaria; ma pure con le ansie e le paure, perché sugli armeni di questo villaggio, come su quelli di tutti gli altri villaggi o città, incombe la folle minaccia di una giovane classe dirigente turca portatrice di un’ideologia nazionalista, che sfocerà nella pianificazione e nell’attuazione del più atroce e terribile dei crimini: il genocidio. Quando il racconto volge al termine in senso tragico e tutto sembra ormai perduto, il Meddah tocca ancora una volta i cuori con un’ultima storia che consente a tutti di tornare a sperare e a respirare.
Tra le innumerevoli tragedie che hanno segnato la Prima Guerra Mondiale, una delle più grandi e meno conosciute è quella dello sterminio della popolazione armena. Il governo dell'Impero Ottomano prima, quello dei Giovani Turchi poi si è impegnato negli anni 1915-16 in un vero e proprio genocidio, intenzionalmente sterminando centinaia di migliaia di armeni. È stata una strage di dimensioni enormi, per decenni coperta dall'oblio.
Il genocidio degli armeni può essere considerato il prototipo dei genocidi del XX secolo. L’obiettivo era di risolvere alla radice la questione degli armeni, popolazione cristiana che guardava all’occidente. Il governo e la maggior parte degli storici turchi ancora oggi rifiutano diammettere che nel 1915 è stato commesso un genocidio ai danni del popolo armeno.
Biglietto 12 euro, con tessera associativa gratuita; per info 02 2553200.