Interni Cre-Action: mostra con installazioni ed eventi alla Statale - Milano Design Week 2025

Ancora nel Cortile d'Onore, Drifting Yăo, realizzata da Wu Bin - W. Design in collaborazione con Empire, è un’installazione minimalista che, attraverso una lente architetturale, interpreta il significato pittografico del carattere cinese Yăo, riferito originariamente alla peculiare luce solare che filtra tra gli alberi. È composta da un corridoio - in cui alcuni dispositivi sonori nascosti fondono i passi di ogni persona con il ritmo della luce, dell’ombra e della natura - e un’area outdoor pensata per il relax.

Si chiama invece Aevum - in latino eternità - l’installazione realizzata da Zaha Hadid Architects che celebra l’eterna bellezza del marmo e sperimenta nuovi modi di utilizzare gli scarti della lavorazione delle pietre. Ispirata dal colonnato dell’Università degli Studi, con cui si pone in dialogo visivo, l'opera è composta da archi leggermente disessati tra loro per creare un’interazione dinamica con lo spazio circostante: l’arco in marmo è scolpito in marmo massiccio Bianco Merano Gold, prodotto da Aatc and Co, mentre quello stampato in 3D con una miscela di cemento sviluppata da Sika e Vertico. 


Aevum © Federica Vuolo

Extraceleste, progetto artistico di Marco Nereo Rotelli con Ever in Art e Elital, è un’opera spaziale, concettuale e pop, un robot-Angelus che annuncia agli umani la necessità dell’amore secondo quanto scriveva Alexander Pope: gli uomini saranno angeli meccanici. Una figura ipnotica, attiva, femminile che comunica forza, energia e volontà di cambiamento.  La scultura-robot nasce dalla rigenerazione di un’antenna utilizzata per le connessioni spaziali: toccando la mano del robot, un sensore registra il battito cardiaco di chi l’accarezza modificando la luminosità della scultura grazie al sistema di sensori ideato da Nature 4.0, newco dello scienziato e Premio Nobel Riccardo Valentini. La scultura-robot inoltre dona poesie al pubblico, generate dall’intelligenza artificiale grazie alla collaborazione con Luca Andrea Marazzini, e tiene nelle sue mani fiori poetici di vetro, realizzati da Gala Rotelli, un simbolico dono per chi vive con i piedi per terra.

Nel Sottoportico del Cortile d'Onore trova spazio I Feel Cool, un’esperienza sensoriale che ridefinisce il concetto di comfort climatico, giocando sul contrasto tra caldo e freddo, luce e materia, tecnologia e natura. Il progetto di Pablo Rodrigo, Genny Canton Studio e Abs Group è un involucro all’interno del quale la fiamma ipnotica della stufa Eiko 365 by Mcz, ancora allo stato prototipale, si contrappone al freddo dello spazio circostante. L’effetto è una superficie che cambia colore a seconda dell’angolo di osservazione mantenendo un certo grado di trasparenza.

Horizon Awakening è invece il nome dell'installazione di Whirlpool che invita alla serenità: progettata da Beko Design Studio, vede al centro The Wash Less Project, un’iniziativa pensata per sensibilizzare i consumatori sull’importanza delle scelte quotidiane come decidere quando è davvero necessario fare il bucato. Il messaggio è chiaro: ogni azione eco-consapevole contribuisce a trasformare la visione dell’installazione in realtà, in cui gli elettrodomestici di nuova generazione offrano soluzioni concrete per uno stile di vita sempre più sostenibile.

Ancora nel Sottoportico del Cortile d'Onore, l’installazione Riflessi sul mare di Christian Grande per Besenzoni è composta di quattro elementi scultorei metallici, ognuno dei quali dotato di rivestimento a specchio e struttura in profili metallici. Ideali piattaforme emergenti da un mare simbolico, questi elementi rappresentano l’elemento iconico dell’universo del brand: la passerella che collega la terra al mare, la barca alla terraferma, l’avventura alla certezza. L’installazione Layers, disegnata da Silvio De Ponte | De Ponte Studio Architects (con Noemi Tolotti e Andrea Dentoni) invita in un paesaggio sospeso e dinamico per un viaggio multisensoriale tra natura, luce, materia, suono e stimoli olfattivi. L’allestimento ribalta la percezione dello spazio mostrandolo da inusuali punti di vista: ciò che normalmente cresce da terra andando verso il cielo qui guarda verso il basso, e viceversa. Una struttura sospesa sorregge una distesa, capovolta e frastagliata, di spighe di grano; schermi a led virtuali simulano l'effetto dell'acqua, che scorre verso l’alto sfidando la gravità. L’opera interpreta la natura che si muove liberamente nello spazio definendo luoghi mutevoli e nuovi ambienti fisici di forme che si sovrappongono e si intersecano nell’aria. 

Re-flections di Ludovica Diligu annulla i confini tra moda, design, arte e percezione: 18 pannelli d’acciaio con superfici lucide presentano look di abbigliamento, offrendo ai visitatori la possibilità di vedere se stessi indossare un nuovo modo di essere attraverso un gioco di riflessi e prospettive. Questi pannelli riflettono non solo l’immagine di chi li osserva, ma anche l’identità e lo stile personale che ciascuno porta con sé. Ispirata alla città di Vietri, l'opera Genesi dell’Accademia Iuad celebra invece l'arte dei ceramisti locali, grazie al supporto dell'architetto Giancarlo Solimene che, con la sua azienda Ceramica Artistica Solimene, ha contribuito a portare la ceramica vietrese nel panorama internazionale dell’arte. L'installazione racconta un viaggio tra passato e futuro, interrogandosi sul ruolo dell'artigianato nel rispondere alle sfide ecologiche e sulla capacità della bellezza di generare sostenibilità. Il cuore dell’allestimento è il pannello centrale, che ospita tre oggetti simbolici: il primo richiama l’inquinamento dei fondali marini causato dalla plastica, il secondo rappresenta le reti dei pescatori, infine l’ostrica con all’interno la Pietà come metafora della vulnerabilità dell'ecosistema e monito a preservare ciò che è prezioso e fragile. A coronamento, la scritta Dio non ama il mare, citazione dell’ultimo film di Paolo Sorrentino, omaggia il mare, elemento cardine di tutta l’opera. 

The Light in the Darkness di Viruta Lab per Tile of Spain celebra l’aiuto operoso dei volontari accorsi nei 68 comuni spagnoli colpiti dalla catastrofe del 29 ottobre 2024 e dà forma tangibile alla luce che è emersa nel mezzo dell'oscurità: composizione centrale a pianta rettangolare percorribile e visibile da tutti e quattro i lati, è articolata attorno a 18 totem scultorei rivestiti con piastrelle ceramiche di diverse dimensioni e decori, pensati come candelabri a grandezza uomo che proiettano punti luce sulla superficie dando origine a contrasti di luce e penombra.

Completa il percorso nel Sottoportico del Cortile d'Onore Shards of Infinity, opera che trae ispirazione dalle immani forze che, quasi 300 milioni di anni fa, hanno permesso al massiccio delle Alpi di emergere dopo il collasso del super-vulcano del Monte Rosa. L’installazione si compone di tre imponenti monoliti di altezze differenti (4, 3,5 e 3 metri) frutto della creatività umana potenziata dall’intelliganza artificiale e realizzati impiegando Canvë, la collezione di rivestimenti in gres porcellanato disegnata da Danilo Ramazzotti per NovaBell Ceramiche.

Continua la lettura

oppure

vai alla pagina iniziale o vai alla pagina precedente

Argomenti trattati

Newsletter EventiResta aggiornato su tutti gli eventi a Milano e dintorni, iscriviti gratis alla newsletter