Attenzione: dopo la chiusura durante il lockdown, Palazzo Reale riapre al pubblico giovedì 28 maggio 2020: la mostra Georges De La Tour: L’Europa della luce è prorogata fino a domenica 27 settembre 2020 secondo le norme per la prevenzione e il controllo del Covid-19 nei luoghi di cultura e nei seguenti orari di apertura: giovedì dalle 11.00 alle 22.30; venerdì, sabato e domenica dalle 11.00 alle 22.30.
Aggiornamento 31 agosto: a partire da martedì 8 settembre e fino a domenica 27 settembre 2020 la mostra è nuovamente visitabile nei consueti orari e giorni di apertura, ovvero: da martedì a domenica dalle 9.30 alle 19.30; giovedì dalle 9.30 alle 22.30 (ultimo ingresso un'ora prima della chiusura). Gli ingressi restano contingentati in base alla capienza delle sale e vengono scaglionati a orari definiti.
Milano, 06/02/2020.
Georges de La Tour (1593-1652). è messo a confronto con L'Europa della luce a Milano, dal 7 febbraio al 7 giugno 2020 presso le sale di Palazzo Reale. Curata da Francesca Cappelletti e Thomas Clement Salomon, Georges de La Tour: l’Europa della luce è una mostra realizzata grazie alla fiducia di 26 istituzioni museali di tre continenti.
Milano aveva già conosciuto e accolto il Caravaggio francese (come molti lo hanno definito) nel 2011 quando due opere vennero esposte a Palazzo Marino per la consueta mostra di Natale, che fu un successo. Mentre a Palazzo Reale lo aveva portato, nel 1951, Roberto Longhi con tre santi all'interno della mostra su Caravaggio e i caravaggisti. Anche Vittorio Sgarbi ha portato Il denaro versato a Palazzo Reale, nel 2005, ancora una volta a confronto con Michelangelo Merisi. Tuttavia è importante notare, come affermò Longhi, che De la Tour «sa dare, dei principi caravaggeschi, un'interpretazione così a parte, per nulla servile».
In questa mostra - la prima in Italia dedicata al più celebre pittore francese del Seicento - si vuole riscoprire il pittore di Lorena in rapporto ad altri artisti della luce, dai quali non soltanto ha preso in prestito, ma anche ha dato. Tanti i contatti con i fiamminghi del passato e del futuro. Con Jan Vermeer c'è anche un'influenza metafisica e di realismo magico: La donna anziana è vestita proprio come un'olandesina.
L'allestimento messo in scena da Pierluigi Cervi utilizza due codici cromatici: su fondo rosso sono esposti i capolavori di De La Tour, su fondo grigio i lavori di stesso soggetto dipinti dagli altri artisti. così nella stessa sala abitano su fondo grigio San Luca Evangelista e San Matteo Evangelista di Frans Hals, San Giovanni Evangelista di Jan Van Bijlert, con - su fondo rosso - San Giacomo Minore, sfregiato da una cicatrice alta sulla guancia, e San Giuda Taddeo di De La Tour. Con loro San Filippo con lo sguardo chino sulle mani giunte, dove le dita grassocce si intrecciano con veemenza. Perché quel che caratterizza la pittura di De La Tour è uno spiccato realismo che dimostra la sua predilezione per la gente comune, l'umanità colta nella sua realtà.
Come quella dei Giocatori di dadi, di stile e colori affatto simili a quelli del Sogno di Costantino di Piero della Francesca. Il denaro versato è una delle poche opere firmate e datate. Illuminati a luce di candela sono gli elementi fondamentali del racconto: le monete, il registro dei pagamenti e la scarsella piena di soldi e ricevute. Tanti sono i soggetti dipinti a lume di candela su tutti spiccano San Gerolamo del Maestro del Lume di Candela, presente anche con La cattura di Cristo; Gerrit van Honthorst, detto Gherardo delle Notti, accende la Cena con sponsali con la fiamma che fa da quinta a destra dalla quale tutti si allontanano.
Tra i più famosi capolavori di De La Tour a luce soffusa sono l'Educazione della Vergine, Giovane che soffia su un tizzone e la Madonna Penitente, tutta lirismo, poesia e sensualità, con la luce che da un lato fa brillare il seno prosperoso di vita, dall'altro abbaglia un teschio del memento mori.
Promossa e prodotta dal Comune di Milano | Cultura, Palazzo Reale e MondoMostre Skira, la mostra Georges de La Tour: l’Europa della luce è aperta al pubblico di Milano dal 7 febbraio al 7 giugno 2020 nei seguenti orari: lunedì dalle 14.30 alle 19.30; martedì, mercoledì, venerdì e domenica dalle 9.30 alle 19.30; giovedì e sabato dalle 9.30 alle 22.30. L'ingresso è possibile fino a un'ora prima della chiusura.
Per tutta la durata della mostra sono previste aperture straordinarie in occasione delle festività: domenica 12 e lunedì 13 aprile (Pasqua e Pasquetta) dalle 9.30 alle 19.30; lunedì 13 aprile dalle 9.30 alle 19.30; sabato 25 aprile (Festa della Liberazione) dalle 9.30 alle 22.30; venerdì primo maggio (Festa dei Lavoratori) dalle 9.30 alle 19.30; lunedì 1 e martedì 2 giugno (ponte della Festa della Repubblica Italiana) dalle 9.30 alle 19.30.
I biglietti per visitare la mostra Georges de La Tour: l’Europa della luce a Milano sono in vendita ai seguenti prezzi: intero 14 euro (open 16 euro); ridotto 12 euro per visitatori dai 18 ai 26 anni, over 65, portatori di handicap, gruppi da 15 a 25 persone; ingresso gratuito per i bambini minori di 6 anni. Sono anche disponibili biglietti famiglia al costo di 10 euro per gli adulti (non più di 2) e 6 euro per bambini e ragazzi dai 6 ai 14 anni. Per ulteriori informazioni telefonare al numero 02 9289775.
Di Laura Cusmà Piccione