The Garden of Forking Paths, mostra di Ish Lipman, Lily Hargreaves e Martina Cassatella

Martina Cassatella, Catturare le lucciole, 2025
Tube Culture Hall Cerca sulla mappa
DA Martedì29Aprile2025
A Venerdì30Maggio2025

Dal 29 aprile al 30 maggio 2025 gli spazi espositivi della Tube Culture Hall di Milano (piazza XXV Aprile 11/B; piano interrato di fronte al Princi Cafè) ospitano The Garden of Forking Paths, mostra che raccoglie tre voci artistiche emergenti che condividono una comune tensione verso un invisibile, intangibile pullulare. Quel punto indefinito nel quale reale e ordinario, memoria e tempo, luce e buio si fondono assieme, e lasciano spazio allo spettacolo della trasformazione e alla pluralità. Quella sensazione interiore si trasferisce, dunque, in un ambiente esterno, nell’intricato giardino dei sentieri, fatto di tempi e spazi che si diramano in tutte le direzioni. In questo labirinto è accolta tutta l’umanità, che insieme vaga.

Ish Lipman (1995, San Francisco, Usa) esplora paesaggi apparentemente familiari, ma resi perturbanti da un senso di dislocazione sottile. Le sue figure, isolate e sospese, tra sogno e realtà, sembrano alla ricerca di un silenzio interiore in mezzo al rumore del cambiamento. È una deriva onirica, dove il quotidiano si deforma, rivelando crepe ed aperture verso l’altrove.

Lily Hargreaves (2000, Reading, Uk) guarda al passato come risorsa narrativa. I suoi dipinti, intensamente stilizzati e nutriti dalla pittura britannica tra le due guerre, si ispirano all’affare Galapagos, a quella tensione tra natura e cultura modellata secondo i bisogni umani. Ricuce storie antiche con nuovi fili, costruendo un tempo ibrido in cui la memoria non è nostalgia, ma materia viva per immaginare altri futuri.

Martina Cassatella (1996, San Giovanni Rotondo, Italia) affida alla luce il cuore della sua ricerca, e al gioco dell'uomo con i modi misteriosi attraverso cui essa si manifesta; l’uomo scopre e conosce con le mani, e nei dipinti questo elemento stabilisce il punto di incontro tra natura umana e realtà. La luce può essere forte e accecante, oppure dolce, come nei suoi lavori ispirati alla metafora pasoliniana delle lucciole, in cui il buio non è più una condizione da temere, ma diventa lo spazio in cui la luce può dolcemente manifestarsi.

L'inaugurazione è fissata per le ore 19.00 di martedì 29 aprile. La mostra è poi visitabile fino a venerdì 30 maggio nei seguenti orari di apertura: dal martedì al sabato dalle 15.00 alle 19.00; sabato su appuntamento. Ulteriori informazioni via email.

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