Milano, 02/03/2020.
Seconda settimana di emergenza Coronavirus a Milano e in Lombardia. Nella regione dove venerdì 21 febbraio si è acceso il primo focolaio italiano, e dove attualmente si contano 984 casi positivi (sui 1694 totali in tutta Italia), continuano le misure restrittive per contrastare la diffusione del Coronavirus: quali sono i provvedimenti in vigore da lunedì 2 a domenica 8 marzo 2020? Le scuole restano chiuse in tutta la Lombardia per un'altra settimana, come già anticipato dal presidente della regione Attilio Fontana, ma gli altri luoghi di cultura e di intrattenimento? Cosa è aperto e cosa no?
L'ordinanza di domenica primo marzo relativa al periodo che va da lunedì 2 a domenica 8 era particolarmente attesa per quanto riguarda il tema scuole, che restano chiuse per la seconda settimana consecutiva. La chiusura riguarda scuole di ogni ordine e grado, compresi gli asili e i nidi; stesso discorso per le università della Lombardia. La ripresa delle lezioni dovrebbe riprendere lunedì 9 marzo, salvo ulteriori proroghe.
Scuole chiuse, ok, ma si sta facendo qualche primo passo verso il ritorno della normalità. In base all'ordinanza di domenica primo marzo, a partire da lunedì 2 marzo a Milano e in Lombardia riaprono musei e luoghi di cultura. Si può dunque tornare a visitare una mostra e a godere dei tanti eventi espositivi in corso: occhio però, la modalità di fruzione è contingentata in modo da evitare sovraffollamento: anzi, i visitatori devono rispettare la distanza tra loro di almeno un metro. Aperti pure bar e ristoranti (anche dopo le ore 18.00), ma solo con servizio al tavolo e anche in questo caso con un metro di distanza da mantenere tra un cliente e l'altro.
Se riaprono i musei, gli eventi culturali rimangono in stand by: spettacoli teatrali e concerti saltano per un'altra settimana, così come feste in discoteca, conferenze, grandi eventi, cerimonie religiose (le messe non si svolgono fino a domenica 8 marzo, ma chiese e luoghi di culto sono comunque aperti al pubblico, compreso il Duomo di Milano, seppure con accessi limitati). Ancora chiusi anche i cinema. L'ordinanza di domenica primo marzo in tema di Coronavirus prevede inoltre la limitazione dell'accesso dei visitatori di ospedali e di residenze sanitarie assistenziali per non autosufficienti.
A Milano e in tutta la Lombardia restano chiusi anche i centri sportivi: piscine, palestre, centri benessere e termali sono ancora luoghi off limits (fatta eccezione per sedute di allenamento a porte chiuse e prestazioni rientranti nei livelli essenziali di assistenza). A proposito di sport, nelle località sciistiche della Lombardia gli impianti sono regolarmente aperti, ma con accesso limitato a funicolari, funivie e cabinovie.
Tutti questi provvedimenti riguardano, da lunedì 2 a domenica 8 marzo 2020, Milano e tutta la Lombardia, ed esclusione della cosiddetta zona rossa che comprende i comuni di Bertonico, Casalpusterlengo, Castelgerundo, Castiglione d’Adda, Codogno, Fombio, Maleo, San Fiorano, Somaglia e Terranova dei Passerini.
Nella zona rossa le misure per il contenimento del Coronavirus prevedono che sia ancora in vigore il divieto di ingresso e di allontanamento. Oltre alla chiusura delle scuole di ogni ordine e grado, poi, restano chiusi musei e luoghi di cultura, uffici pubblici (tranne quelli per l'erogazione di servizi essenziali e di pubblica utilità), attività commerciali (tranne quelle per l'acquisto di beni di prima necessità); e sono ovviamente sospese tutte le manifestazioni.
I treni lombardi hanno registrato, nella settimana da lunedì 24 febbraio a domenica primo marzo, un calo di affluenza del 60%. Alla luce della chiusura prolungata di atenei, scuole e diverse imprese, l'azienda conferma la riduzione del servizio già attuata la scorsa settimana: in programma la cancellazione di circa 200 corse delle 2300 programmate.
La riduzione del servizio Trenord è in vigore fino a domenica 8 marzo. Qui maggiori informazioni sulle modifiche alla circolazione ferroviaria annunciate da Trenord. Oltre alla riduzione delle corse c'è però anche da segnalare che da lunedì 2 marzo, in seguito al ripristino dei binari dell’Alta Velocità sulla linea Milano-Piacenza, treni della linea S1 Saronno-Lodi hanno nuovamente origine e destinazione a Lodi e i treni della linea Milano Centrale-Brescia-Verona hanno origine e destinazione a Milano Centrale.
Di Luca Giarola