Milano, 20/02/2018.
L’attesa è terminata. Finalmente inaugura il ristorante Cracco in Galleria. La nuova casa gourmande di Carlo Cracco, che dalla vicina via Victor Hugo si trasferisce così nel salotto di Milano, apre ufficialmente i battenti mercoledì 21 febbraio 2018. Non solo ristorante, ma anche pasticceria, caffè, cioccolateria, cantina e salone privato: uno spazio inedito, sviluppato su più livelli e pensato per diversi momenti della giornata. La location, progettata dallo studio Peregalli, riflette l’ecletticità della formula (altrettanto inedita) pensata dallo chef stellato, che accoglierà gli ospiti al nuovo indirizzo dalle 8 del mattino fino a sera, dalla colazione al dopo teatro.
Com’è strutturato Cracco in Galleria? Al piano terra, ecco il caffè, con pareti in stucco dai motivi damascati e un grande bancone bar ottocentesco che arriva direttamente da Parigi. Qui è di scena una proposta gastronomica meno elaborata, per pranzi o cene informali. L’area dedicata alla pasticceria e alla cioccolateria, invece, vedrà protagoniste le creazioni del pastry-chef Marco Pedron: un parterre di brioche, torte, praline e biscotti prodotti nel laboratorio interno, situato al piano ammezzato.
Uno spettacolare ascensore, poi, conduce al primo piano, dove sorge il ristorante: tre sale e due privé, che ammaliano tra grandi finestre affacciate direttamente sull’Ottagono, specchi, bassorilievi, appliques in metallo e alabastro e motivi floreali. Il menu? All’insegna della continuità con classici griffati Cracco quali l’insalata russa caramellata, il tuorlo d’uovo marinato, il risotto allo zafferano e midollo alla piastra e il rombo in crosta di cacao. A parte, invece, una carta con proposte come ostriche, spaghetti al caviale e una selezione speciale di salumi Spigaroli, per l’affascinante Fumoir, dai motivi Art Déco.
Al secondo piano, un’altra novità: uno spazio riservato alle occasioni speciali, concepito come uno scenario teatrale. Vi si accede dal cortile affacciato su via Silvio Pellico e permette di organizzare di volta in volta la location in base alle esigenze, con una cornice su misura. La Sala Mengoni, infine, è un ampio ambiente unico, ispirato nei decori al recupero di un affresco ottocentesco, tra giochi di riflessi e rimandi alla cupola della galleria Vittorio Emanuele.
Nel seminterrato, infine, c’è la cantina, che sfoggia più di duemila etichette per un totale di oltre diecimila bottiglie, con una predilezione per i vini francesi e italiani. Uno spazio pensato per la vendita, ma anche per le degustazioni.
L'ex giudice di MasterChef, insomma, non si è risparmiato e intanto annuncia il progetto Galleria Cracco, che da aprile coinvolgerà artisti contemporanei per realizzare interventi ad hoc sulle lunette dell’ammezzato, trasformandole in vere e proprie vetrine d’arte. Sempre ad aprile, i più curiosi potranno seguire il video-racconto del percorso realizzativo di Cracco in Galleria con il documentario Cracco Confidential, in onda sul Canale 9.
Di Mariarosaria Bruno