Milano, 02/07/2018.
Mai si era vista tanta gente all’annuale parata della comunità LGBT+ di Milano. Nel pomeriggio di sabato 30 giugno è partito dal piazzale davanti alla Stazione Centrale il Milano Pride 2018. Che il corteo, quest’anno al grido dello slogan Civili ma non abbastanza, avesse una marcia in più rispetto agli anni precedenti era già intuibile proprio nel momenti del ritrovo, ma mai un così folto numero di persone si era visto invadere la strade adiacenti piazza Duca D’Aosta, compresa una buona parte di via Galvani e dell’interno della stazione stessa.
Sono state 250 mila le presenze registrate del Milano Pride 2018: un vero successo per gli organizzatori che ha causato anche qualche ritardo nella gestione della partenza. Piccoli intoppi a parte, visivamente la tradizionale festa dei diritti LGBT+ è stata davvero emozionante, una carovana interminabile di persone, carri, auto, biciclette, risciò che ha terminato il suo percorso in Porta Venezia, ai piedi dei due Bastioni che per tutta la Milano Pride Week 2018 sono stati illuminati da luci arcobaleno (proprio come la cime dell’Unicredit Tower in Porta Nuova).
In un assoluto clima di gioia, sono scese in strada diversi enti ed associazioni: se le Famiglie Arcobaleno erano presenti con il loro immancabile trenino, tra striscioni e cartelli hanno presenziato Arcigay Varese, Ala Milano Onlus, Coordinamento Uil Diritti, Arcigay Cremona, Arcigay Nuovi Colori, Legambiente Lecco, Rete Lenford, Uaar, Movimento Cinque Stelle, Partito Democratico, i Sentinelli, Cgil Lombardia e tanti altri. In numero sempre maggiore, tra conferme e new entry, anche le aziende che hanno deciso di supportare e presenziare al pride meneghino: da Coca Cola a Ebay, da Google ad Heineken, da Deliveroo a Microsoft; e ancora InTaxi, Facebook, RealTime, Vitasnella, Nespresso, Accor Hotels, FlixBus, Serravalle Designer Outlet e decine di altri nomi. Con il sindaco di Milano Beppe Sala e l'assessore comunale alle Politiche Sociali Pierfrancesco Majorino, hanno inoltre sfilato diversi primi cittadini. Corbetta, Bollate, Paullo, Arcore, Melegnano, Pioltello, sono solo una parte delle decine di comuni che hanno patrocinato l’iniziativa.
Sul grande palco di Porta Venezia ad attendere i partecipanti Fabio Marelli di Discoradio e Drusilla Foer, madrina del Milano Pride 2018. Ai momenti più politici, che hanno visto, tra gli altri, proprio il sindaco Sala affermare «Comunità LGBT+, Milano è casa vostra», è seguito quello di puro spettacolo, con una scatenata Jo Squillo che ha cantato alcuni dei suoi più provocatori successi, cui è seguito un mini-concerto del duo Benji & Fede. L'artista e stilista Angelo Cruciani ha poi proposto il flashmob Tricolor&Arcobaleno, con un mare di bandiere sventolanti raffiguranti da un lato il tricolore e dall'altro l'arcobaleno.
La festa si è spostata poi, come di consueto, nella Milano Pride Square, lungo la linea di via Lecco che collega la scalinata di viale Vittorio Veneto e largo Bellintani, tra dj-set, performance di burlesque, concerti, street food, mercatini, e si è spenta solo a notte fonda (con buona parte dei manifestanti diretti verso le tante feste in disco che sono durate fino all’alba).
Di Simone Zeni