Milano, 06/09/2018.
«La Willy Wonka del caffè». È così che definisce la nuovissima Starbucks Reserve Roastery di Milano Howard Schultz, il fondatore del mitico brand americano consacrato al caffè. Lo spazio - aperto al pubblico da venerdì 7 settembre 2018 alle ore 9.00 dopo una mega inaugurazione a inviti che ha reso necessaria la chiusura al traffico di alcune strade nella serata di giovedì 6 - occupa una superficie di 2.300 metri quadrati in piazza Cordusio 3, all’interno dello storico Palazzo delle Poste. Un opening attesissimo non solo a Milano, ma in tutta Italia, visto che si tratta del primo negozio della penisola griffato Starbucks.
«Sono stato sedotto dal profumo e dal senso di comunità che si sprigiona attorno al caffè proprio a Milano, dove ho bevuto il mio primo espresso nel 1983», prosegue Schultz. «Non avrei mai immaginato, all’epoca, che Starbucks un giorno avrebbe avuto store in tutto il mondo. Era il mio sogno portare un negozio nella città dove è nato tutto». Si chiude un cerchio, insomma, e dai vertici arriva la rassicurazione che il brand non intende insegnare a fare il caffè a nessuno, men che meno agli italiani: «vogliamo solo offrire un’esperienza diversa: attraverso i nostri master sarà possibile scoprire e conoscere tutto quello che si cela dietro il mondo del caffè, dal chicco alla tazza», afferma il ceo Kevin Johnson.
L’area è davvero spettacolare, pensata in grande - all’americana - ma con un piglio raffinato, in omaggio alla città di Milano. Del resto la nuova apertura rappresenta un fiore all’occhiello per l’intero brand, dal momento che esistono solo altre due Roastery in tutto il globo: quella di Seattle, la prima nata nel 2014, e quella di Shanghai, inaugurata nel 2017. Il design, curato da Liz Muller, è un tributo sensoriale al capoluogo lombardo. Se i pavimenti sono in palladiana, i banconi dell’area bar sono realizzati con lo stesso marmo usato per la costruzione del Duomo e la statua a sirena (simbolo del brand che accoglie gli ospiti all’ingresso, nel dehors con i tavolini) è in marmo di Carrara.
Lo spazio è interamente concepito per spettacolarizzare il processo di torrefazione e coinvolgere gli ospiti con tutti i sensi. Ecco allora, al centro dell’area, l’impianto a vista: i chicchi di caffè vengono versati nella tostatrice da un sacco di iuta e, una volta pronti, si sentono persino scorrere sopra la testa, nei tubi ramati situati sopra l’area del main bar. Qui è possibile ordinare uno dei sette blend di caffè griffati Starbucks, realizzati con i chicchi provenienti dalle piantagioni di 30 paesi: Ethiopia, Whiskey Barrel-Aged, Hawaii, Costa Rica, Tanzania, Brazil e lo speciale Reserve Pantheon Blend Vintage 2018, dal gusto morbido, dolce e avvolgente, nato in onore della nuova apertura meneghina.
Sempre qui, è possibile scegliere tra diverse modalità di torrefazione (dal metodo con il sifone, quello con le boule di vetro, alla cold brew, quella a freddo) e per la prima volta si potrà assaporare un affogato al caffè con il gelato mantecato al momento, davanti al cliente, realizzato con lo scenografico metodo dell’azoto liquido. Tra le novità di Starbucks c’è anche la collaborazione con Rocco Princi, il noto fornaio (di origini calabresi, ma milanese d’adozione) che sigla l’offerta gastronomica di focacce & co., con proposte dolci e salate da abbinare al caffè. Una collaborazione italo-americana importante, che vede impegnato l’artigiano con i suoi prodotti non solo nel capoluogo lombardo, ma anche a Seattle e a Shangai. Al forno di Princi è dedicato un apposito spazio, mentre un’area retail è pensata per chi desidera portare a casa un ricordo o un gadget di Starbucks: dal passaporto su cui si potranno attaccare le figurine dei vari blend di caffè testati di volta in volta alle confezioni di caffè torrefatto.
Al mezzanino, cui si accede attraverso una spettacolare scalinata, si trova un’altra novità, nata e pensata per omaggiare il milanesissimo rito dell’aperitivo: l’Arriviamo Bar. Il format strizza l’occhio alla clientela cittadina e offre la possibilità di scegliere un cocktail al caffè studiato ad hoc come l’Espresso Martini, o con il tè come il Darjeeling Gin Bloom, ma anche un classico della mixologia come il Negroni. .
Impressioni a caldo? Se cercate il frappuccino, qui, non lo troverete, perché - nella capitale italiana della moda - Starbucks si è vestito con un abito sartoriale e ha concepito ogni dettaglio su misura, con un tocco più raffinato, anche nel menu. Se siete pronti per lasciarvi andare a un’esperienza a 360 gradi e siete curiosi di respirare quel senso di community e di relax che ha reso celebre il brand in tutto il mondo, un giro è da fare (con un occhio al portafoglio: si va da un caffè espresso a 1,80 euro a 10 euro per un affogato, mentre i cocktail hanno un prezzo medio di 16 euro). La Starbucks Reserve Roastery di Milano è aperta tutti i giorni in orario 07.00-22.00.
«Abbiamo molto rispetto per gli italiani e per il caffè, non è scontato che avremo successo anche qui: noi offriamo un’esperienza diversa attorno al caffè, che dà un un senso di comunione e di famiglia», conclude Schultz. E annuncia: «apriremo uno store tradizionale Starbucks a Milano entro la fine dell’anno». Fan del coffee, siete avvisati.
Di Mariarosaria Bruno