Milano, 17/10/2018.
La mostra Picasso. Metamorfosi, allestita dal 18 ottobre 2018 al 17 febbraio 2019 al piano nobile del Palazzo Reale di Milano, accanto a numerose opere di uno dei principali protagonisti dell'arte del Novecento espone importanti pezzi classici, persino preistorici, a conferma della linea di innovazione scientifica che il polo espositivo in piazza Duomo aveva già documentato lo scorso anno con la mostra dedicata a Keith Haring.
Picasso. Metamorfosi si propone di esplorare per la prima volta il multiforme e fecondo rapporto che il genio spagnolo ha sviluppato, per tutta la sua carriera, con il mito e l’antichità. La mostra si apre con una sezione dedicata al Bacio, a ricordare la grande passione dell'amatore spagnolo per le donne. Il soggetto è riproposto in tutte le forme artistiche cui Picasso si dedicò come tanti artisti di ieri e di oggi. Quanti baci si scambiano nella prima sala: ora le labbra appena si sfiorano, come quelle delle terracotte etrusco-romane e del Bacio del 1929 di Picasso, dove a toccarsi sembrano essere due barche; ora si fondono, in modo più casto alcune, smodatamente passionali altre, come nel caso dell'Abbraccio: un cingersi da dietro che è anche un intreccio di corpi colorati. Tenero e avvolgente quello tutto tondo del bronzo di Auguste Rodin, senza fiato quello disegnato da Ingres nello Studio per Paolo e Francesca. Con la lingua Il bacio del 1943 ripreso sottosopra da Picasso, dove i nasi tutto sembrano fuorché protuberanze per odorare.
La seconda sezione della mostra è dedicata al mito di Arianna tra Minotauro e Fauno. E anche qui c'è tanta passione: i nudi si susseguono quasi fauves sulle pareti. È sconvolgente ammirare il percorso che ha fatto nel corso dei secoli l'arte quando in prospettiva centrale sono messi a confronto il nudo di Arianna addormentata del III secolo d.C. con il formoso Nudo disteso dipinto da Picasso nel 1932. Con la matita su carta del Minotauro pensieroso, Picasso mette in posa le braccia mutile del Torso e testa di Minotauro del 500-1000 d.C. Il mosaico raffigurante Teseo liberatore del I secolo a.C. mostra un ammucchiamento di corpi richiamato dal pittore di Malaga nel Baccanale del 1955.
La sensualità esplode ancora più avanti con i bronzi dei lascivi Bagnanti, uno dei quali mostra senza vergogna alcuna il piacere della nudità: i Bagnanti sono cavalletti che reggono cornici vuote ed evocano gli Oranti di IV- II secolo a.C. conservati nelle teche attigue. Alla fine del percorso espositivo si riflette sul soggetto della donna seduta. È qui uno dei quadri più belli, quello che ritrae una sorella delle Demoiselles d'Avignon che fa subito pensare all'arte africana: ha scelto di indossare una maschera afro e invece, scopriamo quanto il tema della donna seduta fosse diffuso nel mondo classico, scolpito in diverse terracotte, in una stele funeraria del 500 a.C. che anticipa la Madonna della Scala di Michelangelo, o l'Affresco con Marte e Venere del I secolo d.C.
Qui i dettagli delle sezioni della mostra Picasso. Metamorfosi a Milano, promossa e prodotta da Comune di Milano - Cultura, Palazzo Reale e MondoMostreSkira e curata da Pascale Picard, direttrice dei Musei civici di Avignone.
Picasso. Metamorfosi è visitabile dal 18 ottobre 2018 al 17 febbraio 2019 nei seguenti orari: lunedì 14.30-19.30; martedì, mercoledì venerdì e domenica 9.30-19.30; giovedì e sabato 9.30-22.30 (ultimo ingresso sempre un’ora prima della chiusura). I biglietti di ingresso alla mostra Picasso Metamorfosi hanno un prezzo di 14 euro; i biglietti ridotti costano 12 euro (per visitatori dai 6 ai 26 anni, over 65, portatori di handicap, gruppi di 15-25 persone e convenzioni); sono anche previsti biglietti ridotti speciali a 6 euro (per scuole e gruppi organizzati da Touring e Fai) e biglietti famiglia (1 o 2 adulti a 12 euro e ragazzi dai 6 ai 14 anni a 6 euro); entrano gratis i bambini minori di 6 anni. Infoline e prevendite: 02 92897755 (singoli) e 02 92897793 (gruppi).
Di Laura Cusmà Piccione