Milano, 30/10/2018.
La mostra Paul Klee: alle origini dell'arte, al Mudec di Milano dal 31 ottobre 2018 al 3 marzo 2019, intende far scoprire l'attenzione che l'artista svizzero rivolge al fermento primitivista. Sentimento che sorge in Klee qui in Italia, dove si trova tra il 1901 e il 1902: inizia con il guardare all'arte paleocristiana da cui parte per reinventare l'arte del suo tempo - si avvicina al primitivismo anche attraverso la vicinanza al movimento Der Blaue Reiter - rimuovendo il condizionamento della storia dell'arte per far sì che l'opera si faccia portatrice di qualità affettive che ci permettono di avvicinarla.
Questa rimozione si nota sin dall'inizio del percorso espositivo, dove si percorre la ricerca spiazzante di Klee su come produrre qualcosa di differente. E si rivolge a satira e grafica, entrambe forme culturali deformanti la realtà: «bisogna agire da eretici per scavare la realtà» afferma il pittore. Nella sezione dell'illustratore cosmico, il punto si focalizza sull'individuo che riflette gli elementi dell'universo come sentimenti del mondo. Questi scambi intraculturali sono ben resi dall'allestimento di Cesare Mari che al centro di ogni sala, dentro una teca, apre libri che «disseminano nella mostra scintille del processo creativo di Klee», come afferma Michele Dantini, alla curatela con Raffaella Resch, mentre le pareti sono alternate da sezioni-video, apparati multimediali didascalici che colgono l'apice nel divertissement della lanterna magica che muove le marionette create da Klee per il figlio.
Una grande sala etnografica precedente raccoglie maschere dall'Oceania e dall'Africa, tessuti decorati a penne di pappagallo provenienti dal Perù che sembrano le famose scacchiere di colori dell'artista. E la sua policromia si impone nelle sezioni finali, che raccolgono i più noti capolavori di Klee, ma anche molti inediti. Pur risplendendo i colori, i lavori migliori restano quelli dove, nel buio del colore steso piatto e nei toni scuri, appare spalancato L'occhio. Uno solo: l'emicranico sinistro non c'è. Tra le tinte scure, appare un sole che poco brilla se non fosse per il contorno di rosso fuoco. Splende invece tra i toni scuri quello che pare un sole, ma non è, essendo Angelo in divenire, capolavoro di astrazione dal massimo coinvolgimento empatico. Lo spicchio di luna invece è spento perché colorato di nero nel Sommo guardiano, fatto di sfaccettato elmo. Più colorato Cuore nero e albero nero, forme che sembrano i semi delle carte da gioco ed emergono da un fondo quasi monocromo di blu, verdi e marroni. D'altronde l'artista affermava: «l'arte non riproduce ciò che è visibile, ma rende visibile».
La mostra Paul Klee: alle origini dell'arte al Mudec - Museo delle Culture di Milano, promossa dal Comune di Milano-Cultura e da 24 Ore Cultura-Gruppo 24 Ore, è visitabile nei seguenti orari: lunedì 14.30‐19.30; martedì, mercoledì, venerdì e domenica 9.30‐19.30; giovedì e sabato 9.30-22.30 (il servizio di biglietteria termina sempre un’ora prima della chiusura). Aperture straordinarie: giovedì 1 novembre, 9.30-22.30; venerdì 7 dicembre, 9.30-19.30; sabato 8 dicembre, 9.30-22.30; lunedì 24 dicembre 9.30-14.00; martedì 25 dicembre, 14.30-19.30; mercoledì 26 dicembre, 9.30-19.30; lunedì 31 dicembre, 9.30-14.00; martedì 1 gennaio, 14.30-19.30; domenica 6 gennaio, 9.30-19.30.
I biglietti di ingresso hanno un prezzo di 14 euro; biglietti ridotti a 12 euro per visitatori dai 14 ai 26 anni, over 65 e persone con disabilità; biglietti ridotti a 8 euro per gli studenti universitari tutti i martedì (con tesserino) e per bambini dai 6 ai 13 anni; biglietti ridotti a 4 euro per bambini dai 3 ai 5 anni; ingresso gratuito per bambini sotto i 3 anni e un accompagnatore per disabile. Previste anche diverse tipologie di biglietti famiglia. Per info 02 54917.
Di Laura Cusmà Piccione