Milano, 22/02/2019.
Un bàcaro veneziano nel cuore di Milano. È il format di Tàscaro, l’insegna che ha da poco aperto i battenti nel capoluogo lombardo, portando una brezza di laguna in città. La fondatrice, la veneta Sandra Tasca, ha voluto portare nel quartiere multietnico di Porta Venezia la proposta e l’atmosfera dei tipici locali della Serenissima.
Ed ecco un bàcaro 2.0, raccolto, moderno e urbano, dove il design - firmato dall’architetto Elisa Pascotto dello studio Unreal Architects - gioca con materiali quali ferro, legno e grais porcellanato, con tanto di richiami artistici come i cavalli che riprendono il gruppo scultoreo presente sulla facciata della Basilica di San Marco. Il menu di Tàscaro invece riprende i sapori della tradizione veneta rivisitati da un twist contemporaneo.
Qui si provano spritz declinati in tante maniere, proprio come a Venezia: nella variante con vino e selz, Aperol, Campari, Select e Cynar. In alternativa? C’è sempre un’ombreta, ossia un calice di vino. Mentre il menu è suddiviso tra cichéti, i caratteristici assaggi in piccole porzioni, e Tàscari, una rivisitazione dei tramezzini creata ad hoc per il locale: bocconi di pane morbido (simili a tasche) ripieno di specialità come la lingua con la salsa verde. Non un pane qualsiasi, ma un lievitato che parla veneto: preparato da Aurora Zancanaro, vicentina adottata da Milano, titolare del micro panificio Le Polveri, con farine vicentine biologiche selezionate, di tipo 1 e semintegrali.
Le ricette di Tàscaro sono quelle della nonna della fondatrice e si rifanno ai classici della cucina veneta tradizionale: si va dal fegato alla veneziana al baccalà mantecato, passando per i moscardini in umido e i fagioli in salsa alla veneta. Tra i piatti veneti cult, letti con leggeri tocchi contemporanei dallo chef di Tàscaro Teseo Fenini, ecco sopressa, polenta e schie, i tipici gamberetti della laguna, oltre alle polpettine di carne.
E i prezzi? Sono in formato bàcaro: per i Tàscari spenderete mediamente 6 euro, mentre per i cichéti si va da 7,50 euro a 14 euro. Uno spritz, invece, viene 4,50. E ora… prosit!
Di Mariarosaria Bruno