Milano, 20/05/2019.
Dopo il successo delle passate edizioni, da martedì 21 a domenica 26 maggio 2019 torna la Milano Arch Week, terza edizione della settimana di eventi del palinsesto Yes Milano dedicati all’architettura, alle sfide urbane di oggi e al futuro delle città, promossa dalla Triennale di Milano insieme al Politecnico di Milano e al Comune di Milano, in collaborazione con Fondazione Giangiacomo Feltrinelli e con la direzione artistica di Stefano Boeri.
Obiettivo della Milano Arch Week 2019 è esplorare la condizione attuale dell’urbanizzazione planetaria, partendo dalla considerazione che entro il 2050 i due terzi della popolazione mondiale abiteranno in spazi urbani. L’edizione 2019 della Milano Arch Week, intitolata Antropocene e Architettura, è in stretto dialogo con i temi della XXII Triennale di Milano Broken Nature, curata da Paola Antonelli e aperta al pubblico fino al primo settembre 2019. La sostenibilità ambientale, lo sviluppo tecnologico, i fenomeni migratori, le trasformazioni sociali al centro di Broken Nature vengono messi in relazione con lo spazio urbano e analizzati attraverso una prospettiva urbanistica e architettonica. Il Politecnico di Milano, coinvolto in alcune delle principali azioni di modificazione, trasformazione e rigenerazione urbana, affronta i temi del futuro della città da un punto di vista progettuale e architettonico. Insieme alla Triennale ospita le lecture dei grandi architetti internazionali, mentre la Fondazione Feltrinelli ne esplora le implicazioni sugli spazi di cittadinanza attraverso il programma di About a City. Rethinking Cities.
Dopo l'inaugurazione della Milano Arch Week 2019 con lecture dell’architetto cinese Ma Yansong (martedì 21 maggio, ore 18.00, Politecnico), la kermesse prevede una settimana di eventi con ospiti grandi protagonisti della scena internazionale, tra cui due vincitori del Premio Pritzker, che riflettono sull’evoluzione dell’architettura e sulla complessità urbana contemporanea a partire dai loro lavori: Rem Koolhaas in conversazione con Stefano Boeri (sabato 25, ore 12.00, Triennale) e Shigeru Ban (sabato 25, ore 14.00, Triennale).
Molti gli ospiti che si alternano sul palco della Milano Arch Week 2019: architetti, urbanisti, paesaggisti, opinion leader protagonisti della scena contemporanea come Mario Botta (mercoledì 22, ore 18.30, Politecnico), Kunlé Adeyemi (mercoledì 22, ore 19.30, Politecnico), Italo Rota e Cino Zucchi (giovedì 23, ore 13.00, Gaggenau DesignElementi Hub), Urbz (venerdì 24, ore 17.00, Triennale), Al Borde (venerdì 24, 18.00, Triennale), James Wei Ke (venerdì 24, ore 19.00, Triennale), Giancarlo Mazzanti (sabato 25, ore 16.30, Triennale), Eyal Weizman (sabato 25, ore 17.30, Triennale), Andrea Branzi (sabato 25, ore 18.30, Triennale), Ricky Burdett (sabato 25, ore 19.30, Triennale), Winy Maas in dialogo con Stefano Boeri e Joseph Grima (sabato 25, ore 20.30, Triennale), Yuri Grigoryan (domenica 26, ore 19.00, Triennale), Assemble (domenica 26, ore 18.00, Triennale), Flores y Prats (domenica 26, ore 18.00, Triennale) e Tatiana Bilbao (domenica 26, ore 21.00, Triennale).
Grande attenzione viene rivolta ai giovani talenti dell’architettura, a cui la Milano Arch Week intende dare spazio e voce: oltre alle lecture di Fosbury Architecture (mercoledì 23, ore 16.30, Politecnico), di Openfabric (mercoledì 23, ore 16.30, Politecnico) e a un panel curato da Post Disaster Rooftops (venerdì 24, ore 16.00, Triennale). In programma anche la presentazione del primo Premio Nazionale di Architettura, promosso da Triennale Milano e Maxxi Museonazionale delle arti del XXI secolo (mercoledì 23, ore 11.00, Triennale).
La settimana dell’architettura è anche un’occasione per interrogarsi su come ricostituire il rapporto interrotto con la natura, intesa come complesso intreccio di questioni ambientali, sociali, culturali, economiche, nell’attuale condizione di urbanizzazione planetaria. A questo proposito una serie di incontri - nell’ambito della XXII Triennale di Milano Broken Nature - approfondiscono le tematiche tra uomo e natura, come il talk Sound, Science and Nature getting together in the Museum Space con Bernie Krause e Matt Clark, artisti dell’installazione The Great Animal Orchestra realizzata su iniziativa della Fondation Cartier pour l’art contemporain, insieme a Almo Farina e Nadia Pieretti (mercoledì 22, ore 17.00, Triennale). Il ruolo delle istituzioni culturali come strumenti di ricerca e sviluppo è al centro del panel Cultural Institutions as the R&D of Society con il direttore del Museum of Modern Art di New York Glenn D. Lowry, la senior curator per l’architettura e il design del museo newyorkese Paola Antonelli e Stefano Boeri (giovedì 23, ore 16.30, Triennale), mentre l’incontro Broken Natures si focalizzasulla relazione tra architettura e natura, con Mariana Pestana, Angela Rui e Etienne Turpin (sabato 25, ore 15.00, Triennale). Inoltre diverse partecipazioni internazionali della XXII Triennale di Milano organizzano panel e workshop per approfondire i temi affrontati nei loro progetti espositivi, com Algeria, Australia, Finlandia, Italia, Paesi Bassi, Polonia, Repubblica Ceca, Slovenia e Sri Lanka.
In occasione del secondo sciopero mondiale per il clima e il futuro del pianeta lanciato dall’attivista svedese sedicenne Greta Thunberg, Luca Mercalli presenta alla Milano Arch Week una open lecture sul cambiamento climatico (venerdì 24, ore 18.00, Triennale). In chiusura, un incontro speciale con Simone Molteni, direttore scientifico di Lifegate, e Stefano Boeri che moderano l’incontro Fridays for Future Milano. Al tavolo del futuro: gli studenti coinvolti nelle manifestazioni interrogano alcune personalità del mondo delle imprese, della cultura e dei media su strategie, pensieri e prospettive sul futuro del pianeta e su quello della specie umana e animale (venerdì 24, ore 21.00, Triennale).
Numerosi sono gli incontri che affrontano i grandi temi legati alla rigenerazione urbana, come il seminario Housing Regeneration in Europe: an opportunity forArchitecture and Architects, che offre una panoramica di quanto sta succedendo oggi in Europa, con Atelier du Pont, Gut Gut, Van Schagen Architecten, Müller Sigrist Architekten, a cura di Elena Fontanella e Fabio Lepratto (martedì 21, ore 10.00, Politecnico). Urban Territories in Transition. The Greater Geneva Consultation pone la città di Ginevra come caso studio in vista del nuovo piano 2050 che anticipa e coniuga le future politiche pubbliche, con Peter Droege e Robert Sadleir (sabato 25, ore 15.15, Triennale). In seguito al primo World Forum on Urban Forests tenutosi a Mantova lo scorso novembre, Simone Borelli, Fabio Salbitano e Alan Simson tracciano quanto emerso nel talk The Global Urban Forest seguito dalla lecture di Richard Weller (domenica 26, ore 16.30, Triennale). Infine Regeneration & the City (domenica 26, ore 18.30, Triennale) è un racconto dei diversi approcci alla rigenerazione urbana con esperienze che attraversano il paese, da Firenze a Matera, fino a Milano, con Filippo Addari, Edoardo Colombo, Michelangelo Giombini, Valentina La Terza, Mauro Lazzari, Melissa Rotta Loria, Francesca Mazzocchi, Marco Tognetti con la moderazione di Isabella Inti.
Architettura è anche dialogo, il confronto tra generazioni di architetti e non, che vedono il mondo e la città con sguardi, esperienze e percorsi differenti. La Milano Arch Week 2019 propone le conversation, occasione per uno scambio tra grandi e nuovi maestri, come Vittorio Gregotti in dialogo con Cino Zucchi (giovedì 23, ore 20.00, Triennale), Cherubino Gambardella e Federica Verona (venerdì 24, ore 15.00, Triennale), i filosofi Emanuele Coccia e Leonardo Caffo (sabato 25, ore 17.00, Triennale), Alessandro Floris e Simone Capra (sabato 25, ore 19.00, Triennale). Il giovane collettivo Superspatial cura le conversazioni intergenerazionali Safety Plan for a Burning House: lo scultore specializzato in grandi installazioni ambientali EdoardoTresoldi e Studio Azzurro (venerdì 24, ore 15.30, Triennale), Marco Navarra e Antonio Ottomanelli (domenica 26, ore 15.30, Triennale), Paola Antonelli e Studio Formafantasma (domenica 26, ore 16.30, Triennale).
Come cambiano gli stili di vita così cambiano gli spazi dell’abitare: la città digitale, il rapporto uomo-natura e il rapporto natura-architettura per lo sviluppo di città del futuro, capaci di accogliere le nuove esigenze contemporanee, sono tra i temiprincipali dei talk della Milano Arch Week 2019, che vedono ospiti italiani e internazionali confrontarsi sullo stato dell’architettura del domani. Home Brand Experience indaga la possibilità di creare comunità residenziali attraverso la mobilità sostenibile con Stefano Boeri, Enea Roveda, Andrea Boschetti, Giorgio Meszely, Nicola Marsala, Michelle Noussan, Enrico Mattei, Donatella Wallnoffer moderati da Nicola Saldutti (venerdì 24, ore 14.00, Triennale). Ci si interroga invece sulla Città del futuro possibile: circolare, digitale, mobile con Giorgia Abeltino di Google Artsand Cultures, Lorenza Baroncelli, Luca Dal Fabbro e Walter de Silva (venerdì 24, ore 15.30, Triennale).
La Fondazione Feltrinelli partecipa alla Milano Arch Week con l'edizione 2019 di About a City - Rethinking Cities (da giovedì 23 a domenica 26 maggio), rassegna che intende ripensare il ruolo delle città nella costruzione di forme di cittadinanza più inclusive e democratiche a partire da tre temi: confini, beni comuni e cultura.
La Milano Arch Week è anche il momento per scoprire angoli nascosti della cittàdi Milano. Nel programma dunque non mancano i tour, come gli ArchiScoot, gli itinerari urbani in sella a uno scooter seguendo i percorsi proposti da Stefano Boeri: i percorsi quest’anno sono due, Marmi Milanesi alla scoperta delle architetture della città realizzate in marmo (sabato 25, ore 9.30, Triennale) e Regeneration & the City, tra i progetti di rigenerazione urbana di Milano (domenica 26, ore 9.30, Triennale). Gabi Scardi è inoltre guida d’eccezione alla scoperta del Parco delle Culture (domenica 26, ore 16.00) e per tutta la settimana è possibile visitare la Torre Branca, uno dei simboli del parco (martedì, mercoledì, venerdì e sabato, ore 19.00-20.30; domenica, ore 9.00-10.00).
E i bambini? La Milano Arch Week è anche l’occasione per avvicinare i più piccoli al mondo dell’architettura. In collaborazione con i Ludosofici sono previste visite guidate alla XXII Triennale di Milano Broken Nature con laboratori per famiglie con bambini (sabato 25 e domenica 26, ore 15.30, Triennale). Altro appuntamento per adulti e bambini è la Super caccia al Tesoro alla scoperta del Parco delle Culture, uno urban game alla scoperta dei luoghi e delle storie simbolo del parco (domenica 26, ore 17.00, Triennale).
Non mancano infine le feste, perché la Milano Arch Week è anche musica: Cino Zucchi apre le danze con la serata tra design e sound If love is a Drug, I want to O.D. (giovedì 23, ore 21.00, Triennale); Discoteca Paradiso, con la sua italodisco, e Bawrut, con sonorità dance elettroniche, animano le successive serate (rispettivamente venerdì 24 e sabato 25, ore 22.30, Triennale).
Ma non finisce qui: a coronare la settimana milanese dell'architettura ci sono anche alcuni eventi satellite, come il percorso alla scoperta delle dimore dei grandi personaggi di Milano a cura di Storie Milanesi (giovedì 23, ore 10.00, Fondazione Adolfo Pini), o la mostra About Future, una collettiva di circa cinquanta modelli realizzati dagli studenti e giovani laureati della Scuola di Architettura, Urbanistica eIngegneria delle Costruzioni del Politecnico di Milano (da venerdì 17 maggio a domenica 28 luglio, Armani/Silos). E poi c'è l'evento internazionale Open House Milano 2019, che permette di accedere oltre cento siti solitamente chiusi alpubblico: palazzi storici e istituzionali, opere di riqualificazione, case private, studi di design, atelier d’artista sono visitabili per riscoprire l’identità di Milano attraverso la condivisione della sua architettura.
Gli eventi della Milano Arch Week 2019, sono a ingresso gratuito fino a esaurimento posti. Ulteriori informazioni via email o visitando il sito della Milano Arch Week con programma dettagliato e aggiornato della manifestazione.