Milano, 07/06/2019.
Milano si trova in una posizione privilegiata per chi ama i giri in bicicletta. Oltre ad essere totalmente in piano e circondata dalla Pianura Padana, è dotata di tre arterie acquatiche che offrono ai cittadini una via di fuga verso l’hinterland: i Navigli. Il Naviglio Grande, il Naviglio Pavese e il Naviglio Martesana sono infatti affiancati da lunghe ciclabili che attraversano luoghi storici di interesse nazionale.
Seguendo il Naviglio Pavese si raggiunge appunto Pavia in un percorso di 33 chilometri alla scoperta della pianura a sud di Milano fatta di risaie, abbazie e arte lombarda. Costruito nel corso dei secoli tra la seconda metà del Trecento e i primi dell’Ottocento, il Naviglio Pavese è stato una delle arterie più importanti della regione per i trasporti di merci per la città di Milano e i territori circostanti: ripercorrerlo oggi offre quindi anche uno spunto di riflessione interessante su una delle opere ingegneristiche più affascinanti dell’area. Appena usciti da Milano si arriva in una zona di campi e risaie curata per secoli dagli ordini monastici che avevano sede nelle abbazie quali Chiaravalle. Nella zona di Binasco, centro di una fitta rete di canali minori, si può far visita al Castello Visconteo, oggi sede municipale. Proseguendo si arriva alla Certosa di Pavia, fondata nel 1396 da Gian Galeazzo Visconti e da lì si può proseguire fino alla tappa conclusiva, ovvero la città di Pavia.
Il Naviglio Grande è percorribile per circa 20 chilometri da Milano ad Abbiategrasso, risalendo il più antico dei canali milanesi. Partendo dalla stazione di Porta Genova si esce dalla città a sud, si superano Corsico e Trezzano sul Naviglio, entrambi paesi che testimoniano la forte presenza dei monaci nei secoli in quest’area, dove ancora oggi sono presenti due antichi conventi (anche se trasformati in case private). Da Gaggiano in poi invece inizia l’area delle ville e delle residenze costruite dalla borghesia milanese e lombarda lungo il tratto di canale più affascinante e isolato. Nella località Castelletto - tratto in cui il Naviglio e il Ticino scorrono in parallelo - c’è il primo ponte su canale mai costruito nella zona, risalente al 1264; nello stesso tratto si trovano il Palazzo dei Cittadini, appartenuto a una nobile famiglia milanese, e la seicentesca Casa della Regia Camera o del Custode, che fu sede del Commissario del Naviglio Grande e Questore delle Acque. Questo percorso ciclabile si conclude nella cittadina di Abbiategrasso.
Il Naviglio Martesana è l’unico dei tre corsi d’acqua cittadini a uscire da Milano nord. La ciclabile inizia in piena città, in fondo a viale Monza, e unisce il capoluogo lombardo con il fiume Adda. Il primo tratto attraversa la periferia e, contrariamente agli altri due Navigli, percorre un tratto fortemente urbanizzato: in generale, la periferia nord di Milano è molto meno verde di quella sud. In pochi chilometri si arriva a Vimodrone, poi a Cernusco sul Naviglio, dove si può visitare Villa Alari Visconti, edificata nel primo Settecento, e a Gorgonzola, dove si trovano la Parrocchiale ottocentesca, Villa Sola Busca e Palazzo Serbelloni. Arrivati a Cassano d’Adda, dove il Naviglio Martesana sfocia nel fiume Adda, si può visitare Villa Borromeo (prima metà del Settecento). Superato di poco Cassano, si arriva a Groppello dove è ancora in funzione una ruota idraulica creata da Leonardo Da Vinci per l’irrigazione della zona e ancora in funzione. È questa la tappa conclusiva della ciclabile della Martesana, per una lunghezza complessiva di 30 chilometri.
Altri itinerari molto belli da fare in bicicletta sono quelli che arrivano al Lago di Pusiano e al Lago di Montorfano. Per raggiungere il primo bisogna uscire da Milano a nord, attraversare Macherio, Arosio ed Erba per poi arrivare sul lungo il lago dove si può visitare la casa di Giuseppe Parini, ricca di memorie dello scrittore e di mobili antichi. Tra le curiosità di questo paese lacustre, il fatto che qui venne inaugurato nel 1820 il primo battello a vapore d’Europa. Al ritorno si può cambiare strada e rientrare a Milano passando per Bosisio Parini, Barzanò, Casatenovo e Monza. Il percorso è lungo circa 80 chilometri, presenta numerosi saliscendi e un tratto, tra Sirone e Barzanò, dove la strada sale per quattro chilometri (senza però raggiungere pendenze elevate).
Il Lago di Montorfano si trova in provincia di Como. È un lago molto piccolo ma altrettanto caratteristico. Il percorso per raggiungerlo in bicicletta da Milano non presenta particolari difficoltà, se non nel tratto tra Alserio ed Albavilla, dove la strada sale, ma pur sempre con una pendenza non troppo elevata. Da Monguzzo, abbandonata la provinciale per Erba, le strade si presentano poco trafficate e attraversano campi e paesini, fino a raggiungere il tratto più bello di questo itinerario, ovvero il lungolago di Montorfano. Si tratta di una pedalata di circa 90 chilometri totali, andata e ritorno, con un tempo di percorrenza attorno alle 3 ore.
Dalle ciclabili più facili a quelle più impegnative, Milano offre ai suoi cittadini come ai turisti, numerose possibilità per andare a riscoprire quegli aspetti della storia dimenticati, quei luoghi davanti ai quali passiamo spesso ma in cui non siamo mai entrati.
Di Elena Buzzo