Milano, 01/07/2019.
Si pensava che le temperature record dei giorni precedenti avrebbe potuto scoraggiare qualcuno. Invece il pomeriggio di sabato 29 giugno, pur molto caldo, ha dato una breve tregua e la parata del Milano Pride 2019 ha svolto il suo corso regolarmente, in un clima di gran festa, toccando le 300 mila presenze.
Dopo oltre una settimana di eventi della Pride Week 2019, che hanno animato tutta la città - soprattutto la Pride Square, allestita tra piazza Oberdan, viale Vittorio Veneto, largo Bellintani e la sempre più friendly via Lecco - la grande sfilata, partita puntuale alle 16.00 da Stazione Centrale, è stata il degno evento conclusivo, soprattutto in un anno così importante per la comunità Lgbt+ internazionale. Nel giugno 2019 ricorrono infatti 50 anni dai moti di Stonewall, che diedero via ad un movimento affamato di diritti e visibilità.
Moltissimi i carri presenti al Milano Pride 2019, allestiti da associazioni (da Agedo all’immancabile trenino delle Famiglie Arcobaleno), partiti politici (dal Pd al Movimento 5 Stelle), locali e serate gay (da Noloso al Join the Gap), media e aziende (dal gruppo Vice con Skipper a Coca Cola, da Nyx a Google). Presente anche il Consolato Generale Usa di Milano. E poi tante, tantissime persone a piedi, con auto e pick-up addobbati e coloratissimi, biciclette. Dalle finestre gli abitanti del quartiere che applaudivano, ballavano, salutavano. Qualcuno rinfrescava con la canna dell’acqua l’accaldata platea sottostante.
Una scatenata fiumana che, tra slogan, tanta musica e qualche volto nuovo (come Jo Squillo che, dopo la sua performance sul palco del Milano Pride 2018, quest'anno è scesa in strada), ha marciato lungo un percorso più lungo degli anni precedenti. Se fino all’anno scorso, dopo Stazione Centrale, via Vitruvio e via Scarlatti, la parata svoltava in via Pergolesi, quest’anno ha girato nella successiva via Palestrina, prima di immettersi finalmente in corso Buenos Aires. La meta? Il grande palco con maxischermo di Porta Venezia.
Qui hanno parlato diversi esponenti del Coordinamento Arcobaleno e Pierfrancesco Majorino, assessore alle Politiche Sociali del Comune di Milano. Assente, come preannunciato, il sindaco Beppe Sala, che ha ribadito la sua vicinanza alla causa nei giorni precedenti con i suoi calzini rainbow pubblicati su Instagram.
Dopo il flash mob organizzato dallo stilista Angelo Cruciani - al grido di Rispetto, Identità, Diversità, Amore-, è arrivato quindi il momento dello spettacolo, condotto dall’attrice Deborah Villa e Daniele Gattano. Migliaia di persone hanno così ballato durante il lungo concerto che ha visto darsi il cambio sul palco le cantanti Bianca Atzei, Levante e Baby K.
La festa non è poi finita. In Porta Venezia, tra ristoranti con menu speciali e food truck, live e spettacoli, dj set al Rainbow Park, al Mono Bar e tanti altri, è andata avanti fino a notte fonda. Solo verso le quattro del mattino, nonostante la musica fosse finita ore prima, la folla si è diradata del tutto. L’appuntamento è ora al 2020, sempre nel mese di giugno.
Di Simone Zeni