Milano, 08/07/2019.
L’aeroporto di Milano Linate rimane chiuso dal 27 luglio al 27 ottobre 2019 per lavori infrastrutturali destinati a migliorarne qualità, design e sicurezza.
Mentre proseguono i lavori per la realizzazione della metropolitana M4 per collegare lo scalo di Linate alla stazione di San Cristoforo (la cui realizzazione è stimata per il 2023), l'aeroporto chiude al pubblico per tre mesi esatti affinché vengano effettuati lavori di manutenzione straordinaria sulla pista di decollo e atterraggio, ma anche il restyling dell’area imbarchi e il rinnovamento dell'impianto Bhs, quello che riceve le valigie e le prepara per l’imbarco nelle stive degli aerei.
Ma come e quanto la chiusura dell'aeroporto di Linate influenzerà il traffico aereo dell'estate 2019? AirHelp, la società di supporto ai passeggeri a seguito di ritardi o cancellazioni, ha condotto uno studio per capirne di più. Il tutto, partendo dal fatto che i voli che sarebbero dovuti partire da Linate verranno spostati sugli altri due grandi aeroporti della Lombardia: Milano Malpensa in primis, ma anche Bergamo Orio al Serio, per il quali è previsto un incremento di affluenza di circa il 36%.
Da luglio a ottobre del 2018 l’aeroporto di Linate ha servito, tra partenze e arrivi, più di 24.000 voli con una percentuale di voli on time dell’83%, la più alta tra gli aeroporti lombardi. Quest’anno i voli previsti su Linate dovranno essere redistribuiti tra i due aeroporti di Milano Malpensa (la stragrande maggioranza dei voli) e Bergamo Orio al Serio, che l’anno scorso hanno dovuto gestire rispettivamente 48.000 e 20.000 voli tra luglio e ottobre. Durante la scorsa stagione estiva, più di 1,4 milioni di passeggeri sono rimasti bloccati all’aeroporto di Milano Malpensa con il 30% di voli in ritardo o cancellati. L’aeroporto di Bergamo Orio al Serio ha garantito performance migliori: seppure con una percentuale di voli on time del 73%, oltre 530.000 passeggeri sono rimasti coinvolti in disagi relativi al proprio volo.
«Al di là della chiusura dell’aeroporto di Linate che, AirHelp ha previsto disagi per più 7,8 milioni di viaggiatori che partiranno dall’Italia durante la stagione estiva 2019», afferma Roberta Fichera, portavoce di AirHelp Italia. «Siamo certi che Milano Malpensa e Bergamo Orio al Serio stiano già applicando tutte le misure necessarie per prevenire disagi ai passeggeri, ma inevitabilmente ce ne saranno molti: ecco perché vogliamo ricordare ai viaggiatori che, per ritardi e cancellazioni, hanno diritto a un risarcimento fino a 600 euro a persona».
Ecco quindi alcuni consigli ai passeggeri su come comportarsi in caso di ritardo o cancellazione del proprio volo, validi in occasione della chiusura per tre mesi di Linate ma anche in qualsiasi altra circostanza.
Per voli in ritardo, cancellati o imbarchi negati, tutte le compagnie aeree (low cost comprese) devono corrispondere da 250 a 600 euro di rimborso a prescindere dal prezzo pagato per il biglietto acquistato. Si tratta di un diritto dei passeggeri il più delle volte a loro sconosciuto, tant’è che meno del 2% degli aventi diritto richiede e ottiene il risarcimento. Il diritto al risarcimento finanziario deve essere richiesto entro tre anni dalla data di ritardo del volo. Circostanze straordinarie come condizioni meteo avverse o emergenze mediche esentano la compagnia aerea dall'obbligo di risarcire i passeggeri aerei. I passeggeri coinvolti in disagi aerei a seguito di ritardi o cancellazioni possono verificare la loro idoneità al risarcimento gratuitamente direttamente in aeroporto e presentare un reclamo in pochi minuti.