Milano, 27/08/2019.
Milano è una città di una bellezza segreta, nascosta dietro portoni più o meno anonimi, che portano a splendidi giardini privati. In uno di questi, al numero 7 di via Cappuccini, una colonia di fenicotteri rosa vive indisturbata nella città più frenetica d’Italia.
Siamo al Quadrilatero del Silenzio, oasi di pace nel quartiere di Porta Venezia. Qui, tra i numerosi palazzi in stile Liberty, c’è Villa Invernizzi con il suo leggendario giardino. La villa deve la sua fama non solo al suo proprietario, il cavalier Invernizzi (il re dei formaggi), ma soprattutto ai suoi curiosi e a dir poco originali ospiti. Infatti, se si sbircia tra le inferriate del cancello che dà su via Cappuccini, è possibile osservare una decina di fenicotteri rosa mangiare e bagnarsi placidamente nella fontana del loro giardino.
Ma cosa ci fanno dei fenicotteri rosa a Milano? Fu prorpio il cavalier Invernizzi, grande appassionato, che li fece importare dall’Africa e dal Cile nel 1970 e fece costruire per loro l’oasi che è possibile ammirare oggi.
I fenicotteri, tutti nati in cattività, sono di ben due specie differenti: fenicottero rosa o maggiore e fenicottero cileno. Alcuni di loro hanno più di 25 anni e nel tempo, grazie alle condizioni ideali che hanno trovato nella villa, il loro numero è cresciuto in maniera significativa, tanto che parte della famiglia è stata trasferita in un parco zoologico nei pressi di Lignano Sabbiadoro.
Questi uccelli si cibano di un pastone di crostacei e vitamine, da cui prendono il loro colore rosa, e di cui pare siano golosissimi. Ma non è solo gola quella che trattiene i fenicotteri nel giardino della villa: perché non volano via, si chiedono in molti. Ebbene, la lunghezza delle loro penne è costantemente regolata in modo da impedirgli il volo.
I fenicotteri sono ad oggi gli unici indisturbati inquilini di Villa Invernizzi, di proprietà privata della Fondazione Invernizzi, amministratrice dei beni e delle società della famiglia e obbligata per testamento dal cavaliere, morto senza eredi, a tutelare e prendersi cura dei suoi amatissimi animali.
La villa purtroppo non è aperta al pubblico e non si può visitare, ma non vi è persona che - passando da via Cappuccini - non sbirci da quel cancello per spiare i fenicotteri di Milano.
Di Angelica Pansa