Milano, 07/01/2020.
Con il termine World Heritage l’Unesco, l’agenzia delle Nazioni Unite che si occupa di educazione, scienza e cultura, riconosce alcuni luoghi del mondo come Patrimonio mondiale dell’umanità. Questi ultimi sono siti di valore significativo dal punto di vista culturale, naturale, storico, un’eredità preziosa e irripetibile del passato dell’umanità da conservare.
A pari merito con la Cina, l’Italia è il primo paese nel mondo per il numero di siti riconosciuti come patrimonio Unesco: 55 dislocati in tutto il paese. E la Lombardia è la regione italiana che ne conta di più, con ben dieci luoghi dichiarati patrimonio mondiale dell’umanità; scopriamoli insieme.
Iniziamo da Milano, dove l’unico sito Unesco in città si trova in pieno centro storico, ed è una delle più preziose testimonianze del nostro passato. Si tratta della Chiesa di Santa Maria delle Grazie e dell’inestimabile tesoro che nasconde al suo interno: L’ultima cena di Leonardo da Vinci, che si trova nel refettorio dell’ex convento. Gioiello rinascimentale del nord Italia, la Chiesa di Santa Maria delle Grazie rappresenta una tappa obbligata a Milano. Il Cenacolo vinciano è sicuramente la più famosa rappresentazione artistica dell’Ultima Cena di Cristo. Purtroppo la tecnica utilizzata da Leonardo si rivelò estremamente fragile, e nel corso del tempo il Cenacolo ha avuto bisogno di continue opere di restauro. Proprio per questo motivo l’ingresso è consentito solo a 25 persone per volta in specifici giorni della settimana, ma la meraviglia dell’opera vale certamente la visita.
Le mura venete di Bergamo Alta sono una maestosa opera architettonica risalente al XVI secolo. Si estendono per oltre 6 chilometri, disegnando la magica fisionomia della Città Alta. Queste mura facevano parte dell’imponente sistema difensivo che, commissionato dalla Repubblica di Venezia ai migliori professionisti, architetti e ingegneri militari dell’epoca tra il XVI e il XVII secolo, si snoda per oltre 1000 chilometri tra lo Stato di Terra (oggi rappresentato dai territori di Lombardia e Veneto) e lo Stato di Mare (ora Croazia e Montenegro).
È stato il primo sito italiano a ottenere il riconoscimento Unesco di Patrimonio dell’Umanità. Il sito presenta incisioni rupestri rappresentati scene di caccia, danza e agricoltura la cui storia va dal Paleolitico Superiore fino alla fine dell'I millennio a.C.: ben 13 mila anni di storia. La Val Camonica è un museo a cielo aperto, un’oasi di pace e tranquillità, dove storia e natura si intrecciano nei diversi percorsi che attraversano gli otto parchi della valle.
Realizzato a cavallo tra Ottocento e Novecento dalla famiglia Crespi, il Villaggio operaio venne realizzato con il progetto di costruire «la città ideale del lavoro», alloggio per i dipendenti e le loro famiglie. Questo sito industriale portato a termine alla fine degli anni Venti ha un inestimabile valore storico: si è mantenuto praticamente inalterato nel corso del tempo ed è l’esempio più integro e meglio conservato di villaggio operaio in Europa.
I Sacri Monti sono gruppi di cappelle e altri manufatti architettonici eretti fra il XVI e il XVII secolo, dedicati a differenti aspetti della fede cristiana. Il sito testimonia la riuscita integrazione tra architettura e belle arti in un paesaggio di notevole bellezza.
Immersa nel paesaggio delle montagne tra la Lombardia e la Svizzera, la Ferrovia Retica è più uno dei siti lombardi più suggestivi dal punto di vista paesaggistico. Una rete ferroviaria di 122 chilometri che collega i paesi di Tirano e Saint Moritz, percorsa da un poetico trenino rosso che si inerpica sulle faticose salite del passo del Bernina. Il trenino arriva fino a 2256 metri di quota nel suo punto più alto, la stazione Ospizio Bernina, utilizzando esclusivamente l'aderenza naturale del materiale ferroviario.
Riconosciute eccezionale testimonianza dell’architettura e dell’urbanistica del Rinascimento, le città di Mantova e Sabbioneta sono un capolavoro a cielo aperto. Entrambe tappe imperdibili per tutti coloro che vogliano ammirare le bellezze architettoniche lombarde. Mantova, la città-corte per eccellenza, incanta con i suoi portici, le piazzette e cortili. L'architettura cittadina presenta plazzi rinascimentali, edifici medievali e imponenti architetture neoclassiche: imperdibile la maestosità di Palazzo Ducale e dalla raffinatezza di Palazzo Te, il Castello di San Giorgio e la chiesa di Sant'Andrea. Sabbioneta è invece un piccolo gioiello urbano dal valore inestimabile: progettata come «città ideale», è il sogno umanistico che unisce l'arte alla cultura. Tra i siti di maggiore interesse sono da segnalare le porte di accesso Imperiale e della Vittoria, la Galleria degli Antichi in piazza d’Armi, il Teatro Olimpico, la chiesa di Santa Maria Assunta, il Palazzo Ducale e il Palazzo Giardino.
Famoso in tutto il mondo, il versante italiano di Monte San Giorgio - tra la Lombardia e la Svizzera - è tra i più importanti giacimenti fossili marini del mondo. Risalenti al Triassico Medio qui si possono trovare innumerevoli specie di pesci e rettili. Di quest’ultimi abbiamo testimonianze di esemplari che potevano arrivare fino a 6 metri di lunghezza.
Si tratta di insediamenti e villaggi che risalgono fino al 5000 a.C., ben 111, sulle rive di laghi o di fiumi in Svizzera, Austria, Francia, Germania, Italia e Slovenia. In Lombardia, sul lago di Varese e quello di Garda, sono state identificate le strutture palafitticole più antiche, risalenti all'inizio del Neolitico. Questi siti sono testimonianza precisa e dettagliata delle prime comunità agricole della regione, delle vere e proprie fotografie di vita quotidiana.
Si tratta di un sito seriale che comprende le più importanti testimonianze monumentali longobarde sul territorio italiano. Palazzi, chiese e monumenti raccontano che raccontano l'influenza di questa popolazione germanica in Italia. Un insieme di beni ricchissimo che va dal VI all’VIII secolo, e che ben documenta la ricchezza di questo popolo che dominò a lungo il territorio italiano. In Lombardia, troviamo il complesso monastico di San Salvatore-Santa Giulia a Brescia mentre a Castelseprio, in provincia di Varese, si può ammirare l’area del castrum, avamposto militare romano trasformato dai Longobardi prima in una stazione commerciale e successivamente in un luogo di preghiera.
Di Angelica Pansa