Milano, 03/02/2020.
Via libera al progetto Mind - Milano Innovation District. L’Amministrazione Comunale di Milano ha approvato il Piano Integrato di Intervento relativo all’area utilizzata per Expo 2015 presentato da Arexpo Spa.
Il piano porterà l’insediamento di tre importanti funzioni, pubbliche prevalentemente a nord del Decumano: il nuovo polo ospedaliero Irccs Galeazzi, il polo di ricerca per le scienze della vita Human Technopole e il Campus dell’Università Statale. Il tutto si svilupperà all’interno di un grande Parco Tematico Scientifico Tecnologico di 650 mila metri quadrati, oltre la metà dell’intera superficie dell’area.
Il nuovo polmone verde si dipanerà lungo i già esistenti Cardo e Decumano con aree dedicate allo sport, all’acqua e al cibo e si porrà in continuità con i parchi di Cascina Merlata e Farini. Sarà inoltre realizzata una fermata della Circle Line, aggiuntiva rispetto a quella già prevista a Stephenson nell’ambito del progetto di rigenerazione urbana dei sette ex scali ferroviari di Milano.
«Mind Milano rappresenta una nuova eccellenza a livello internazionale e un tassello importante per Milano 2030», dichiara l’assessore all’Urbanistica Pierfrancesco Maran: «da un lato porterà un polo scientifico di ricerca e incontro tra il sistema pubblico e quello delle imprese, dall’altro un grande parco a disposizione di cittadini, studenti, lavoratori e ricercatori. Infine contribuirà a migliorare l’efficienza del trasporto pubblico della città, grazie alla realizzazione della fermata per la Circle Line».
Oltre alle tre grandi funzioni pubbliche, che in futuro si insedieranno su 317.000 metri quadrati di superficie lorda di pavimentazione, il Piano destina 90.000 metri quadrati di superficie lorda di pavimentazione di Mind Milano alla funzione residenziale, 15.000 metri quadrati al ricettivo, 30.250 metri quadrati al produttivo, 305.000 metri quadrati al terziario e direzionale, 35.000 metri quadrati al commerciale con esercizi di vicinato e medie strutture di vendita. Il soggetto attuatore si impegna inoltre a realizzare una quota non inferiore a 30.000 metri quadrati di housing sociale, anche nella forma di residenza universitaria.