Milano, 05/02/2020.
Pare proprio che l’allarmismo da Coronavirus sia ben più che teorico. Sono molte le attività cinesi di Milano ad aver notato un calo di clientela. Una diminuzione che si è accentuata per quanto riguarda la ristorazione, con locali abituati a non avere un tavolo libero che negli ultimi tempi si ritrovano ad essere semideserti.
Eppure questo è un effetto totalmente irragionevole: non solo i prodotti impiegati nei ristoranti di cucina cinese a Milano sono italiani, ma spesso i connazionali di origine cinese non vanno in Cina da anni, alcuni addirittura non ci sono mai stati. Un ottimo indirizzo specializzato in dim sum, il ristorante Wheat, ha temporaneamente tirato giù la saracinesca: «finchè non finiscono le fake news», hanno fatto sapere i titolari dalle pagine social.
Allora è il momento di intervenire: per esorcizzare, anzi combattere, il pregiudizio, cosa ci può essere di meglio di un’ottima cena tra bao e anatra alla pechinese? Ecco di seguito 10 ottimi ristoranti cinesi di Milano perfetti per contrastare la fobia da Coronavirus.
A breve distanza da Stazione Centrale, Mu DimSum è un indirizzo aperto tutto il giorno in cui la tradizione cantonese si fa gourmet. Merito del grande talento dello chef Kin Cheung. Da poco la stessa proprietà ha aperto anche Mu Corso Como, in cui protagonista è il golosissimo street food di Hong Kong.
Un’eccellenza asiatica che conquista tutti. Il ristorante Gong di Giulia Liu, capace e posata padrona di casa, trasforma ingredienti e tecniche cinesi in un’esperienza d’alta cucina indimenticabile. Lasciatevi guidare dal menu degustazione per godere appieno del sapore di ogni piatto.
Un immenso, labirintico ristorante cinese diviso in molteplici ambienti. Da 168 Chinese Township si può scegliere (con il tablet) tra oltre 500 piatti tipici del sud est della Cina. Il pezzo forte è l’hot pot: un pentolone di brodo caldo condiviso tra i commensali, in cui cuocere carne, pesce, verdure (assieme ad un mix di salsine).
Accanto ad una breve lista di piatti thailandesi ben eseguiti, il menu cinese di Shangri-La permette di andare sul sicuro. Nelle sale in stile imperiale in cui predomina il legno, vale la pena ordinare alcuni piatti forti quali i ravioli con maiale e zenzero, gli gnocchi di riso, le melanzane con carne piccante, il manzo con zenzero e cipollotto, i calamari sale e pepe.
Arredamento minimal con richiami orientali per il Bon Wei. Qui si trova l’autentica cucina cinese, eseguita con rigore e maniacale attenzione per il gusto.
Il ristorante cinese posh in cui mangiare dei dim sum fuori dal comune. A breve distanza da Porta Venezia, il ristorante Din Sum è stato il primo ad interpretare creativamente i ravioli cinesi e ancora oggi, nonostante una spietata concorrenza, spicca per abbinamenti insoliti e preziosi, anche con ingredienti italiani (come il tartufo).
Dalla stessa proprietà de Le Nove Scodelle, Wonton si caratterizza per il design essenziale e le imponenti stampe Warhol di Mao. Il menu è composto da pochi, semplici piatti della tradizione cantonese rivisitata, resa contemporanea e perfetta per la condivisione.
Ambiente piccolo, arredamento spartano e calore casalingo per questo indirizzo cinese di cucina tipica della regione dell’Hunan. I sapori delle portate del ristorante Mao Hunan sono intensi, spesso piccanti, ma non potrete che aver voglia di tornare.
In piena Chinatown, questo ristorante cinese di design è attento al dettaglio. Bao, dim sum e diversi piatti tipici in chiave contemporanea compongono un menu tutto da scoprire. A disposizione di tutti i clienti di Bokok ci sono riviste e libri d'arte da sfogliare e leggere tra un boccone e l'altro.
Restiamo in zona Sarpi per consigliarvi un gustoso take away che è anche healthy. Wok’In, creato da Davide Croatto e Jay Lin, consente di comporre il proprio pasto scegliendo la base (tra speghetti di riso, soia, soba, udon) e gli ingredienti (salmone, broccoli, cipolla, tofu e tanto altro); si chiude poi con le salse e i topping. Tutto viene saltato nella tipica padella asiatica e gustato su uno degli sgabelli del localino o a passeggio.
Di Simone Zeni