- Aggiornamento 2 maggio: Fase
2 in Lombardia? Spostamenti, spesa fuori comune, guanti e
mascherine: cosa si può fare dal 4 al 17
maggio
- Aggiornamento 11 aprile: dalle
librerie ai negozi per bambini, cosa riapre e cosa no in Lombardia
fino al 3 maggio
- Aggiornamento 4 aprile: mascherina
obbligatoria per tutti quando si esce di
casa
- Aggiornamento 21 marzo: la
Lombardia chiude (quasi) tutto fino al 15 aprile: i divieti della
nuova ordinanza
- Aggiornamento 20 marzo: dalle
passeggiate ai supermercati, cosa dice la nuova ordinanza valida
dal 21 al 25 marzo
- Aggiornamento 11 marzo: chiusi
negozi, locali e ristoranti in tutta Italia, garantiti i servizi
essenziali
- Aggiornamento 9 marzo: tutta
l'Italia diventa zona protetta, cosa si può e non si può
fare
- Aggiornamento 8 marzo: tutta
la Lombardia è zona rossa, ecco tutti i
divieti
- Aggiornamento 5 marzo: tutte
le nuove regole anti Coronavirus, dalle scuole ai locali, dai
concerti ai teatri
Milano, 24/02/2020.
Non si ferma in Italia il contagio da
Coronavirus. Osservata speciale ancora la Regione
Lombardia, focolaio italiano del
virus: dopo i
primi casi di Coronavirus in Lombardia e i
successivi provvedimenti
della Regione Lombardia per prevenire il diffondersi del
Coronavirus, negli ultimi giorni in Italia si
sono registrati oltre 150 contagi (di cui la maggior parte
- una novantina - in Lombardia) e
5 morti (4 in Lombardia: a Codogno, a Crema, a
Bergamo e a Caselle Lanne). Nel rispetto della salute di tutti,
anche
il Duomo di Milano è chiuso ai turisti, mentre rimangono aperte le
chiese. Nel frattempo, vanno a ruba in farmacie e
negozi le
mascherine antivirus, l'Amuchina
Gel e altri igienizzanti.
La Regione Lombardia ha comunicato i
numeri utili da chiamare per l'emergenza
Coronavirus: coloro che riscontrano sintomi
influenzali o problemi respiratori non devono
andare in pronto soccorso, ma devono telefonare al
numero verde unico regionale 800 894545, che
valuta ogni singola situazione e spiega che cosa fare. Per
informazioni generali invece, chiamare il
1500, numero di pubblica utilità attivato dal
Ministero della Salute.
Le domande più urgenti in questi giorni
riguardano le disposizioni vigenti in Lombardia e
cosa fare per evitare di prendere il Coronavirus.
Di seguito tutte le risposte.
Coronavirus: le disposizioni nelle zone colpite della
Lombardia
Nell'attesa di nuovi aggiornamenti, ecco un
riepilogo dell'Ordinanza firmata daI ministro
della Salute, Roberto Speranza, e il presidente
della Regione Lombardia Attilio Fontana domenica
23 febbraio 2020. Almeno fino a domenica primo
marzo le disposizioni da seguire sono le seguenti:
- la sospensione di manifestazioni o iniziative di
qualsiasi natura, di eventi e di ogni forma di riunione in
luogo pubblico o privato, anche di carattere culturale, ludico
sportivo e religioso, anche se svolti in luoghi chiusi aperti al
pubblico;
- la chiusura dei nidi, dei servizi educativi
dell’infanzia e delle scuole di ogni ordine e grado,
nonché della frequenza delle attività scolastiche e di formazione
superiore, corsi professionali, master, corsi per le professioni
sanitarie e università per gli anziani a esclusione di
specializzandi e tirocinanti delle professioni sanitarie, salvo le
attività formative svolte a distanza;
- la sospensione dei servizi di apertura al pubblico dei
musei, dei cinema e degli altri istituti e luoghi della
cultura;
- la sospensione di ogni viaggio d’istruzione,
sia sul territorio nazionale sia estero;
- la chiusura in orario 18.00-06.00 di bar, locali
notturni e qualsiasi altro esercizio di intrattenimento
aperto al pubblico; la chiusura di qualsiasi manifestazione
fieristica; la chiusura il sabato e la domenica degli esercizi
commerciali presenti all’interno dei centri commerciali e dei
mercati (con eccezione dei punti di vendita di generi
alimentari);
- la previsione dell’obbligo da parte degli individui che hanno
fatto ingresso in Lombardia da zone a rischio epidemiologico, come
identificate dall’Organizzazione mondiale della sanità, di
comunicare tale circostanza al dipartimento di prevenzione
dell’azienda sanitaria competente per territorio, che provvede a
comunicarlo all’autorità sanitaria competente per l’adozione della
misura di permanenza domiciliare fiduciaria con sorveglianza
attiva.
Cosa fare (e cosa non fare) per evitare il Coronavirus? 10
regole da seguire
Si ribadiscono le dieci regole da
seguire diffuse a livello nazionale per fronteggiare
l'emergenza Coronavirus: riportiamo di seguito il Decalogo
diffuso dall'Istituto Superiore di Sanità e dal Ministero della
Salute.
- Lavarsi spesso le mani
- Evitare il contatto ravvicinato con persone
che soffrono di infezioni respiratorie acute
- Non toccarsi occhi, naso e bocca con le
mani
- Coprire bocca e naso se starnutisci o
tossisci
- Non prendere farmaci antivirali né
antibiotici, a meno che siano prescritti dal medico
- Pulire le superfici con disinfettanti a base
di cloro o alcol
- Usare la mascherina solo se si sospetta di
essere malato o se si assistono persone malate
- I prodotti Made in China e i pacchi ricevuti
dalla Cina non sono pericolosi
- Gli animali da compagnia non diffondono il
Coronavirus
- In caso di dubbi non recarsi al Pronto
Soccorso: chiamare il proprio medico di base e se si pensa
di essere stati contagiati chiama il 112