Milano, 05/04/2020.
«Sono 3 milioni le mascherine che la Protezione Civile lombarda, nei prossimi giorni, distribuirà capillarmente e gratuitamente attraverso i negozi di vicinato, i tabaccai, le edicole, i supermercati e gli uffici postali, per aiutare i cittadini a rispettare l'ordinanza regionale». Con queste parole il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana ha corredato la discussa ordinanza di sabato 4 aprile che prevede l'obbligo di indossare la mascherina quando si esce di casa in Lombardia.
Per contrastare la diffusione del Coronavirus dunque tutti in Lombardia devono indossare la mascherina (anche se sono consentite protezioni similari, come una sciarpa o un foulard che garantiscano la copertura di naso e bocca) per ogni spostamento necessario al di fuori della propria abitazione su tutto il territorio della Lombardia: ma chi non si è ancora procurato una mascherina come può fare, visto che si tratta di oggetti ormai introvabili?
A partire da lunedì 6 aprile 3 milioni di mascherine possono essere ritirate gratis presso le sopracitate attività: la raccomandazione è ovviamente quella di recarsi a ritirarle nel rispetto delle norme anti Coronavirus attualmente in vigore in Lombardia, e dunque scegliendo un luogo il più vicino possibile alla propria abitazione, con l'autocertificazione in tasca e senza creare assembramenti. Un consiglio, in questo senso, è quello di contattare telefonicamente in anticipo il negozio scelto per verificare la disponibilità delle mascherine e chiedere informazioni sulle modalità del ritiro.
Oltre ai 3 milioni di mascherine distribuite gratuitamente dalla Protezione Civile lombarda - in collaborazione col volontariato organizzato e le farmacie - è inoltre da segnalare il contributo di Federfarma, che distribuisce 300.000 mascherine alle farmacie della Lombardia che ora ne sono sprovviste da consegnare gratis a soggetti fragili.
Questa la ripartizione per province della distribuzione gratuita di mascherine in Lombardia: 900.000 a Milano, 370.000 a Brescia, 360.00 a Bergamo, 250.000 in provincia di Monza e Brianza, 249.000 in quella di Varese; e poi 178.000 a Como, 165.000 a Pavia, 131.000 a Mantova, 126.000 a Cremona, 109.000 a Lecco, 95.000 a Lodi e 67.000 a Sondrio.