Milano, 01/05/2020.
Realizzare nuovi percorsi ciclabili anche in sola segnaletica; incrementare le strade a velocità moderata e le zone 30 e le strade residenziali a prevalente mobilità pedonale e ciclabile; ampliare i percorsi pedonali attraverso l'allargamento di marciapiedi; prevedere pedonalizzazioni temporanee nei quartieri ampliando l’offerta per il gioco e l’attività fisica dei bambini; realizzare nuovi interventi di urbanistica tattica nell'ambito del progetto Piazze Aperte; facilitare la possibilità di posare tavolini per bar e ristoranti sulle aree di sosta ai fini di recuperare parte della capienza persa all’interno per il distanziamento.
Queste le azioni chiave di Strade Aperte, il piano del Comune di Milano per ripensare la mobilità e lo spazio pubblico nei mesi del dopo Coronavirus. Una strategia che vede convergere la visione di una città più sostenibile e vivibile con le temporanee esigenze di distanziamento sociale e sicurezza legate all'emergenza sanitaria in corso. L’obiettivo è realizzare strade più protette e fruibili da parte di tutti, offrendo nuovi spazi pubblici per grandi e bambini e incentivando gli spostamenti a piedi, in bicicletta e monopattino per le percorrenze su scala urbana attraverso un'offerta diversificata, complementare e alternativa al trasporto pubblico e all'auto privata.
«Strade Aperte accelera il processo di rigenerazione della città che stavamo già attuando prima del Coronavirus, a partire dall'attuazione di progetti pensati per il miglioramento della qualità dello spazio pubblico e della vita nei quartieri», dichiara l'assessore all'Urbanistica Pierfrancesco Maran: «la necessità di cambiare i ritmi della città nella ricerca di un nuovo ordinario è la leva per velocizzare il raggiungimento di questi obiettivi, individuando soluzioni temporanee, più economiche ed efficienti». «Stiamo lavorando per mettere in sicurezza il trasporto pubblico», aggiunge l'assessore alla Mobilità Marco Granelli, «ma è importante anche riuscire a contenere il numero di auto in circolazione e la congestione e limitare il più possibile l'aumento dell'inquinamento atmosferico cittadino. I nuovi tempi e spazi della città, un modo nuovo di muoversi, la necessità di riprendere subito il lavoro e l'impegno a non lasciare indietro nessuno: ne è nato un piano straordinario di nuovi percorsi ciclabili e zone 30».
Per le azioni comprese all'interno di Strade Aperte sono già stati individuati alcuni interventi la cui realizzazione è prevista entro la fine del 2020: di seguito tutti i dettagli del progetto
Lazzaretto e Isola sono i progetti pilota di una città che ripensa i suoi ritmi a partire da quartieri che offrono servizi e qualità della vita entro lo spazio dei 15 minuti a piedi dalla propria abitazione. Attraverso interventi di temporanea pedonalizzazione di alcune strade, allargamento dei marciapiedi, istituzione di zone 30, connessioni con le piste ciclabili esistenti, posa di dehor, si intende liberare spazio pubblico prezioso da dedicare alla vita all’aperto di grandi e bambini.
In particolare, al Lazzaretto è prevista la temporanea pedonalizzazione di via Lecco, largo Bellintani e via Benedetto Marcello, creando connessioni ciclopedonali con la futura ciclabile di corso Buenos Aires, il percorso lungo i Bastioni e la pista in segnaletica di viale Tunisia. All'Isola il cuore dell'intervento è via Toce, pedonalizzata e trasformata in una playstreet per il gioco dei bambini in connessione con le aree verdi di fronte alla scuola e quelle del giardino Bruno Munari.
L'obiettivo del Comune di Milano è di incentivare la ciclabilità quale mezzo alternativo all'automobile e al trasporto pubblico. Il 29 aprile 2020 è partita da corso Venezia la tracciatura dei 35 km di nuove piste ciclabili che arriveranno progressivamente in città in estate ed entro la fine del 2020. Tra i primi interventi, oltre all’itinerario San Babila-Sesto Marelli, realizzato in sola segnaletica, quello più strutturato da Bisceglie a Buonarroti lungo l’asse Legioni Romane-Berna -Zurigo che poi prolunga in Caterina da Forlì, Sardegna e Buonarroti.
In partenza nelle prossime settimane anche interventi sui controviali, con la moderazione della velocità a 30 km/h, lungo le direttrici viale Certosa, viale Zara-viale Testi, viale Romagna-viale Campagna-viale Molise, viale Famagosta-via Faenza. Altri interventi per la ciclabilità riguardano la riqualificazione urbana ad esempio lungo la direttrice Bussa-Farini-Cimitero Monumentale.
Nuove aree pedonali fruibili in sicurezza, nuovi spazi pubblici di qualità per il quartiere. Il progetto di urbanistica tattica Piazze Aperte - che nell’ultimo anno e mezzo ha rigenerato 15 piazze di Milano attraverso interventi veloci ed economici - sbarca ora una decina di nuove località selezionate tra le 65 proposte presentate dai cittadini e associazioni. Tra gli interventi previsti, quello in piazza Sicilia, per garantire maggior sicurezza anche all’uscita dei bambini da scuola, e in piazza Minniti, che si va così a connettere con il quadrilatero di via Toce all'Isola.
Per migliorare la qualità dello spazio urbano e la sicurezza stradale è prevista l'istituzione di nuove zone in cui il limite massimo di velocità è di 30 km/h. Tra i primi interventi, quelli lungo l'asse via Padova-Nolo e QT8.
Parte da via Marghera la strategia che prevede l’allargamento di alcuni marciapiedi che verosimilmente vedranno un maggior flusso di pedoni. L’obiettivo è garantire il distanziamento sociale e la fruizione in sicurezza delle strade, riducendo le carreggiate senza modifiche alla viabilità.
Per favorire la sharing mobility a Milano, l'Amministrazione ha deciso di consentire l'allargamento delle flotte presenti sul territorio urbano di biciclette free floating e monopattini elettrici a disposizione dei cittadini. Le bici in condivisione senza stallo fisso potranno passare da 8000 a 16000, mentre i monopattini elettrici potranno aumentare da 2250 a 6000. Dal 4 maggi 2020 il Comune di Milano inizia a valutare le domande delle aziende che avevano già partecipato ai bandi pubblicati in precedenza ma che non erano state prese in considerazione proprio in ragione del superamento del tetto massimo di mezzi.
Inoltre, seguendo le indicazioni del Ministero dei Trasporti, i monopattini elettrici potranno circolare su tutto il territorio comunale nelle strade con limite a 50 km/h e sulle strade extraurbane sulle piste ciclabili sempre mantenendo una velocità massima di 25 km/h quando circolano sulla carreggiata e di 6 km/h nelle aree pedonali.