Milano, 13/06/2020.
Alla vigilia dell'estate scatta la Fase 3 dell'emergenza Coronavirus. Dopo la fine del lockdown e tutte le aperture che nelle scorse settimane sono state gradualmente autorizzate, a partire da lunedì 15 giugno 2020 le libertà aumentano ulteriormente in tutta Italia. In molte regioni cade l'obbligo di indossare la mascherina all'aperto (ma non in tutte, come vedremo) e viene dato il via libera a svariati tipi di manifestazioni, seppure con rigide restrizioni: possono dunque riaprire i cinema e i teatri, così come sono nuovamente consentiti i concerti dal vivo; restano invece chiuse le discoteche (presumibilmente almeno fino a metà luglio), così come sono ancora vietate fiere e congressi.
La maggiore libertà e la riapertura di nuove attività non deve però far calare la prudenza e il senso di responsabilità: il Coronavirus è ancora in circolazione e occorre che ognuno presti la massima attenzione nell'osservanza delle nuove regole illustrate nel Dpcm di giovedì 11 giugno 2020 (e valide fino a martedì 14 luglio 2020) per evitare situazioni di possibile contagio. Ad integrazione delle norme nazionali, come ormai d'abitudine, ci sono poi le ordinanze regionali a indicare cosa si può fare e cosa ancora no all'interno delle varie regioni. E in Lombardia non mancano le discrepanze rispetto al decreto governativo: vediamo dunque, confrontando i contenuti del decreto con quelli dell'ordinanza 566 di venerdì 12 giugno 2020 (valida invece fino a martedì 30 giugno 2020), cosa è consentito fare e cosa è vietato su tutto il territorio lombardo.
Di seguito i punti principali delle nuove norme in vigore da lunedì 15 giugno in Lombardia: a scanso di equivoci, specifichiamo subito che in ogni circostanza permane il divieto di assembramento, per cui ognuno è sempre tenuto a mantenere la distanza di sicurezza di almeno un metro dalle altre persone (2 metri se si pratica attività sportiva, sia all'aperto che al chiuso), a meno che non siano conviventi o familiari; e che chiunque abbia la febbre superiore a 37,5 gradi non può uscire di casa.
La nuova ordinanza della Regione Lombardia mantiene l'obbligo di indossare la mascherina all'aperto e al chiuso ogni volta che si esce di casa (vanno sempre bene, in alternativa, sciarpe o foulard che garantiscano la copertura di naso e bocca). Questo non è scritto nell'ordinanza, ma è un nostro consiglio spassionato: essendo la Lombardia la regione che ancora registra il più alto numero di contagi, sarebbe bene indossare la mascherina anche quando ci si sposta in altre regioni d'Italia dove l'obbligo non sussiste più.
Tornando alla Lombardia, dall'uso della mascherina restano sempre esentati i bambini sotto i 6 anni di età e le persone con forme di disabilità non compatibili con l’uso continuativo della mascherina e i loro accompagnatori. Non ha l'obbligo di portarla neppure chi svolge intensa attività motoria o sportiva, ma deve comunque indossarla una volta terminata l'attività.
Partiamo dicendo che da lunedì 15 giugno rimane sospesa l’attività di intrattenimenti danzanti in sale da ballo, discoteche e locali assimilati, all'aperto o al chiuso. A parte questo, riapre praticamente tutto: cinema, teatri e concerti (con molte limitazioni che illustreremo in un capitolo a parte), e pure bingo e sale giochi. E possono svolgersi anche le sagre, per la gioia dei tanti bongustai in cerca di emozioni gastronomiche nelle sere d'estate (con il divieto di organizzare serate danzanti, però, le sagre prevedono al momento il solo servizio ristorazione).
Queste nuove aperture vanno ad aggiungersi alle riaperture già ammesse in Lombardia da lunedì 18 maggio (bar e ristoranti, musei e biblioteche, negozi, parrucchieri ed estetisti, stabilimenti balneari, uffici e studi professionali) e da lunedì primo giugno (palestre e piscine, circoli culturali e ricreativi, giostre e luna park, parchi acquatici, parchi faunistici e parchi avventura): cliccando sui link si possono leggere tutte le regole relative alle singole attività. Da venerdì 5 giugno, inoltre, la Lombardia aveva approvato la riapertura di terme, centri benessere e impianti a fune e di risalita ad uso turistico, sportivo e ricreativo.
Tutte le attività autorizzate a riaprire devono comunque in ogni caso prediligere la prenotazione anticipata telefonicamente o on line e i pagamenti elettronici, e soprattutto garantire il distanziamento sociale: gestori e responsabili sono tenuti a ripensare e riorganizzare gli spazi - anche mediante l'utilizzo di barriere fisiche - in modo da evitare assembramenti, nonché a disinfettare costantemente ambienti e superfici e a mettere a disposizione gel igienizzanti per le mani. Resta obbligatoria la misurazione della temperatura corporea (che non deve superare i 37,5 gradi) per i datori di lavoro verso i propri dipendenti e per i titolari di locali e ristoranti verso i propri clienti.
La nuova ordinanza della Regione Lombardia conferma il via libera a spettacoli teatrali, cinematografici e concerti dal vivo. Da lunedì 15 giugno spettacoli di ogni genere (anche viaggianti) possono quindi tornare a svolgersi, ma con rigide norme che garantiscano in ogni momento l'assenza di assembramenti.
Innanzitutto bisogna specificare sono consentiti solo spettacoli che prevedono, per il pubblico, posti a sedere preassegnati e distanziati: tra gli spettatori deve sempre essere garantito un metro di distanza (sia frontalmente che lateralmente), eccezion fatta per i conviventi, gli unici ad aver diritto a sedere vicini. In caso di interazione tra artisti e pubblico, invece, deve essere garantito un distanziamento di almeno 2 metri.
Tutti gli spettatori (tranne i bambini di età inferiore ai 6 anni) hanno l'obbligo di portare la mascherina dall’ingresso fino al raggiungimento del posto assegnato, al momento dell'uscita e ogni volta che sia necessario alzarsi: così come quando si mangia al ristorante, la mascherina non è dunque obbligatoria quando si rimane seduti a guardare uno spettacolo, in quanto ci si dovrebbe trovare a distanza di sicurezza dalle altre persone.
Per quanto riguarda la capienza delle location, il numero massimo di posti a sedere disponibili dei singoli luoghi è stabilito dalla Commissione provinciale o comunale di Vigilanza per Locali di Pubblico Spettacolo: in ogni caso il decreto governativo prevede un massimo di 200 persone per gli spettacoli al chiuso e di 1000 persone per gli spettacoli all'aperto.
In tutta Italia, e anche in Lombardia, da mercoledì 3 giugno sono nuovamente ammessi gli spostamenti verso altre regioni. Anche nella Fase 3, dunque, è possibile sia muoversi liberamente entro i confini lombardi (a proposito, il traffico sta tornando ai livelli pre Covid-19: per questo motivo da lunedì 15 giugno a Milano è nuovamente attiva la ztl Area C), sia varcarli per dirigersi verso qualsiasi altra regione d'Italia senza limitazioni e senza bisogno di autocertificazione. Basta seguire le regole di base (distanziamento e mascherina) e quelle dettate dal buon senso per effettuare qualsiasi tipo di spostamento con mezzi privati o pubblici, per andare a trovare amici e familiari che vivono altrove, per recarsi presso le seconde case (che si trovino in Lombardia, Liguria, Sardegna o qualsiasi altra regione italiana) o fare una vacanza.
Per quanto riguarda gli spostamenti verso l'estero, sarebbero in teoria consentiti verso tutti gli stati membri dell'Unione Europea, dell'area Schengen e verso la Gran Bretagna. Ma molti paesi prevedono ancora blocchi e restrizioni per quanto riguarda l'ingresso di cittadini stranieri: chi vuole fare una vacanza in Svizzera, ad esempio, può farlo da lunedì 15 giugno, così come da martedì 16 è possibile andare liberamente in Austria e Germania (sebbene l'Austria abbia mantenuto la Lombardia nella lista dei paesi a rischio come destinazione di viaggio); viaggiare in Croazia è già possibile da venerdì 29 maggio (ma solo per comprovate urgenze o se si è in possesso di una prenotazione presso una struttura ricettiva) e in Francia da mercoledì 3 giugno (senza limitazioni).
Ci sono poi altri paesi in cui non è ancora possibile entrare facilmente: la Grecia, per esempio, sta ancora adottando misure preventive e di controllo, ma avrebbe promesso di eliminare tutte le limitazioni per i cittadini italiani entro mercoledì primo luglio; la Gran Bretagna ha riaperto le frontiere lunedì 8 giugno, ma con obbligo di quarantena; la Danimarca, invece, ha al momento consentito l'ingresso ai soli turisti tedeschi, norvegesi e islandesi, mentre per tutti gli altri la riapertura dei confini sarebbe posticipata addirittura a lunedì 31 agosto. Per tutti gli aggiornamenti sugli spostamenti all'estero consultare il sito viaggiaresicuri.it.
Di Luca Giarola