Milano, 24/07/2020.
Da oggi, venerdì 24 luglio, è disponibile 1990 il nuovo album di Achille Lauro, che arriva dopo il successo di Sanremo 2020 quando lo abbiamo visto cantare Me ne frego e trasformarsi sul palco ogni sera. Il disco dedicato all'anno di nascita di Achille Lauro, al secolo Lauro De Marinis è anche un omaggio agli anni Novanta, nel progetto ci sono infatti anche sette brani rigenerati: Be My Lover dei La Bouche, Scatman’s World di Scatman John, Sweet Dreams (Are Made of This) degli Eurythmics (riportata al successo proprio negli anni Novanta da Marylin Manson), Me and You di Alexia, The Summer Is Magic di Playahitty, Blue (Da ba dee) degli Eiffel 65 e Illusion di Benny Benassi e non mancano le collaborazioni con artisti del panorama attuale come Ghali, Capo Plaza, Gemitaiz, Massimo Pericolo e Annalisa.
Ma ancora prima del disco anche questa volta Achille Lauro fa parlare di sé per le sue provocazioni. Una delle immagini scelte per il lancio dell'album, lo vede crocifisso in stivali di latex e tatuaggi in versione bambola su una croce fatta di marshmallow rosa. Il poster avrebbe dovuto essere affisso in Corso Como, ma è stato censurato, non ottenendo i permessi necessari.
Il cantante si è sfogato su Facebook: «Questa é l’immagine che avreste visto oggi nel maxi-cartellone di Corso Como a Milano ma la pesante mano della censura delle pubbliche affissioni lo ha impedito. Io invece la regalo a tutti voi e come sempre Me ne frego».
La risposta dei social non si è fatta attendere, tra chi parla di libertà di espressione e chi critica la scelta perché blasfema. Certamente Achille Lauro anche questa volta ha pensato a un progetto a tutto tondo in cui alla musica viene affinacato un apparato iconografico forte: sono diverse le immagini in cui il suo alter-ego giocattolo, la bambola dal look androgino dai toni rosa e fuxia compare a simboleggiare il ritorno alle radici musicali dell'immaginario anni '90.
Vedremo cosa succederà dopo l'uscita, prevista per il primo pomeriggio del 24 luglio sul canale You Tube di Achille Lauro del primo video estratto da 1990, Scat Men feat. Ghali e Gemitaiz, in cui, come per tutta l'estetica dell'album, il protagonista è la bambola alter-ego del canante. In pieno spirito da super eroe, Lauro si muove su una cabrio rosa (la stessa dell’artwork di copertina, il codice d’accensione? 1990, naturalmente) in quello che è un chiaro riferimento al mondo dei videogiochi degli anni Novanta. Raggiunto dai co-protagonisti Ghali e Gemitaiz, i tre, armati di bazooka, attraversano un universo fantascientifico con le diverse prove da superare, tra unicorni e valli incantate. L’ultima, la più epica, è lo scontro finale con un mostro cibernetico, sconfitto dal trio che riemerge vittorioso tra le fiamme, sul finale.
Di Chiara Pieri