Milano, 30/09/2020.
Quali sono le misure antismog adottate dalla Regione Lombardia nell'inverno 2020/2021? Quando scatta il blocco del traffico a Milano e nei comuni della Lombardia? Come avviene dal primo ottobre 2017, secondo l’Accordo di bacino padano sottoscritto da Lombardia, Piemonte, Veneto ed Emilia Romagna, le misure antismog possono essere attivate tra il primo ottobre e il 31 marzo, in base alla percentuale degli inquinanti presenti nell'atmosfera. Ma come funziona l'attivazione delle misure antismog? Quali veicoli possono comunque circolare? E per quali invece scatta il divieto di circolazione?
Innanzitutto, il blocco del traffico viene attivato nei comuni con popolazione superiore ai 30 mila abitanti che appartengono alle Fasce 1 e 2 (in fondo all'articolo l'elenco delle città interessate della Lombardia), oltre che negli altri comuni aderenti alle limitazioni a titolo volontario (previa emanazione di ordinanza annuale da parte dei sindaci), e si articolano su due livelli in base al superamento continuativo del limite giornaliero per il Pm10 (50 μg/m3) registrato dalle stazioni di riferimento: le misure di primo livello si attivano dopo quattro giorni di superamento; le misure di secondo livello, invece, dopo dieci giorni di superamento.
Prima di analizzare tutti i dettagli riguardo a chi può circolare e chi no in caso di attivazione delle misure antismog di primo e secondo livello, occorre sottolineare che la Regione Lombardia ha approvato una nuova delibera relativa alla circolazione dei veicoli più inquinanti, anche in relazione all'emergenza sanitaria da Covid-19: tale provvedimento riguarda il rinvio dell’entrata in vigore delle nuove limitazioni permanenti relative ai veicoli diesel Euro 4 (cioè il divieto di circolazione tutto l’anno dal lunedì al venerdì dalle 7.30 alle 19.30) a lunedì 11 gennaio 2021.
Le misure antismog di primo livello vengono attuate, nel periodo compreso tra il primo ottobre 2020 e il 31 marzo 2021, dopo 4 giorni di superamento dei limiti di Pm10 nell'aria. Ma cosa prevedono? Innanzitutto lo stop delle autovetture private diesel euro 4 (anche se con filtro antiparticolato) in orario 8.30-18.30, in aggiunta alle limitazioni permanenti invernali, dal lunedì alla domenica compresa. Per quanto riguarda i diesel da euro 0 a euro 3, lo stop è previsto in orario 7.30-19.30 dal lunedì al venerdì per tutti i veicoli, mentre il sabato e la domenica l'orario è 8.30-18.30 per le auto private e 8.30-12.30 per i veicoli commerciali.
Fermi anche i veicoli a benzina euro 0, in questo caso solo dal lunedì al venerdì in orario 7.30-19.30. Stessi orari (e stessa esclusione del weekend) per i motocicli e i ciclomotori a due tempi Euro 1, il cui blocco è però unicamente previsto nei comuni di Fascia 1 di oltre 30 mila abitanti (oltre che negli altri comuni aderenti a titolo volontario).
Le misure di primo livello prevedono anche il divieto di sosta con motore acceso per tutti i veicoli e il conseguente potenziamento dei controlli sulla circolazione dei veicoli nei centri urbani. Per il miglioramento della qualità dell'aria è anche vietato l'utilizzo dei generatori a legna per il riscaldamento domestico con classe di prestazione emissiva, quest'anno, fino a 3 stelle comprese; viene introdotto il limite a 19° per le temperature medie nelle abitazioni e negli esercizi commerciali (con tolleranza di 2°); è inoltre attivo il divieto di combustione all'aperto (residui vegetali, falò, barbecue, fuochi d'artificio) e il divieto di spandimento di liquami zootecnici. Con l'attivazione delle misure di primo livello in Lombardia scatta anche l'invito a potenziare lo smart working.
L'attivazione delle misure antismog di secondo livello in Lombardia è prevista, sempre dal primo ottobre 2020 al 31 marzo 2021, dopo 10 giorni consecutivi di superamento dei limiti. Quali sono le ulteriori limitazioni previste? Innanzitutto restano valide le misure di primo livello già in vigore; inoltre vengono poste ulteriori limitazioni ai veicoli commerciali: i diesel euro 4 non possono circolare in orario 8.30-12.30, dal lunedì alla domenica compresa; i diesel da euro 0 a euro 3 vengono equiparati alle auto private e dunque anche per loro il divieto di circolazione è in orario 7.30-19.30 dal lunedì al venerdì e 8.30-18.30 il sabato e la domenica.
In aggiunta al blocco del traffico, con le misure antismog di secondo livello sono previsti ulteriori inviti a potenziare lo smart working. E il divieto di utilizzare generatori a legna per il riscaldamento domestico viene inasprito: in questo caso non si possono utilizzare neppure quelli a 4 stelle.
La verifica per stabilire l’attivazione delle misure antismog in Lombardia viene effettuata nelle giornate di lunedì e giovedì (queste sono dunque le cosiddette giornate di controllo) sui quattro giorni antecedenti. Le misure temporanee vengono poi attivate il martedì e il venerdì, ovvero i giorni successivi a quelli di controllo.
Per quanto tempo restano in vigore le misure antismog? Il rientro da un livello di criticità - qualunque esso sia - avviene se, sulla base della verifica effettuata quotidianamente sui dati delle stazioni di riferimento, si realizza una delle due seguenti condizioni:
Fatte salve le vigenti disposizioni relative alle Zone a Traffico Limitato e alle modalità di carico-scarico, sono esclusi dal blocco del traffico veicoli elettrici leggeri da città, veicoli ibridi e multimodali, micro-veicoli elettrici ed elettroveicoli ultraleggeri; veicoli muniti di impianto, anche non esclusivo (solo per i veicoli a doppia alimentazione benzina-gas), alimentato a gas naturale o gpl, per dotazione di fabbrica o per successiva installazione; veicoli di interesse storico o collezionistico (con apposita documentazione), macchine agricole, veicoli delle Forze dell'Ordine, di pronto soccorso sanitario e del corpo nazionale dei Vigili del Fuoco; veicoli muniti del contrassegno per il trasporto di portatori di handicap (solo se esclusivamente utilizzati negli spostamenti del portatore di handicap stesso) oppure utilizzati per servizi di assistenza ai portatori di handicap (muniti di apposita autorizzazione rilasciata dal sindaco), o ancora per il trasporto di persone sottoposte a terapie indispensabili ed indifferibili per la cura di gravi malattie (in grado di esibire relativa certificazione medica); autovetture del Corpo Diplomatico o del Corpo Consolare.
Sono inoltre derogati dal fermo della circolazione veicoli con prenotazione della visita di revisione (al solo fine di recarsi alla stessa prescritta revisione), veicoli delle autoscuole utilizzati per le esercitazioni di guida e per lo svolgimento degli esami per il conseguimento delle patenti, veicoli degli operatori del commercio ambulante aderenti al progetto Move-In; e infine veicoli con a bordo almeno tre persone (car pooling).
Le misure temporanee di divieto alla circolazione per i mezzi più inquinanti vengono applicate ai comuni (nelle rispettive aree urbane) con popolazione superiore a 30 mila abitanti appartenenti alle Fasce 1 e 2. Questo l'elenco delle 38 città interessate in Lombardia: Milano, Brescia, Monza, Bergamo, Como, Busto Arsizio, Sesto San Giovanni, Varese, Cinisello Balsamo, Pavia, Cremona, Vigevano, Legnano, Gallarate, Rho, Mantova, Lecco, Cologno Monzese, Paderno Dugnano, Lissone, Lodi, Seregno, Rozzano, Desio, Cantù, Saronno, Cesano Maderno, San Giuliano Milanese, Pioltello, Bollate, Segrate, Limbiate, Corsico, Brugherio, Cernusco sul Navigoi, Abbiategrasso, San Donato Milanese e Treviglio.
A queste 38 città si possono aggiungere altri comuni: in questo caso l'adesione è volontaria e il sindaco la deve comunicare a Regione Lombardia, nonché ufficializzarla con un'ordinanza ad hoc.