Fondazione Forma chiude in via Meravigli: addio al tempio della fotografia nel cuore di Milano

Stefano Pavesi - facebook.com/FondazioneFormaperlaFotografia
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Milano, 21/12/2020.

Con la mostra La prossima immagine - attualmente chiusa per Covid-19 ma con un titolo programmatico che già racconta di progetti futuri in lavorazione - e dopo 10 anni di attività, Fondazione Forma per la Fotografia lascia via Meravigli a Milano.

Chiude dunque i battenti lo spazio Forma Meravigli, ma la Fondazione non interrompe il suo lavoro: didattica, attività formative, nuovi progetti di comunicazione, proposte espositive, incontri proseguiranno sia on line, sia in presenza. È portentoso quello che succede, scriveva il 9 marzo 2020 Mariangela Gualtieri nella poesia omonima, diventata un simbolo di questo periodo confuso e difficile: e tra i portenti di questo anno, nel bene e nel male, c’è anche la ridefinizione degli spazi di vita, di lavoro e di incontro. E anche lo spazio culturale di via Meravigli - dove Forma ha promosso incontri, presentazioni di libri, mostre fotografiche, proposto nuovi autori, confermato grandi maestri, dibattuto temi e risorse della fotografia - è stato ripensato, rivisto, riconsiderato.

Forma si prende una pausa da un luogo e un’attività concepiti per essere sempre in presenza proponendo nell’immediato futuro approfondimenti on line, sui social network e in varie piattaforme, sperimentando nuove possibilità di aggregazione senza per questo rinunciare mai alla sua presenza e alle sue varie, molteplici attività.

Talk, presentazioni, gruppi di lettura e percorsi di approfondimento continueranno come in passato. La serie Leggere la fotografia, che ha visto coinvolti in un insieme di incontri critici, fotografi, studiosi per raccontare i loro libri del cuore, quelli che li hanno maggiormente formati, è diventato già un libro pubblicato da Contrasto, il primo di una serie: Nuove visioni, con sei approfondimenti di Giovanni Chiaramonte, Claudio Marra, Federica Muzzarelli, Daniela Persico, Ferdinando Scianna e Michele Smargiassi sui grandi titoli della fotografia. Leggere la fotografia tornerà nel 2021 con nuovi appuntamenti sui canali social della Fondazione Forma. Nel mese di gennaio 2021 è prevista inoltre la partenza di una nuova serie di incontri dedicata all’autobiografia per immagini: in un intreccio di dialogo tra Simona Ghizzoni (ideatrice della rassegna) e le sue colleghe fotografe, in cui temi dedicati all’identità e alla rappresentazione affiorano con una nuova, forte evidenza. Quella del nostro tempo.

L’attività didattica riprende con corsi, workshop e incontri e, mentre la valorizzazione degli archivi della fotografia (dai fondi Berengo Gardin e Branzi) riparte con nuovi impulsi e nuove prospettive, il lavoro intorno alle grandi mostre fotografiche continua con l’elaborazione di contenuti didattici e di comunicazione per mostre come Prima, donna: Margaret Bourke-White fotografa al Palazzo Reale di Milano (in attesa della riapertura, poi vistabile fino alla primavera 2021) o Radici di Josef Koudelka, da gennaio 2021 al Museo dell’Ara Pacis di Roma, e Amazzonia di Sebastião Salgado, da giugno 2021 al Museo Maxxi di Roma. Tra i molti progetti su cui Forma rinnova il suo impegno, c’è il lavoro per la realizzazione della Biblioteca dell’immagine: un’ampia selezione di libri dedicati esclusivamente alla fotografia e che coinvolge anche un lavoro di mappatura fotografica e riconoscimento del patrimonio fotografico della città di Milano.

Fondazione Forma per la Fotografia si era stabilita a Forma Meravigli, in via Meravigli 5 a Milano, alla fine del 2014. In 6 anni di attività solo in questa sede sono stati realizzati 22 grandi progetti espositivi, 35 corsi, 70 eventi con un totale di circa 100 mila visitatori. Tra le mostre, Gli Americani di Robert Frank, il debutto italiano di Vivian Maier: una fotografa ritrovataPunto d’ombra di Teju ColeIstanti di luoghi di Ferdinando Scianna e molti altri. 

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