Milano, 31/03/2021.
È delineato il futuro urbanistico dello Scalo di Porta Romana a Milano, che tra qualche tempo diventerà Parco Romana rappresentando un nuovo modello di integrazione tra natura e città. Firmato dal team Outcomist, Diller Scofidio + Renfro, Plp Architecture, Carlo Ratti Associati, con Gross. Max., Nigel Dunnett Studio, Arup, Portland Design, Systematica, Studio Zoppini, Aecom, Land e Artelia, che si è aggiudicato concorso internazionale predisposto secondo le linee guida del Comune di Milano e bandito dal fondo di investimento immobiliare Porta Romana, il progetto da un lato rigenera uno scalo ferroviario, dall’altro lo sviluppo riunisce residenti, atleti e visitatori in una comunità con una sua specifica identità collegata, attraverso il network di trasporti pubblici, al territorio circostante.
Residenze e spazi lavorativi vivranno in simbiosi con il paesaggio naturale e le attività all'aperto; la pianificazione integrata del quartiere incentiverà gli spostamenti pedonali, creando un‘area car free per la mobilità dolce; il mix di spazi pubblici e di percorsi accessibili ospiterà servizi essenziali e commercio di prossimità come parti integranti e vive del progetto.
Parco Romana è il cuore naturale del progetto, un prato naturale privo di barriere architettoniche che renderà fruibile l’ex sito ferroviario all'interno del tessuto urbano circostante creando un nuovo bene pubblico ricco di biodiversità. Una connessione da est a ovest che potrebbe ispirare ulteriori interventi di mitigazione della ferrovia, inclusa una potenziale highline milanese sopra il fascio dei binari per ricreare permeabilità perseguendo l’ambizioso obiettivo di consentire ai residenti e ai visitatori di attraversare l'intera lunghezza dello Scalo, trasformando la caratteristica più ostruttiva dell'ex area industriale in un connettore tra spazi pubblici e privati.
Gli isolati urbani tracceranno i bordi delle strade circostanti; i loro perimetri alberati, i piani terra con servizi di vicinato per le comunità, si estenderanno nelle aree a nord e a sud del sito, creando un polo attrattivo anche per i quartieri adiacenti; al centro, delle architetture residenziali, cortili che richiamano la tradizione milanese, creeranno aree semi-pubbliche all'interno delle quali socializzare, lavorare e rilassarsi. E il nuovo Distretto Lodi sarà caratterizzato da una piazza pubblica a più livelli facente da ponte sui binari attivi per collegare al grande parco Piazza Lodi, la Stazione della Circle Line e gli edifici a uso ufficio previsti nel settore orientale dello scalo.
All’estremo opposto, nel quadrante sud ovest, il progetto è dedicato alle Olimpiadi Invernali di Milano Cortina 2026. Gli spazi per il Villaggio Atleti saranno quanto più possibile semplici e regolari, per consentire la massima funzionalità e la loro conversione in componente residenziale che ne raccolga la legacy al termine delle competizioni (la scelta di posizionare in questo quadrante il villaggio olimpico è determinata dalla sua funzione temporanea e dalla destinazione residenziale futura che consentirà di mantenere un equilibrio generale del quartiere).
L’impegno per la sostenibilità del masterplan definisce e misura gli obiettivi ambientali ed ecologici con indicatori di prestazione che guidano il processo di progettazione e di costruzione. Oltre a soddisfare e integrare ogni requisito dell'Accordo di Programma per lo Scalo Porta Romana, gli obiettivi Ambiente ed Ecologia si allineano ai protocolli dell'Accordo di Parigi, del Green Deal europeo e del Piano nazionale di recupero e resilienza definito a livello di Sdg delle Nazioni Unite. In particolare lo sviluppo dello scalo si concentra su:
Il masterplan vincitore - che ha avuto la meglio sui progetti di Big- Bjarke Ingels Group, Cobe A/S, John McAslan + Partners, Skidmore, Owings & Merrill (Europe) Llp-Som e Studio Paola Viganò - è un documento orientativo e non vincolante. I progettisti avvieranno immediatamente l’elaborazione della versione finale che i promotori si sono impegnati, nei confronti delle istituzioni, a presentare entro maggio 2021 con un percorso a tappe serrate per il rispetto dei tempi limitati derivanti dalle scadenze per la realizzazione del Villaggio Olimpico, che dovrà essere pronto per il luglio 2025. Il masterplan preliminare è consultabile sul sito Scalo Porta Romana, dove sono anche presenti il calendario degli appuntamenti del percorso partecipativo (tra i principali è da citare lo Scalo di Porta Romana Day, un doppio incontro pubblico aperto alla città in programma il 6 aprile 2021 dalle 18.00 alle 21.00), un questionario sul masterplan (on line dal 7 aprile) e un indirizzo email dedicato a cui inviare commenti e suggerimenti.
Il concorso per il futuro urbanistico dello Scalo di Porta Romana è inserito nell’Accordo di Programma sottoscritto nel 2017 di cui sono parte il Comune di Milano, la Regione Lombardia, il Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane (con Rete Ferroviaria Italiana e Fs Sistemi Urbani) per la riqualificazione dei sette scali ferroviari dismessi di Milano (Farini, Porta Romana, Porta Genova, Greco-Breda, Lambrate, Rogoredo, San Cristoforo), che complessivamente coprono una superficie di 1 milione e 250 mila mq, di cui circa 200 mila rimarranno a uso ferroviario. Si tratta del più grande piano di rigenerazione urbana che interesserà Milano nei prossimi 20 anni, uno dei più grandi progetti di ricucitura e valorizzazione del territorio in Italia e in Europa. Per lo Scalo di Porta Romana sono previste aree edificabili per 164.000 mq di superficie lorda, mentre il 50% della superficie dello scalo sarà dedicato ad aree a verde e spazi pubblici.
Coima Sgr, Covivio e Prada Holding si sono aggiudicate, tramite la partecipazione al bando di gara lanciato dal Gruppo Fs Italiane a gennaio 2020, lo Scalo di Porta Romana (area che si estende per una superficie di circa 190.000 mq, oltre alla residua porzione di 26.000 mq delle Ferrovie) per 180 milioni di euro. Lo sviluppo prevede un grande parco, che si estenderà per circa 100 mila mq, attorno al quale sorgeranno residenze, uffici, social housing, student housing e servizi, interconnessi a tutta l’area metropolitana tramite le stazioni della ferrovia e della metropolitana. All’interno dello Scalo verrà realizzato il Villaggio Olimpico dei Giochi Invernali 2026 che al termine delle competizioni sarà trasformato in student housing con circa 1000 posti letto da parte di Coima, che svilupperà anche la componente residenziale libera e agevolata; Covivio svilupperà funzioni a uso ufficio e servizi, mentre Prada Holding, interessata soprattutto alla qualità del parco, realizzerà un edificio a uso laboratorio e uffici per estendere le sue attività già presenti nell’area.