Attenzione: la mostra è prorogata al 22 agosto 2021!
Milano, 26/04/2021.
Presentata il primo marzo e immediatamente costretta alla chiusura a causa delle restrizioni per il contenimento della pandemia, a partire dal 27 aprile 2021 è finalmente possibile poter ammirare le oltre 130 opere protagoniste della mostra Le Signore dell’Arte: storie di donne tra ‘500 e ‘600 a Palazzo Reale di Milano. La mostra, visitabile nel rispetto delle normative anti Covid-19 vigenti in Lombardia, resta aperta fino al 25 luglio 2021.
La mostra Le Signore dell'Arte è dedicata alle più grandi artiste vissute tra ‘500 e ‘600: 34 artiste riscoperte attraverso le loro opere a testimonianza di un’intensa vitalità creativa tutta al femminile, in un singolare racconto di appassionanti storie di donne già moderne: da Artemisia Gentileschi a Sofonisba Anguissola, da Lavinia Fontana a Elisabetta Sirani, da Fede Galizia a Giovanna Garzoni e non solo. Tra questi grandi nomi più conosciuti dal grande pubblico anche nuove scoperte, come la nobile romana Claudia del Bufalo, che entra a far parte di questa storia dell’arte al femminile; ma anche opere esposte per la prima volta come la Pala della Madonna dell’Itria di Sofonisba Anguissola, realizzata in Sicilia, a Paternò, nel 1578 e mai uscita prima d’ora dall’isola; così come lascia per la prima volta Palermo la pala di Rosalia Novelli Madonna Immacolata e San Francesco Borgia, unica opera certa dell’artista, del 1663, della Chiesa del Gesù di Casa Professa; o la tela Matrimonio mistico di Santa Caterina di Lucrezia Quistelli del 1576, della parrocchiale di Silvano Pietra presso Pavia.
Curata da Anna Maria Bava, Gioia Mori e Alain Tapié, la mostra è promossa dal Comune di Milano- Cultura e realizzata da Palazzo Reale e Arthemisia, con il sostegno di Fondazione Bracco, e aderisce al palinsesto I talenti delle donne, promosso dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Milano e dedicato all’universo femminile; il catalogo della mostra è edito da Skira. Figlie, mogli, sorelle di pittori, o a volte donne di religione: la mostra Le Signore dell’Arte presenta non solo la grandiosa abilità compositiva di queste pittrici, ma - attraverso il racconto delle loro storie personali - guarda al ruolo da loro rivestito nella società del tempo, al successo raggiunto da alcune di esse presso le grandi corti internazionali, alla loro capacità di sapersi relazionare, distinguere e affermare trasformandosi in vere e proprie imprenditrici, e di sapersi confrontare con i loro ideali e diversi stili di vita.
Tra le eroine in mostra a Palazzo Reale domina per celebrità la figura di Artemisia Gentileschi: figlia di Orazio, icona di consapevolezza e rivolta, artista e imprenditrice, la sua arte rivaleggia con quella degli stessi pittori uomini dell’epoca e il suo successo la porta allo scarto dalla sua categoria sociale; un esempio di lotta contro l'autorità e il potere artistico paterno, contro il confinamento riservato alle donne. Di Sofonisba Anguissola - cremonese che visse oltre dieci anni alla corte di Filippo II a Madrid, per poi spostarsi in Sicilia quando sposò il nobile Fabrizio Moncada, a Genova dopo il secondo matrimonio con Orazio Lomellini, e di nuovo in Sicilia, dove fu visitata da Antoon van Dyck nel 1624 - sono esposti capolavori come la Partita a scacchi (del 1555 e proveniente dal Muzeum Narodowe di Poznan, Polonia), la già citata Pala della Madonna dell’Itria (1578), che è stata oggetto di un importante restauro realizzato grazie alla collaborazione con il Museo civico Ala Ponzone di Cremona.
E ancora la bolognese Lavinia Fontana - figlia del pittore manierista Prospero Fontana -, che a 25 anni sposò il pittore imolese Giovan Paolo Zappi alla sola condizione di poter continuare a dipingere, facendo così del marito il proprio assistente - in mostra con 14 opere, tra cui l’Autoritratto nello studio (1579) degli Uffizi, la Consacrazione alla Vergine (1599) del Musée des Beaux-Arts di Marsiglia, e alcuni dipinti di soggetto mitologico di rara sensualità. E poi l'altra pittrice bolognese Elisabetta Sirani, in mostra con potenti tele in cui sono raffigurati il coraggio femminile e la ribellione di fronte alla violenza maschile, come in Porzia che si ferisce alla coscia (1664) e in Timoclea uccide il capitano di Alessandro Magno (1659) del Museo di Capodimonte di Napoli; Ginevra Cantofoli, con Giovane donna in vesti orientali (seconda metà del XVII); Fede Galizia con l’iconica Giuditta con la testa di Oloferne (1596); Giovanna Garzoni, altra modernissima donna che visse tra Venezia, Napoli, Parigi e Roma, in mostra con rare e preziose pergamene.
La mostra Le Signore dell’Arte: storie di donne tra ‘500 e ‘600 a Palazzo Reale di Milano è aperta al pubblico dal 27 aprile al 25 luglio 2021 con ingressi contingentati e nel rispetto delle normative anti Covid-19 vigenti in Lombardia. Questi gli orari di apertura: dal martedì alla domenica, dalle 10.00 alle 19.30, con ultimo ingresso sempre un’ora prima della chiusura | lunedì chiuso. Dal martedì al venerdì la prenotazione è consigliata ma non obbligatoria; sabato, domenica e festivi la prenotazione è obbligatoria e non può essere effettuata lo stesso giorno della visita.
I biglietti per visitare Le Signore dell'Arte sono in vendita ai seguenti prezzi, audioguida inclusa: intero 14 euro (open 16 euro); ridotto 12 euro (per bambini e ragazzi dai 6 ai 26 anni, over 65, disabili, soci Fai e Touring Club, gruppi di massimo 15 persone); ridotto 10 euro (abbonamento Musei Lombardia e partecipanti ai virtual tour di Arthemisa nelle settimane precedenti l'inaugurazione); biglietto famiglia con 2 adulti + bambini tra i 6 e i 14 anni (10 euro adulti, 6 euro abmbini); l'ingresso è sempre gratuito per i bambini di età inferiore ai 6 anni e gli accompagnatori dei disabili. Per ulteriori informazioni, aggiornamenti e prenotazioni telefonare al numero 02 892992.