Milano, 14/07/2021.
Maurizio Cattelan, l’artista padovano irriverente ed eclettico, torna a stupire il pubblico dopo un’assenza durata ben dieci anni da Milano e lo fa come sempre rimanendo dietro le quinte, lasciando parlare le sue opere.
La mostra Breath Ghosts Blind, visitabile dal 15 luglio 2021 al 20 febbraio 2022 al Pirelli HangarBicocca (orari: 10.30-20.30, dal giovedì alla domenica; ingresso gratuito e prenotazione obbligatoria, per info 02 66111573) è un percorso espositivo che si sviluppa in tre atti proprio come in una pièce teatrale. La mostra è a cura di Roberta Tenconi e Vincente Todoli.
Tre opere collocate in tre spazi differenti, ognuna a voler incarnare il ciclo dell’esistenza, ossia creazione, vita e morte, un progetto che vuole essere un richiamo alle tematiche esistenziali umane, alla precarietà della vita e alla forza dei sentimenti. Le opere di Maurizio Cattelan diventano così un potente strumento comunicativo per il pubblico attraverso il quale l’artista vuole offrire importanti spunti di riflessione. Nelle rappresentazioni esposte si mescolano le diverse emozioni che vengono esperite nella vita di ogni individuo, come il dolore, l’amore e la paura della morte. La mostra è un percorso visivo in cui gli avvenimenti brutali e gioiosi del mondo sensibile divengono simboli di un mondo metafisico, azioni che si tramutano in pensiero, arte che diviene parola attraverso il linguaggio dell’immagine.
Il viaggio ha inizio nella Piazza con Breath, una scultura che lascia senza fiato. L’opera, realizzata in marmo di Carrara, raffigura un uomo a terra in posizione fetale con al suo fianco un cane. Breath, il respiro, è il soffio vitale da cui la vita ha inizio e che accumuna ogni essere vivente; da qui l’esigenza dell’artista di accostare la figura umana a quella animale in un dialogo silenzioso.
Il secondo atto si apre all’interno delle Navate, dove ad accogliere i visitatori c’è l’installazione Ghosts, composta da dozzine di piccioni in tassidermia appollaiati sull’ex edificio industriale. Il lavoro è una nuova versione dell’opera presentata per la prima volta alla 47° edizione della biennale di Venezia con il nome Tourists. L’opera, immersa in un’atmosfera oscura ed estraniante, è di una sublime potenza visiva.
La mostra si conclude con il terzo atto; dopo aver percorso le lunghe Navate, giunti all’interno del Cubo, è possibile ammirare l’opera Blind, realizzata in resina nera e composta da un monolite e dalla sagoma di un imponente aereo. L’opera rievoca e incarna il tragico attentato del 2001 alle Torri Gemelle. Maurizio Cattelan ha voluto trasformare un momento di dolore in uno spazio di incontro e partecipazione emotiva, l’opera diviene così il mezzo con cui lo spettatore ha la possibilità di vivere un’emozionante esperienza, un momento catartico di profonda riflessione sul concetto di violenza e morte.
Di Giorgia Petani