Milano, 21/07/2021.
Dal 2 settembre 2021 al 13 febbraio 2022 presso il Mudec - Museo delle Culture di Milano è allestita la mostra Disney: l’arte di raccontare storie senza tempo, promossa dal Comune di Milano / Cultura e prodotta da 24 Ore Cultura - Gruppo 24 Ore, a cura della Walt Disney Animation Research Library, con la collaborazione di Federico Fiecconi, storico e critico del fumetto e del cinema di animazione. La mostra, inizialmente programmata per il 2020, è stata posticipata in seguito all'emergenza Coronavirus.
C’era una volta Walt Disney, un pioniere nell’arte dell’animazione. Il suo innovativo approccio creativo allo storytelling ha creato alcuni dei film più belli e famosi del XX secolo, tra cui Biancaneve e i Sette Nani, Pinocchio e Fantasia. La mostra presenta preziose opere originali provenienti dagli archivi Disney di questi immortali lungometraggi e di altri celebri film dei Walt Disney Animation Studios, tra cui Hercules, e La Sirenetta, fino al più recente film d'animazione Frozen 2, creato da una nuova generazione di artisti e cineasti tuttora profondamente ispirati all'eredità di Walt Disney.
La mostra racconta al visitatore i capolavori di Walt Disney riconducendo le storie - che tutti sono abituati a conoscere nella versione disneyana - alle antiche matrici di tradizione epica: sono i miti, le leggende medievali e il folklore, le favole e le fiabe che costituiscono da secoli il patrimonio archetipico narrativo delle diverse culture del mondo, un vero e proprio melting pot tra i diversi continenti. Queste sono anche le sezioni tematiche della mostra, in cui trovano collocazione le storie più famose da cui sono stati tratti i film Disney e vengono presentate in chiave narrativa attraverso l’esposizione dei bozzetti preparatori di ricerca creativa, incentrati sull’esplorazione di personaggi, ambientazioni e trame narrative.
Il grande sforzo innovativo degli artisti di Disney fu infatti - e lo è tutt’oggi - quello di portare queste storie al cinema utilizzando diversi strumenti artistici, dal disegno a mano - elemento fondativo del lavoro negli Studios - all’animazione digitale, per captare l’essenza delle favole antiche e rivitalizzarle, attualizzandone il valore universale. L’animazione infatti è un medium artistico che permette di rappresentare le diverse narrazioni con immediatezza. Sin dall’inizio, Walt Disney e la sua équipe lavorarono su queste tematiche, dando aspetti e sentimenti umani agli animali e agli oggetti delle favole, alle fate e ai nani delle fiabe, con una tale naturalezza e verosimiglianza che rapidamente raggiunsero un successo planetario.
Con uno studio dettagliato dei comportamenti umani e animali, gli artisti della Disney hanno creato negli anni dei personaggi universalmente noti come Topolino e Paperino. Miti e leggende di dei ed eroi, favole di animali, racconti di cavalieri, streghe, maghi e principesse assumono le fattezze dei cartoni animati: da Robin Hood a La spada nella roccia, da Hercules a Pinocchio, da Biancaneve e i Sette Nani alla Bella Addormentata nel Bosco, da Cenerentola alla Sirenetta, fino ad arrivare al più recente Frozen 2.
Mentre il valore simbolico delle storie nei decenni è rimasto intatto, sono le tecniche di produzione a essersi evolute. Questa è la seconda chiave di lettura del percorso della mostra, che racconta al pubblico come nasce un capolavoro di animazione, il dietro le quinte di alcuni dei più grandi film d’animazione di tutti i tempi firmati Disney, entrando nel vivo dello studio e del processo artistico. Ci vogliono infatti mesi e anni di lavoro di un’intera équipe coordinata da un regista per produrre un film d’animazione: un processo creativo lento, continuativo e meticoloso, che da un’idea iniziale costruisce un intero film attraverso migliaia di immagini, che via via prendono vita.
In mostra il visitatore può ripercorrere l’elaborazione dell’intero processo creativo dietro le quinte di un racconto Disney. Si inizia da un’idea, un concept di storia e si sviluppa un plot narrativo. Si creano quindi i personaggi. Ogni singolo personaggio che anima la storia viene visualizzato dai creativi Disney e, ancor prima che abbia il volto e le fattezze che siamo abituati a riconoscere nel film, se ne immaginano gli occhi, i capelli, gli abiti e le movenze più iconiche, ottenendo così fogli e fogli di bozzetti preparatori e maquette tridimensionali in cui lentamente il personaggio prende vita.
Il lavoro del team viene supervisionato da un direttore artistico. Con lo stesso procedimento creativo e sotto la sua guida si definiscono le ambientazioni. Svariate le tecniche artistiche utilizzate (che prevedono disegno a grafite, matite colorate e pastelli, carboncini, acquerelli, tempere, acrilici, collages): la computer grafica, che oggi assiste nello studio e nella realizzazione delle scene di un film, è solo l’evoluzione di quelle tecniche tradizionali, e riguarda soprattutto i successivi processi di animazione e colorazione, oggi realizzati mediante processi digitali. Trasformando centinaia di migliaia di immagini una dopo l’altra in fotogrammi, si crea il film. La musica, spesso affidata a grandi compositori, accompagna e completa le sequenze e i personaggi.
La terza chiave di lettura della mostra consente una interpretazione personale e sperimentale della grande e creativa arte dello storytelling. Il visitatore viene incoraggiato a diventare egli stesso un narratore e può percorrere le sale della mostra non solo come spettatore passivo di contenuti, ma come attore protagonista degli stessi. L’obiettivo è infatti quello di costruire il proprio racconto, che si compone in un piccolo libretto da portare con sé a casa. Attraverso postazioni interattive e un allestimento che evoca gli scenari dei grandi capolavori dell’animazione Disney, è lo stesso percorso di visita a fornire i ferri del mestiere di ogni grande storyteller. Sala dopo sala ognuno può sperimentare gli elementi strutturali fondamentali per dare vita a qualsiasi narrazione - ambientazione, personaggi, plot narrativo - fino a provare l’emozione di immedesimarsi nel lavoro di un artista dell’animazione attraverso le stesse tecniche dei Disney Studios.
La mostra è visitabile, nel rispetto delle normative anti Covid-19 vigenti, nei seguenti orari di apertura: lunedì 14.30-19.30; martedì, mercoledì, venerdì e domenica 9.00-19.30; giovedì e sabato 9.30-22.30 (ultimo ingresso un'ora prima dell'orario di chiusura). I biglietti sono in vendita ai seguenti prezzi: intero 15 euro dal lunedì al venerdì e 17 euro il sabato, la domenica e i festivi; ridotto 13 euro (per ragazzi dai 14 ai 26 anni, over 65 e disabili); ridotto speciale 9 euro il martedì per gli studenti universitari (esclusi festivi); ridotto bambini 7 euro dai 3 ai 5 anni e 10 euro dai 6 ai 13 anni; ingresso gratuito per bambini di età inferiore ai 3 anni. Disponibili anche biglietti per famiglie e per gruppi. Per ulteriori informazioni contattare il Mudec al numero 02 54917.