Milano, 01/12/2021.
Torna anche quest’anno a Palazzo Marino l’appuntamento natalizio con l’arte. Dal 2 dicembre 2021 al 16 gennaio 2022, la mostra Il Rinascimento di Bergamo e Brescia sarà aperta con ingresso gratuito e visite guidate a tutti i cittadini milanesi e ai turisti.
Durante tutte le festività natalizie, all’interno della Sala Alessi di Palazzo Marino il pubblico ha l’occasione di ammirare quattro capolavori di Lorenzo Lotto, Alessandro Bonvicino detto il Moretto, Giovan Girolamo Savoldo e Giovan Battista Moroni. Riunite insieme per la prima volta, le opere raccontano l’importanza del Rinascimento di Brescia e Bergamo, e di come in queste due città si affermò una scuola pittorica orientata in senso realistico. Questi grandi maestri hanno saputo raccontare, attraverso la propria pittura, un mondo reale, autentico, fatto di gesti ed emozioni e sono stati capaci di esprimere le vicende di vita quotidiana restituendo loro un’identità non più idealizzata. L’avanguardia di questi artisti, infatti, vive anche nel coraggio di fornire all’iconografia religiosa una dimensione umana e familiare.
Bergamo e Brescia furono le città in cui a partire dai primi decenni del ‘500 numerosi artisti, locali e non, si stabilirono per dipingere. Caravaggio, il maestro delle luci e delle ombre, iniziò proprio in questi territori la sua lunga carriera. Egli fu notevolmente influenzato da quella nascente declinazione di Rinascimento, che a Bergamo e Brescia voleva aprire una nuova strada all’arte. La via che scelgono i quattro maestri è quella del naturalismo. Uno stile in grado di descrivere il mondo e la vita senza filtri e costrutti. Lotto, Moretto, Savoldo e Moroni, ispirati dall’illuminismo, sono stati gli inventori di un nuovo linguaggio pittorico e la mostra sottolinea l’innovazione e la profondità di queste opere così importanti. Opere che racchiudono al loro interno una concretezza mai esistita prima.
Il dipinto Nozze Mistiche di Santa Caterina d’Alessandria e Niccolò Bonghi di Lorenzo Lotto è stato dato in prestito a Palazzo Marino dall’Accademia Carrara di Bergamo. L’opera del 1523 fu commissionata dal mercante Nicolò Bonghi, proprietario anche della casa in cui Lotto viveva. Il pittore dipinse il quadro in cambio del pagamento dell’affitto di un anno. I colori di questo capolavoro sono vivaci e accesi. I vestiti di Maria e Caterina sono sfarzosi e i loro volti emanano una tenerezza infinita. Le mani sapientemente intrecciate al centro attirano immediatamente l’attenzione dello spettatore: la figura dell’angelo intento a infilare l’anello a Caterina, rendendola così simbolicamente sua sposa, è davvero potente. È importante ricordare che i toni sgargianti e i colori splendenti di questo dipinto fino a quel momento erano sconosciuti alla pittura del luogo.
San Nicola di Bari presenta gli allievi di Galeazzo Rovellio alla Madonna in trono con il Bambino del Moretto è una delle due opere provenienti dalla Pinacoteca Tosio Martinengo di Brescia. Dipinta nel 1539 per la chiesa di Santa Maria dei Miracoli di Brescia, l’opera è un classico esempio di pittura realistica dove i dettagli della realtà sono riportati in maniera chiara e precisa. Gli abiti dei bambini sono stati meticolosamente raffigurati, facendo percepire allo spettatore ogni particolarità sartoriale.
L’altra opera proveniente dalla Pinacoteca Tosio Martinengo è l’Adorazione dei Pastori di Savoldo, realizzata nel 1540. Il dipinto appartiene all’ultima fase di Savoldo, fase in cui è ben visibile la propensione realistica dell’artista. Giuseppe e Maria in uno sfondo chiaroscuro vengono dipinti senza aureola; un forte segnale di innovazione e di cambiamento dell’arte rinascimentale italiana.
L’ultima opera esposta a Palazzo Marino è la Madonna col Bambino e i Santi Caterina d’Alessandria, Francesco e l’offerente di Giovan Battista Moroni. Il dipinto preso in prestito dalla Pinacoteca di Brera raffigura un episodio sacro, dove lo sguardo di San Francesco appare severo ed austero. L’atmosfera cupa e grigia fa sì che l’attenzione dell’osservatore venga posta al centro dell’opera. La figura del Gesù Bambino con in mano una rosa diventa, quindi, la protagonista di tutto il quadro.
Curata da Francesco Frangi e Simone Facchinetti, con il contributo del comitato scientifico composto da Domenico Piraina, Claudio Salsi, James Bradburne, Roberta D’Adda, Stefano Karadjov, Maria Cristina Passoni e Maria Cristina Rodeschini, la mostra di Natale 2021 a Palazzo Marino è aperta tutti i giorni a ingresso gratuito dal 2 dicembre al 16 gennaio in orario 9.30-20.00 (ultimo ingresso alle ore 19.30). Aperture e chiusure straordinarie: 7 dicembre, 9.30-12.00; 24 e 31 dicembre, 9.30-18.00; 8, 25, 26 dicembre, 1 e 6 gennaio 9.30-20.00 (ultimo ingresso sempre 30 minuti prima dell'orario di chiusura).
La mostra si svolge nel rispetto delle normative anti Covid-19 vigenti, con obbligo di Green Pass e mascherina; le prenotazioni sono possibili solo per le scuole. Ulteriori informazioni via email.
Di Giorgia Petani