Milano, 13/04/2022.
Slitta di due mesi la XXIII Esposizione Internazionale della Triennale di Milano Unknown Unknowns: an Introduction to Mysteries: non più dal 20 maggio al 20 novembre 2022, come inizialmente previsto, ma dal 15 luglio all'11 dicembre 2022. Le nuove date sono state decise in accordo con il Bureau International des Expositions (Bie) e il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale per garantire alla manifestazione la più ampia partecipazione internazionale.
In occasione del grande evento in programma alla Triennale di Milano saranno oltre 40 i paesi presenti con progetti e opere provenienti da diversi ambiti disciplinari che si interrogano su quello che non sappiamo di non sapere: una partecipazione diversificata in termini di temi, prospettive, contesti e provenienze che darà vita a una costellazione di mostre, installazioni e progetti speciali in un percorso che attraverserà tutti gli spazi della Triennale.
«L'Esposizione Internazionale 2022 della Triennale di Milano si svolge in un momento storico il cui futuro non è mai stato più imprevedibile», commenta Dimitri S. Kerkentzes, segretario generale del Bie: «sarà uno straordinario forum che supera i confini, alla ricerca di misteri inediti, nuove prospettive e risposte impensabili. Attraverso un tema che apre nuovi orizzonti su quello che va oltre i limiti dei nostri sensi e della nostra conoscenza, questa edizione dell’Esposizione Internazionale riunirà paesi di tutto il mondo in uno sforzo congiunto per riflettere sull'ignoto».
«La scelta di spostare l’apertura dell’Esposizione a luglio ci ha permesso di ampliare il numero di paesi partecipanti e di garantire una maggiore presenza dei visitatori stranieri», aggiunge Stefano Boeri, che il 5 aprile è stato riconfermato presidente della Triennale: «iIn un momento drammatico come quello che stiamo vivendo, crediamo che sia più importante che mai preservare e valorizzare le occasioni di dialogo tra paesi, culture, popoli diversi. Ed è esattamente questo l’intento della XXIII Esposizione Internazionale: aprire uno spazio di discussione in cui curatori, artisti, designer, architetti, scienziati, scuole e collettivi provenienti da tutto il mondo possano incontrarsi e discutere liberamente su come estendere i confini della nostra conoscenza e ridurre le zone d’ombra che ancora avvolgono il nostro pianeta».
In linea con la tradizione delle Esposizioni Internazionali, l'edizione 2022 includerà la mostra tematica - curata da Ersilia Vaudo, astrofisica e chief diversity officer all’Agenzia Spaziale Europea- e una sezione dedicata alle partecipazioni internazionali, sollecitate sotto l’egida del Bureau International des Expositions attraverso canali governativi. Francis Kéré - premiato con il Pritzker Architecture Prize 2022, il più importante premio internazionale per l’architettura - curerà gli allestimenti negli spazi comuni della Triennale e l’installazione Yesterday‘s Tomorrow, che riunisce le voci del continente africano e della sua diaspora.
Oltre alla mostra tematica, la XXIII Esposizione Internazionale della Triennale di Milano ospiterà anche altre due grandi mostre (una progettata insieme a Fondation Cartier pour l’Art Contemporain e l’altra curata da Marco Sammicheli, direttore del Museo del Design Italiano della Triennale di Milano) e una serie di installazioni e progetti speciali che vedranno coinvolti gli storici dell’arte Giovanni Agosti e Jacopo Stoppa, il musicista e scrittore Francesco Bianconi, il filosofo Emanuele Coccia (che curerà il catalogo in due volumi dell’Esposizione e la video installazione che accoglierà il pubblico introducendo i temi delle mostre), Romeo Castellucci, artista e Grand Invité della Triennale 2021-2024, Ingrid Paoletti, docente del Politecnico di Milano, per finire con un’opera cinematografica di Andrea Branzi, maestro dell’architettura e del design. A queste figure la Triennale ha commissionato dei progetti che saranno parte integrante della manifestazione.
La struttura corale dell'Esposizione Internazionale si sviluppa inoltre grazie al supporto dell’Advisory Board composto da: Hervé Chandès, direttore generale artistico della Fondation Cartier pour l’Art Contemporain; Emanuele Coccia, filosofo e professore all’École des Hautes Études en Sciences Sociales; Joseph Grima, curatore, architetto e autore; Sarah Ichioka, urbanista, curatrice e autrice; Mariana Siracusa, designer e ricercatrice; e Weng Ling, curatrice e fondatrice di Arts Innovation.