Milano, 14/02/2023.
1973-2023: il Teatro dell’Elfo compie 50 anni e festeggia con un un palinsesto intreccia spettacoli, podcast, libri, mostre e una ventiquattr’ore di poesia, ma il suo cuore pulsante - Ricordare il futuro - è un progetto ideato con la Fondazione Milano per guardare avanti e investire sui giovani artisti.
I 50 anni della compagnia milanese hanno qualcosa di speciale: il collettivo di artisti che fondarono il gruppo è ancora attivo e alla guida del teatro. Ha saputo costruire nel tempo un grande teatro d’ensemble, di attori, di regia e drammaturgia, che trasmette il sapere tra generazioni: in Italia è un unicum nel suo genere per continuità di sperimentazione scenica e innovazione gestionale.
«Cinquant’anni sono passati dalla fondazione dell’Elfo, da quando nel marzo 1973 abbiamo portato in scena il nostro primo spettacolo, Zumbì, ballata di vita e di morte della gente di Palmares». dicono Elio De Capitani e Ferdinando Bruni, direttori artistici del teatro. «Questa ricorrenza inevitabilmente ci porta a fare bilanci, a considerare prospettive, ad aprire lo sguardo su un lungo percorso di conquiste progressive, di momenti esaltanti e di fatiche inevitabili, di paziente gestione quotidiana e di grandi slanci creativi, di scoperte e di incontri. Lo scantinato in zona Sempione dove abbiamo mosso i primi passi (provando quello spettacolo) e la nostra bella sede di corso Buenos Aires sono separati da una voragine di anni e anni di lavoro: un grande patrimonio è stato senza dubbio accumulato e ora è importante fare in modo che non venga disperso, che diventi un lascito per chi verrà dopo di noi, una base solida per immaginare il futuro del teatro. Riguardando quei nostri primi passi è nata l’idea di questo progetto a favore di giovani attori, registi, drammaturghi, musicisti, videomaker e traduttori, di chi oggi si trova in una condizione simile alla nostra di allora, in un mondo profondamente cambiato che non sembra avere creato le condizioni per un naturale e costante ricambio generazionale».
Il gruppo dei fondatori dell’Elfo si è incontrato nel 1973 in quella che allora era la Scuola del Piccolo Teatro (alcuni di loro sono arrivati anche da altre esperienze) e che oggi è la Civica Scuola di Teatro Paolo Grassi, uno dei quattro dipartimenti della Fondazione Milano, insieme alla Civica Scuola di Cinema Luchino Visconti, alla Civica Scuola di Musica Claudio Abbado e alla Civica Scuola Interpreti e Traduttori Altiero Spinelli. Immaginando il progetto Ricordare il futuro è stato dunque naturale rivolgersi a queste scuole e ai loro studenti dell’ultimo anno, in procinto di diplomarsi ed entrare nel modo professionale. A loro sono stati affidati questi stimoli e queste riflessioni e commissionate due produzioni: realizzare un’installazione interattiva sulla storia del Teatro dell’Elfo per lo spazio Atelier del Teatro Elfo Puccini (dall'1 al 6 luglio e dal 21 ottobre al 31 dicembre 2023) e allestire uno spettacolo su cinquant’anni di storia italiana, dagli anni Settanta ad oggi, per aprire la stagione 2023/2024 (21 ottobre 2023).
Tutto il 2023 ha un programma di spettacoli in stretta relazione con il progetto Ricordare il futuro. Tornano infatti in scena successi dell’Elfo che puntano i riflettori sul dialogo tra le generazioni, sul confronto tra allievi/maestri, padri/figli, ricavandone materia teatralmente emozionante: da Rosso sul rapporto tra il pittore Mark Rothko e il suo giovane assistente (dal 14 febbraio al 12 marzo 2023), al Vizio dell’arte, ancora sui rapporti fra arte e vita, sul confronto vecchiaia/giovinezza (dal 9 maggio al 2 giugno 2023). Ma è soprattutto la tragedia di Re Lear, la nuova produzione della stagione 2023/2024, che più d’ogni altra parla dei pericoli di una vecchiaia che non sa rassegnarsi a cedere il passo al fluire della vita (dal 25 ottobre al 19 novembre 2023): ottava messa in scena shakespeariana del Teatro dell’Elfo, diretta da Ferdinando Bruni e Francesco Frongia, Re Lear vedrà nel ruolo del protagonista Elio De Capitani .
I festeggiamenti di questo compleanno lungo un anno prevedono numerose altre collaborazioni creative che guardano al futuro ed esplorano altri linguaggi. Il primo appuntamento in calendario, I poeti non dormono la notte, invita i cittadini a partecipare a una 24 ore di poesia a ingresso gratuito, che vede avvicendarsi al Teatro Elfo Puccini oltre 200 tra lettori e autori (19 e 20 febbraio 2023): un’intera notte e un intero giorno alla scoperta della poesia come luogo, come direzione, come viaggio, come mare.
Il secondo appuntamento in programma è la serata Sogno o son Elfo (20 marzo 2023), ideata insieme a Ira Rubini e Gianmarco Bachi di Radio Popolare (20 marzo 2023) per rievocare con ironia e senza nostalgia le atmosfere culturali e politiche di quel 1973 che vedeva il gruppo dell’Elfo prendere forma, debuttare con il suo primo spettacolo, conquistare spazio e voce nella città: un happening sul palco della sala Shakespeare e in platea, che dà voce anche al pubblico, e lancia un’audio serie di dieci podcast che la storica emittente milanese realizzerà per raccontare il percorso dell’Elfo e i suoi innumerevoli intrecci con la storia di Milano e della radio.
In progettazione c'è anche una mostra en plain air di ritratti teatrali esposti lungo via Dante (dal 15 settembre al 15 ottobre 2023, date provvisorie): nel cuore di Milano una trentina di fotografie in grande formato di Laila Pozzo, che da oltre dieci anni fotografa tutti i protagonisti degli spettacoli dell’Elfo, vuole portare a scoprire le infinite suggestioni visive che si possono ritrovare sui palchi dell’Elfo Puccini.
Infine, per scoprire e riscoprire l’Elfo nelle parole di studiosi e osservatori, sono in corso di pubblicazione tre volumi: è appena uscita la nuova edizione di L’America di Elio De Capitani, studio di Laura Mariani a cui è stato aggiunto un capitolo sul personaggio di Ahab; è fissata invece in occasione del debutto di Re Lear la pubblicazione del volume delle traduzioni di Ferdinando Bruni degli spettacoli shakespeariani dell’Elfo; sempre in autunno è prevista infine l'uscita di un libro a più voci in collaborazione con l’Università degli Studi di Milano.