Milano, 03/07/2023.
Il tour delle botteghe storiche di Milano di mentelocale.it prosegue con la tappa numero 64, che ci porta a due passi da Stazione Centrale. In via Domenico Scarlatti 21, all'angolo con via Luigi Settembrini, ha sede la Pasticceria Rovida, un grazioso locale che offre consumazioni in loco o d'asporto, oltre al servizio catering.
A gestire questa bottega storica ci sono tre donne laboriose: mamma Grazia e le sue figlie Maria Grazia e Caterina che si occupano, rispettivamente, dell'accoglienza clienti e della produzione in laboratorio. «Una volta il laboratorio arrivava fin qui, dove ci sono le mattonelle bianche, poi negli anni è aumentata la produzione e quindi abbiamo dovuto rimpicciolirlo», dice Caterina indicando un punto sul muro alle nostre spalle, mentre mi racconta i retroscena del locale.
Da un primo sguardo alle decorazioni che raggiungono il soffito e adornano le pareti, si può notare uno spiccato stile vintage, già evidente nel bancone all'ingresso, fatto di tanti piccoli stampi a forma di colomba appertenuti alla prima proprietaria. «Tutto è cominciato con la signora Rovida, che aveva aperto nel 1958 e di cui è rimasto il nome sull'insegna: io e mia sorella venivamo qui da bambine, soprattutto per le occasioni importanti, come ad esempio nelle comunioni e nelle cresime. Poi, alla sua morte, la gestione del locale è passata prima a dei suoi cugini pasticceri, e infine ai miei genitori».
I passanti possono cominciare la giornata sorseggiando del caffé, o fare un salto per un veloce boccone prima di rientrare a lavoro: in entrambi i casi, la Pasticceria Rovida offre tutto quello che può gratificare il palato, dal dolce al salato, in nome di una cucina basata su stagionalità e semplicità. «I nostri prodotti sono realizzati con farine ricercate e lievito madre: sono adatti anche a chi ha intolleranze perché oggi siamo tutti un po' più delicati, quindi cerchiamo di offrire alcuni cibi senza glutine e senza burro. Tra i piatti dolci più amati, ci sono le torte di frolla, soprattutto quelle al lampone, mentre per il salato dipende dal periodo: nel periodo estivo il piatto forte è il vitello tonnato, ma ai clienti piace molto il pollo al curry, nonostante qui sia pieno di ristoranti indiani».
Fortunatamente, durante la quarentena del marzo 2020, la Pasticceria Rovida è rimasta aperta. «Siamo state pronte nel reagire, chiudendo solo per una settimana: era attivo il servizio di consegna a domicilio, che, grazie alla presenza dello shop online, ha permesso alla gente di quartiere di continuare a frequentarci». Ancora oggi, chi non ha il tempo di cucinare per conto proprio o vuole riempire la propria dispensa, può ricorrere alla sconfinata offerta dell'e-commerce di Pasticceria Rovida, dove c'è solo l'imbarazzo della scelta. Golose creme spalmabili, una ricercata selezione di vini, soffici pagnotte ai grani antichi siciliani ed ai grani germinati sono solo alcune delle molte sfiziosità messe a disposizione.
«Io ho accumulato negli anni tanti libri di pasticceria e facevo sperimentazioni già quando ero bambina: non ho fatto scuole di specializzazione, ma dopo essere entrata qui ho frequentato corsi tenuti da persone esperte», conclude Caterina spiegandomi com'è nata la sua passione per questo settore. Quando le chiedo, poi, quali suggerimenti darebbe a un giovane aspirante pasticcere, precisa che lo studio non è il solo elemento che consente di fare strada: «il lavoro non è leggero, perché ci si sveglia presto la mattina e ci sono periodi dell'anno in cui non si chiude, ma se hai voglia di crescere, allora questo lavoro si rivela davvero gratificante».