Dal 16 gennaio al 10 aprile 2023 presso la Fondazione Sozzani di Milano (corso Como 10) è aperta al pubblico la mostra Mr & Mrs Clark (Ossie Clark and Celia Birtwell: Fashion and Prints 1965-1974) a cura di Federico Poletti, un progetto del Museo del Tessuto di Prato e della Fondazione Sozzani in collaborazione con l'Archivio Massimo Cantini Parrini.
Geometrie stilizzate, bouquet floreali e fantasie ispirate all’arte (dalle tappezzerie medievali ai Ballet Russes fino a tutte le avanguardie cubiste, pointillisme), il linguaggio di Ossie Clark ha definito la Swinging London con i suoi lunghi e coloratissimi abiti fluidi. Con uno stile inconfondibile - il flower power - anticipatore di tendenze, Ossie era definito King of Kings Road per i suoi abiti di ispirazione '30 e '40 dal taglio slanciato che rivelavano il décolleté tra movimenti sensuali e giochi di trasparenze.
Una carriera breve, ma molto intensa, che ha lasciato un segno nella Londra nel periodo compreso tra la minigonna di Mary Quant e il movimento punk sovversivo di Malcolm MacLaren e Vivienne Westwood, dal 1965 al 1974. Clark e sua moglie Celia Birtwell (Mr and Mrs Clark and Percy, dal celebre dipinto di David Hockney alla Tate Britain, 1970-1971), arrivarono a definire il quartiere bohémien della West London, che ospitava la nuova generazione di giovani brillanti e rivoluzionari. Celia disegnava le stampe su leggere crêpes, sete e chiffon e Ossie le trasformava in abiti che hanno subito conquistato il jet-set internazionale e la scena pop.
Da Brigitte Bardot a Liz Taylor o Verushka, tutti erano affascinati dalla loro moda. Mick Jagger, Brian Jones, Keith Richards, Jimi Hendrix, Marianne Faithfull, Anita Pallenberg. Eric Clapton, George Harrison, Bianca Jagger e Marisa Berenson sono solo alcuni dei personaggi che Ossie Clark ha vestito. Quando Hockney ha dipinto Ossie e Celia nella loro casa di Notting Hill, ha ritratto un'istantanea della vita moderna, con una perfetta rappresentazione del mondo di Clark e Birtwell i cui progetti incarnavano un nuovo e coraggioso modo di vivere.
Ossie è stato anche il primo designer a ripensare all'idea di occasione: per lui gli abiti da sera potevano essere indossati di giorno e viceversa, mentre con i suoi trasparenti chiffon inventava il nude look.
Partendo da un primo importante nucleo di abiti provenienti dalla collezione e archivio di Massimo Cantini Parrini, questa ampia retrospettiva racconta l’incredibile creatività di queste due figure spesso trascurate nella storia della moda. Rari capi provenienti dalle collezioni private di Celia Birtwell da Londra e Lauren Lepire da Los Angeles completano la ricerca museale. Oltre a presentare una serie di abiti con le stampe iconiche di Ossie e Celia, la mostra intende raccontare il contesto e l’evoluzione del designer, dalla boutique Quorum di Chelsea, frequentata dalla gioventù della scena londinese alle performance, tramite una serie di video, foto ed editoriali d’epoca, memorabilia, schizzi e riproduzioni dei disegni, fino a un’esclusiva video intervista con la stessa Celia Birtwell.
Anche nel modo di presentare la propria moda Clark è stato il primo designer a estendere il concetto di performance alle sfilate, proponendole nei luoghi più diversi, come avvenne al Royal Court Theatre nel 1971, con il contributo musicale di David Gilmour. Tra le sue muse Jane Birkin e Amanda Lear che per anni ha partecipato alle sue sfilate, fino alla stessa Celia da cui si separa nel 1973 per arrivare fino all’ultima collezione autunno/inverno 1974 presentata al King’s Road Theatre, che segna la fine della loro golden age e il cambio di un’epoca.
L'inaugurazione è fissata per domenica 15 gennaio dalle 15.00 alle 20.00; la mostra è poi visitabile fino a lunedì 10 aprile, tutti i giorni dalle 10.30 alle 19.30. Biglietto 8 euro (ridotto 5 euro per studenti fino a 26 anni). Per info 02 29004177.