Sabato 28 gennaio 2023 alle ore 21.00 fa tappa al Csa Baraonda di via Pacinotti a Segrate (Milano) il tour di Pierpaolo Capovilla e i Cattivi Maestri. Il live fa parte del Nessun Inchino Finale Festival che, la stessa sera, prevede le esibizioni delle band Bacon's Chaos, Baratro, Il Vuoto Elettrico e Zidima (biglietto 8 euro, apertura cancelli ore 20.30, ulteriori informazioni via email).
Dopo la storica militanza nel gruppo Il Teatro Degli Orrori, Pierpaolo Capovilla ha recentemente inaugurato l’inizio di un nuovo capitolo discografico insieme a Garrincha Dischi, con l’uscita – il 27 maggio – del suo primo lavoro in studio con l’inedito progetto Pierpaolo Capovilla e i Cattivi Maestri, dirompente formazione in cui figurano anche Egle Sommacal (Massimo Volume), Fabrizio Baioni (Leda) e Federico Aggio (Lucertulas). Il disco, in un momento storico colpito da un conflitto senza precedenti nel cuore dell’Europa, ha come tema dominante proprio la guerra intesa come violenza nelle sue diverse accezioni, sia essa militare, simbolica o interiore. Sia essa quella che uccide i corpi o quella che ferisce il cuore.
Classe 1968, Pierpaolo Capovilla è un musicista ed autore della
scena rock indipendente italiana. Cantante e
bassista di uno dei gruppi seminali degli anni '90,
gli One Dimensional
Man, con questi ha suonato una
serie sterminata di concerti in Italia e in Europa, e pubblicato 5
album destinati a lasciare il segno nella storia del rock italiano
più radicale e intransigente.
Nel 2005 ha fondato Il Teatro degli Orrori,
band con cui si è cimentato nelle sonorità a lui consuete, questa
volta però cantando in italiano, e fra il 2007 e il 2015 ha
pubblicato 4 album che hanno ottenuto un inaspettato successo di
pubblico e di critica. Ha inoltre suonato il basso nei primi due
album del quartetto
denominato Buñuel, capitanato da Eugene
Sterling Robinson. Nell'opera di Capovilla sono certamente
distinguibili la sua devozione per la tradizione
del rock più sanguigno di matrice
americana, l'affezione per la poesia e la
drammaturgia russe, ma anche la passione
civile e l'attaccamento ai valori democratici,
sempre ribaditi tanto nei concerti quanto negli incontri
pubblici.