Dal 31 marzo al 30 luglio 2023 lo spazio Mudec Photo del Mudec - Museo delle Culture di Milano ospita la mostra Muholi: a Visual Activist, a cura di Biba Giacchetti.
Da 10 anni Zanele Muholi (Umlazi, Sud Africa 1972) - una delle voci più interessanti del Visual Activism - è nell’Olimpo dei più celebrati artisti contemporanei, ma il suo lavoro coincide in toto con il suo credo, al punto che Muholi ama definirsi attivista, ancora prima di sentirsi - ed essere - artista. La sua arte indaga instancabilmente temi come razzismo, eurocentrismo, femminismo e politiche sessuali, è in continua trasformazione e i suoi mezzi espressivi sono la scultura, la pittura, l'immagine in movimento. Ma è con la fotografia, e in particolare con la serie di autoritratti - iniziata nel 2012 e ancora in corso - Somnyama Ngonyama (Ave, Leonessa Nera) che Muholi riceve il plauso planetario, in un crescendo di mostre nei più prestigiosi musei del mondo.
La mostra Muholi: a Visual Activist porta al Mudec una selezione di oltre 60 immagini, scatti magnetici e di denuncia sociale che spaziano dai primissimi autoritratti realizzati ai più recenti lavori, tratti dal progetto artistico di Muholi, in costante evoluzione. Muholi è oggi ambassador di spicco della comunità Lgbtq+, esponendosi in prima persona. Ogni sua immagine racconta una storia precisa, un riferimento a esperienze personali o una riflessione su un contesto sociale e storico più ampio.
Lo sguardo dell’artista commuove, denuncia, inquieta lo spettatore, mentre oggetti di uso comune, ripresi in maniera fortemente simbolica, sono posti in un dialogo serrato con il suo corpo trasfigurandolo, raccontando altro, costringendo a guardare fisso negli occhi di Muholi, sostenendo il suo sguardo per andare oltre il primo livello di lettura dello scatto. La bellezza delle composizioni e il talento assoluto di artista sono solo un mezzo per affermare la necessità di esistere, la dignità e il rispetto cui ogni essere umano ha diritto, a dispetto della scelta del partner o del colore della pelle, e del genere con cui si identifica. Il suo scopo è la rimozione delle barriere, il ripensamento della storia, l’incoraggiamento a essere sé stessi, e a usare strumenti artistici quali una macchina fotografia come armi per affermarsi, e combattere.
In occasione dell'inaugurazione, venerdì 31 marzo alle ore 19.00, Zanele Muholi dialoga con il pubblico presentando il suo lavoro e la sua pratica che, a partire dalla fotografia, indaga temi sociali e politici per parlare di diritti, libertà, razzismo, minoranze, comunità, identità, genere: un’occasione unica per approfondire la sua storia e scoprire come il linguaggio artistico possa essere uno strumento estremamente potente di attivismo sociale. Ingresso gratuito previa prenotazione on line.
La mostra è visitabile nei seguenti orari di apertura: lunedì 14.30-19.30; martedì, mercoledì, venerdì e domenica 9.30-19.30; giovedì e sabato 9.30-22.30. Aperture straordinarie domenica 9 aprile (Pasqua), lunedì 10 aprile (Lunedì dell'Angelo), martedì 25 aprile (Anniversario della Liberazione), lunedì primo maggio (Festa del Lavoro) e venerdì 2 giugno (Festa nazionale della Repubblica), sempre in orario 9.30-19.30.
Biglietti: intero 12 euro (open 15 euro + prevendita); ridotto 10 euro per visitatori dai 14 ai 26 anni, over 65, persone con disabilità (Legge 104); ridotto 8 euro ogni martedì per gli studenti universitari muniti di tesserino senza limiti di età (esclusi giorni festivi); ridotto 6 euro per bambini dai 6 ai 13 anni; ingresso gratuito per bambini di età inferiore ai 6 anni. Per info 02 54917.