La Fondazione Arnaldo Pomodoro di Milano presenta il primo appuntamento di Corpo Celeste, il nuovo ciclo espositivo di Project Room, il progetto osservatorio della Fondazione sulle arti contemporanee, affidato per questa edizione alla curatrice Chiara Nuzzi e incentrato sulle possibilità di ripensare e re-immaginare la realtà in un contesto di crisi.
Dal 6 aprile al 9 giugno 2023 gli spazi espositivi di via Vigevano 9 ospitano la mostra Whisperers di Lito Kattou (Cipro, 1990), la cui ricerca è influenzata dal contesto naturale, sociale e politico dell’area mediterranea. Ispirata da mitologie, racconti, archeologie locali, l’artista ha inserito nella sua pratica temi come la riconciliazione tra vita e morte e l’accettazione della linearità e circolarità del tempo, attraverso cui riflette sulla coesistenza di realtà diverse. Le sue opere - corpi, creature ibride e astratte, antropomorfe o animali, al cui interno sono inglobati elementi naturali e cosmici - analizzano il processo dicambiamento della materia nel tempo, il tema dell’alterità e scenari spazio-temporali sconosciuti.
La serie Whisperers (coloro che sussurrano) del 2022, come la precedente Harvesters (coloro che raccolgono), si concentra sull’idea di comunità in un’ambientazione senza tempo che individua nuove strategie di coesistenza. L’artista realizza per gli spazi della Fondazione Pomodoro Whisperer I, II, III e IV, quattro imponenti sculture in alluminio, acciaio, acrilico, rame nichelato e plastica biodegradabile, che rappresentano quattro componenti di una comunità - legati tra loro da simboli, segni, frammenti che compongono unagrammatica familiare - connessi a Whisperer V, una quinta scultura allestita sulla facciata della Fondazione Ica Milano, intervento che funge da ponte tra le due istituzioni e che ne sancisce la collaborazione.
Nelle sculture, Kattou assimila elementi umani e non, figure derivate dalla natura e dal mondo animale, nel tentativo di immaginare una nuova forma di esistenza in costante adattabilità e trasformazione con le forze ambientali circostanti. Dotate tutte del medesimo volto, in un paesaggio congelato al tramonto, le superfici nere dei corpi, disposti in modo da scandire lo spazio articolando il percorso del pubblico, sono interrotte da parti dipinte che ne evidenziano alcuni gesti e accompagnate da figure di animali, fiori e farfalle, canestri intrecciati che richiamano non solo le origini dell’artista, ma anche il periodo coloniale cipriota.
L'inaugurazione è fissata per le ore 18.00 del 5 aprile; la mostra è poi visitabile fino al 9 giugno a ingresso gratuito esclusivamente il giovedì, il venerdì e la domenica in orario 11.00-19.00. Per info 02 89075394.