Dal 12 aprile al 14 maggio 2023 la Fondazione Stelline di Milano (corso Magenta 61) presenta la mostra Distanze comoventi, personale di Danilo Sciorilli pensata per gli spazi ipogei e del quadriportico dello storico Palazzo delle Stelline.
La mostra, a cura di Davide Dall’Ombra e Alessandra Klimciuk, mette in scena il desiderio di Danilo Sciorilli di raggiungere e poter rappresentare l’immortalità. Il percorso espositivo accompagna il visitatore attraverso sei opere installative: sei piccoli sistemi solari di pensiero che attingono a tutte le declinazioni tecniche usate dall’artista (dal disegno alle animazioni video, fino alla presentazione sculturale e totemica).
La mostra accompagna alla scoperta del sistema di pensiero di Danilo Sciorilli, che ancora una volta fa attraversare lo spazio ripulito e distillato del fine vita, ponendo il pubblico davanti alla morte, ma attrezzando un prontuario di sistemi per generarne (o registrarne) l’eternità e mettendo alla prova la disponibilità dei fruitori alla follia. Le opere in mostra offrono ai visitatori la possibilità, probabilmente illusoria, di sfuggire alla caducità attraverso tre soluzioni di immortalità: quella del corpo, dell’anima e dell’immagine.
Distanze comoventi prende il titolo in prestito dalla cosmologia e fa riferimento alla modalità per la quale le distanze vengono considerate indipendentemente dal tempo, come se i pianeti non si muovessero. Di fronte alla finitezza, inesorabile per alcuni, inaccettabile per tutti, Sciorilli comincia dai massimi sistemi, in senso proprio. Secondo gli scienziati l’universo è in continua espansione: questo mette in crisi il concetto di distanza tra due punti che, a ogni istante, aumenta, rendendo immediatamente scorretta la misurazione dell’uomo. La soluzione escogitata dagli astronomi è estirpare dal nostro pensiero il tempo, escludendo dal calcolo l’allontanamento dei corpi celesti.
Le distanze sono comoventi, gli elementi si muovono insieme e rimangono fermi tra loro. È quello che fanno abitualmente anche gli uomini, prendendo le proprie misure nella vita - tra di loro, con le cose, su loro stessi - come se il tempo, e quindi la fine, non esistessero. Si accetta una convenzione per poter sopportare la mutevolezza dell’istante, il fatto che la realtà è infinita e non misurabile dall’uomo. Naturalmente l’assonanza con le distanze commoventi, quelle che fanno soffrire, non è casuale, e, con due m, il titolo diventa un’icastica e bellissima definizione di addio e di morte.
La mostra è visitabile a ingresso gratuito dal martedì alla domenica in orario 10.00-20.00. In occasione della Milano Art Week 2023 sono in programma inoltre un incontro con l'artista Danilo Sciorilli (venerdì 14 aprile, ore 18.00), uno anche con i curatori Davide Dall’Ombra e Alessandra Klimciuk (domenica 16 aprile, ore 16.00) e un appuntamento speciale di mindfulness in mostra (sabato 15 aprile, ore 14.00 e ore 16.00). Ulteriori informazioni via email.