Da venerdì 9 a domenica 11 giugno 2023 torna l'appuntamento con Terraforma, il festival internazionale di musica dedicato alla sperimentazione artistica e alla sostenibilità ambientale: un’esperienza immersiva di tre giorni presso la storica Villa Arconati, situata nel Parco delle Groane nel comune di Castellazzo di Bollate alle porte di Milano, con un programma multidisciplinare che spazia tra musica, laboratori, talk e installazioni nel verde.
Terraforma 2023 si ispira ad Organic Music Society, esperimento sociale del leggendario polistrumentista americano Don Cherry e l'artista interdisciplinare Moki Cherry tra arte, musica, performance, natura, insegnamento, vita quotidiana, famiglia e spiritualità. Dibattiti e concerti matinèe sono quindi in collaborazione con l'editore Blank Forms, che presenta il libro uscito nel 2021 Organic Music Societies con gli stessi autori Lawrence Kumpf e Naima Karlsson e i concerti di Exotic Sin feat. Tyson e Still House Plants.
Esposizioni, dibattiti e workshop sono invece in programma nel The Dome, la cupola geodetica ricostruita con l’architetto originale Bengt Carling, questa volta con l’aiuto dello studio di architettura Salottobuono e Domus Academy, proprio come Don e Moki Cherry fecero per Utopias & Visions 1871-1981 al Moderna Museet di Stoccolma per imparare, condividere, vivere il presente e immaginare un futuro migliore. Nel The Dome di Terraforma Invernomuto, Vitelli (brand di maglieria sperimentale), lacritica/giornalista/insegnante Christine Kakaire (col supporto di Shape+) e Babai portano il pubblico alla scoperta del Mediterraneo e le sue sponde, la produzione circolare dei tessuti, l'influenza della pratica d'archivio nella Black music e il looongplay.
Il programma musicale di quest'anno diversifica ulteriormente l'usuale continuum di Terraforma, tra concerti dal vivo e dj-set estremamente selezionati dal panorama internazionale: Actress, genio inglese in A/V nel labirinto di Villa Arconati; The Master Musicians of Jajouka, leggenda della tradizione trance sufi dal Marocco; la producer belga-congolese Nkisi, tra poliritmie, vibrazioni che attraversano il corpo e antiche tradizioni; Scotch Rolex and Shackleton, due veterani dell’elettronica e la loro collaborazione di recentissima uscita; gli italiani Salò, tra teatro, rumori, rock d'avanguardia e psichedelico; Thomas Ankersmit col suo Serge Modular, particolare sintetizzatoreanalogico che da 50 anni arriva agli infrasuoni; Lamin Fofana, con un collage multisensoriale tramigrazione, alienazione, appartenenza; e i dj-set di Asmara, Deena Abdelwahed e Oko Dj b2b Nosedrip da LYL Radio e Stroom, tra Baltimore, avanguardie dance, musica araba e molto altro.
Tutto questo si aggiunge alle presenze di Beatrice Dillon con Kuljit Bhamra, maestro del Bhangra, musica della diaspora Punjabi in Regno Unito; Hudson Mohawke, con una versione dal vivo del suo terzo album Cry Sugar tra campionamento, sperimentazione, electro e hip-hop; il newyorkese Dawuna, tra r&b, free jazz ed esistenzialismo religioso; il parigino Aho Ssan; il duo Patrick Belaga e Tapiwa Svosve, insieme per sperimentazioni di violoncello e sassofono; il vocalistdub/raggae Paul St. Hilaire aka Tikiman con Scion (Substance & Vainqueur), gli originari dell'eredità musicale berlinese da 20 anni a questa parte. E ai dj-set di Batu, Josey Rebelle, Low Jack b2b Still, Upsammy, il leggendario discografico reggae Dennis Bovell, gli immancabili resident di Terraforma Donato Dozzy b2b Marco Shuttle e Paquita Gordon, tra acidhouse, disco tropicale, drum'n'bass, techno, dub e spiritual jazz; Exotic Sin, duo formato da KenichiIwasa e Naima Karlsson questa volta con Tyson (cantautrice da Londra con collaborazioni con Dean Blunt e Coby Sey), per voce, piano, tromba, flauti, percussioni e sassofoni zen di Don Cherry; Still House Plants di Jessica Hickie-Kallenbach, Finlay Clark e David Kennedy, con un pop sperimentale e tagliente tra campionamenti, slow core e r&b.
Terraforma rinnova la sua identità visiva, quest'anno in collaborazione con il fotografo colombiano Jim C. Nedd; un vulcano e i suoi fanghi, corpi e creazione tra mitologia Mud Parade di Rio de Janeiro ed euforia collettiva di Re Nudo e Woodstock come terraformazione e spinta innata a dare forma.
Biglietti giornalieri: venerdì e domenica 50 euro, sabato 60 euro (+ diritti di prevendita). Abbonamento ai 3 giorni 130 euro + diritti di prevendita (175 euro con possibilità di campeggiare nel bosco di Villa Arconati). Per ulteriori informazioni ed eventuali aggiornamenti sul programma visitare il sito di Terraforma Festival.