Venerdì 19 e domenica 21 gennaio 2024, rispettivamente alle ore 20.00 e alle ore 16.00 la stagione 2023/2024 dell'Orchestra Sinfonica di Milano prosegue con il concerto Il lago dei cigni: l'appuntamento è presso l'Auditorium di Milano (largo Mahler, Milano) e l'orchestra è per l'occasione diretta da Stanislav Kochanovsky.
Dopo l’appuntamento Lo schiaccianoci di giovedì 11 e venerdì 12 gennaio 2024, nell’ambito del quale John Axelrod e l’Orchestra Sinfonica di Milano hanno portato il pubblico a passi di danza, a scoprire le suite orchestrali tratte da Lo schiaccianoci di Čajkovskij e L’uccello di fuoco di Stravinskij, questo dittico di appuntamenti che hanno come protagoniste le musiche dei balletti si conclude con Stanislav Kochanovsky, stella del firmamento della direzione d’orchestra, che
compone un impaginato che affianca la Suite op.20a da Il lago dei cigni di Pëtr Il'ič Čajkovskij alla Suite dal balletto Chout (La storia del buffone) di Sergej Prokof’ev.
Ancora una volta, due balletti a confronto. Se la maestria di Čajkovskij come compositore di musica per balletto è ben nota grazie a lavori straordinari come Il lago dei cigni, Eugene Onegin e Lo schiaccianoci, ben diverso è il discorso per un altro russo, Sergej Prokof’ev. Chout, o la Storia del Buffone, è il primo incontro di quest’autore con il balletto, su richiesta di Djagilev. Nella scelta del soggetto ha avuto un ruolo importante un altro grande russo: Igor Stravinskij. Proprio in quel periodo, Stravinskij aveva portato dal suo ultimo viaggio in Russia una raccolta di leggende popolari russe riunite in un volume da Afanas'ev. Stravinskij le fece vedere a Djagilev che, a sua volta, le mostrò a Prokof'ev; l'impresario ne scelse due, sulle quali chiese al musicista di trarne un libretto e di comporre una partitura. Djagilev si raccomandò solo che la nuova opera fosse di carattere prettamente russo.
Nella prima parte del programma, musiche di un balletto che creano un clima ben diverso. Le musiche per il balletto Il lago dei cigni furono raccolte da Čajkovskij nella Suite op. 20a come conseguenza del successo con il quale fu accolta, dal 1895, la versione coreografica di Marius Petipa e Lev Ivanov. Gli otto numeri della Suite ripropongono le struggenti melodie dell’amore di Odette e del principe Sigfrido, le danze di carattere e le scene d’insieme.