Dal 5 al 17 ottobre 2023 gli spazi di Base Milano (via Bergognone 34, Milano) ospitano la terza edizione del Farout Live Arts Festival, il festival dedicato alle molteplici forme dello spettacolo dal vivo, che quest’anno si sviluppa a partire dal titolo Long Story Short, espressione che significa arrivare direttamente alla parte importante di una narrazione, tralasciare dettagli non importanti o noiosi della storia che si sta raccontando, tralasciare quelle che possono apparire informazioni irrilevanti
Per oltre 10 giorni gli spazi post-industriali di Base Milano si trasformano in ambienti e paesaggi immersivi, palcoscenici, percorsi e occasioni di scoperta attraverso la mescolanza di teatro, musica, danza e arti visive da un punto di vista transdisciplinare. E non solo. Perché il palinsesto del Farout si articola tra interno ed esterno di Base Milano, intrecciandosi ai quartieri di Barona e Giambellino, grazie al bando promosso e coordinato dal Comune di Milano Milano è Viva, e raggiungendo altri luoghi significativi della città come Volvo Studio Milano e CityLife Shopping District.
Il programma del Farout 2023 prende il via con l'inaugurazione di In balìa, l’installazione di Giulia Crispiani che trasforma la Ground Hall in una dimensione sospesa tra acqua e aria, lasciando la possibilità al pubblico di decidere se navigare e lasciarsi trasportare, o seguire l’andazzo di venti ed eventi (giovedì 5 ore 18.30). A seguire Di Venti e Correnti, una lettura/concerto dell’artista insieme a Federico Antonini (giovedì 5 ore 19.00, ingresso libero). Nel buio del Volvo Studio Milano è la volta del live di Mombao: una voce che diventa tante, un concerto ipnotico che si trasforma in danza collettiva (giovedì 5 ore 21.00, biglietto 8 euro).
Poi, fino a martedì 17 ottobre, artiste e artisti provenienti da diversi paesi del mondo portano al Farout 2023 le loro storie e visioni umane, politiche, sociali: in scena prime nazionali e repliche di performance che hanno riscosso successo internazionale sui temi del corpo e della parola come strumenti di liberazione e resistenza ai canoni, del dialogo (im)possibile tra mondi in conflitto; della reazione generazionale al crollo delle ideologie; della liberazione della rappresentazione della sessualità dalle dinamiche patriarcali.
Ecco alcune delle proposte artistiche del Farout 2023: con Rave to Lament Katerina Andreou trasforma un parcheggio nel palcoscenico nostalgico di un rave mai vissuto (sabato 14 e domenica 15 ore 22.30, biglietto 6 euro); con The Present is not Enough Silvia Calderoni e Ilenia Caleo presentano un lavoro corporeo e affettivo, uno stato di eccitazione senza nome che carica l’ambiente (sabato 7 e domenica 8 ore 22.30, biglietto 6 euro); con De Los Muertos a Milano ZimmerFrei unisce ricerca documentaria e azione dal vivo, portando in scena alcuni gesti quotidiani che legano i vivi alle persone scomparse (sabato 14 e domenica 15 ore 17.00, 18.00 e 19.00, biglietto 6 euro); con The Chance to Find Yourself Benno Steinegger e Jovial Mbenga presentano le storie molto diverse ma profondamente uguali di due expat - quella dell’artista italiano Benno Steinegger e del congolese Jovial Mbenga - svelando pregiudizi e stereotipi che da personali si fanno universali (martedì 10 e mercoledì 11 ore 21.30, biglietto 6 euro); Elisabetta Consonni mette in scena un concerto di seconde voci, comparse, ovvero le coriste in background della scena pop musicale americana, dal titolo And The Colored Girls Say: Doo Da Doo Da Doo Da Doo (domenica 15 ore 21.00, biglietto 6 euro).
Il progetto Manicula di Enrico Malatesta e Chiara Pavolucci, nato da un percorso di residenza artistica a Base Milano, è un workshop, una camminata e un’azione sonora attorno all’area dell’Ex Ansaldo, una sorta di caccia al tesoro dove simboli e segnali aiutano a prestare attenzione al mondo che ci circonda, con tutti i sensi (venerdì 13 ore 17.00, biglietto 6 euro); Jacopo Benassi e Kinkaleri si uniscono invece in una performance e un concerto, un mix crudo e potente di punk, noise e hardcore, arricchito da proiezioni di immagini prodotte in cato (sabato 7 ore 21.30, biglietto 6 euro).
Scarlet Tummers e Atta Nasser del collettivo teatrale Stan portano in scena Jerusalem, un incontro e confronto alla ricerca contemporanea di significato: dalla religione alla vita e tutto ciò che ne consegue, cosa significa fare del bene? (venerdì 13 ore 21.30, sabato 14 ore 21.00m biglietto 6 euro). Mra7ba (mrhba)* di Soukaina Abrour è invece un lavoro ambientato in uno scenario post-umano decadente che trae la sua ispirazione da Al-Halqa, un'arte narrativa tradizionale originaria del mondo arabo (venerdì 13 ore 19.00, 19.50 e 20.40, biglietto 6 euro). Quella di Elisa Zuppini, in collaborazione con M.E.S.H. - Himalaya - è una performance che con il movimento e il suono attraversa spazio e tempo, realtà geologiche e tecnologia: gli interventi sonori interagiscono con il corpo, un movimento nato da collisioni e mancati contatti (venerdì 6 ore 21.30, biglietto 6 euro). La Vaga Grazia di Eva Geatti, ispirata al romanzo Il Monte Analogo di René Daumal, porta in scena cinque giovani performer che, guidati da un concerto dal vivo del compositore e musicista Dario Moroldo, esplora la possibilità di trasporre un’opera letteraria nel linguaggio della danza contemporanea (venerdì 13 ore 23.00, biglietto 6 euro).
It’s a Secret di Kaleider propone uno speciale telefono senza fili, una catena di racconti verbali uno a uno: la tentazione è di voler sapere come è cambiata la storia attraverso i passaggi tra finzione e verità, memoria e invenzione: ma è sempre possibile saperlo? (giovedì 12 ore 17.00-18.30, biglietto 6 euro). Fabrizio Saiu incontra il pubblico a Base con Métron Extended, una performance all’incrocio tra una sessione di allenamento e un concerto (domenica 8 ore 21.30, biglietto 6 euro), e attraversa il quartiere di Giambellino tra una sessione di parkour e un'azione sonora collettiva con Intermission (venerdì 6 ore 17.00, ingresso libero); con L'âge d'or Tomas Gonzalez e Igor Cardellini offrono uno spaccato della vita di tutti giorni attraverso visite guidate all’interno CityLife Shopping District (martedì 10, mercoledì 11 e giovedì 12 ore 15.00, 17.00 e 19.00, biglietto 6 euro); Sara Leghissa, Maddalena Fragnito e Marzia Dalfini danno voce agli studenti e studentesse della scuola post pandemica attraverso un'inchiesta visiva, dei manifesti e la pubblicazione di La scuola ha riaperto come dopo una nevicata (mercoledì 11 ore 20.00, ingresso libero).
Infine il semirimorchio di un camion si trasforma nel palcoscenico della performance conclusiva Le Cirque Astéroïde di Marie-Caroline Hominal, all’incrocio tra un concerto rock e uno spettacolo di danza ingaggiando in una performance collettiva a Barrio’s (martedì 17 ore 19.30, biglietto 6 euro).
Non manca la musica, con dj-set di artisti e dj italiani e internazionali electro-romantic-queer, hard-techno e breakbeat/core che si alternano durante le giornate del Farout 2023; inoltre la storica clubnight Le Cannibale presenta un un evento speciale tra elettronica ed arte con il live del musicista berlinese Parra For Cuva e il dj-set di Tamati (sabato 7 ore 23.00, biglietto 18 euro).
Per ulteriori dettagli e per conoscere il programma completo e aggiornato del Farout Live Arts Festival 2023 consultare il sito di Base Milano.