Sabato 26 novembre 2022 alle ore 11.00 la Reggia di Monza ospita, nell'ambito della mostra Stregherie: fatti, scandali e verità sulle sovversive della storia, un incontro con il collettivo Debitum Naturae, dedicato al rapporto che unisce, dal passato ai giorni nostri, l’essere vivente e la natura che lo circonda, descrivendo l’arte macabra e raccontando delle donne in odore di stregoneria che l’hanno praticata.
Con arte macabra il collettivo Debitum Naturae chiama quella forma di artigianato che parte dall’incisione su osso e vi affianca la lavorazione del cuoio, la pittura ad olio e quella multimaterica, creando vere e proprie meraviglie artistiche, sempre nel più completo rispetto della natura. Quella che oggi, per loro, è una pratica artigianale e decorativa, ha una storia che affonda le sue radici molto lontano nel tempo. Si pensi alla scapuolmanzia, una pratica divinatoria cinese, caduta in disuso intorno al 1000 a.C., che prevedeva il sacrificio di animali, le cui ossa venivano poi esposte al calore e interpretate dagli indovini, osservando le incrinature che producevano a contatto col fuoco. Anche negli ossari cristiani le ossa venivano ripulite e poi composte in cripte e cappelle, creando vere e proprie opere d’arte. E le netsuke, piccole sculture tradizionali giapponesi risalenti al XVII secolo, erano spesso intagliate nell’osso.
In passato, la morte non faceva meno paura di oggi, ma sicuramente era vista come qualcosa di naturale, con la quale si conviveva quotidianamente. Col progredire della scienza, invece, ha iniziato ad essere percepita come qualcosa che si può allontanare ed anche le pratiche ad essa legate, come questa, sono cadute in disuso, viste come macabra e rifiutate. AfterLife è stata la prima artista che, nel 2014, ha riportato la tecnica dello skull carving in Italia e Debitum Natura è nato, l’anno successivo, come collettivo di supporto a lei, abbracciandone la pratica e lo spirito.
L'incontro è a ingresso gratuito per tutti i possessori del biglietto della mostra Stregherie valido per la giornata in corso, ma occorre comunque prenotarsi scrivendo via email.