Da venerdì 7 a martedì 11 marzo 2025 tra gli splendori sette-ottocenteschi di Villa Bagatti Valsecchi, in via Vittorio Emanuele II 48 a Varedo (Monza e Brianza), si svolge in occasione della Giornata Internazionale della Donna la prima edizione del festival Dal femminile al plurale in cui le donne diventano protagoniste di nuove narrazioni attraverso le parole, la musica e l’arte.
Organizzata dalla Fondazione La Versiera 1718 e curata dalla sua presidente Elena Riva, e da Ilaria Centola, direttrice di Milano Scultura, con Manuel Zoia, direttore dell’omonima galleria, la prima edizione della manifestazione si avvale della mediazione creativa ed empatica dell’arte in tutte le sue forme - letteratura, scultura, pittura e musica - per raccontare di donne che hanno sfidato pregiudizi per costruire e immaginare una società più giusta ed equa. Donne la cui eredità continua oggi a fare la differenza nonostante la loro marginalizzazione dalla narrazione pubblica. A far da cornice agli incontri e alle performance, agli interventi musicali e alla mostra, sono l’ottocentesca Villa Bagatti Valsecchi, recentemente riscoperta, e il suo grande giardino all’inglese, il cui eclettismo rispecchia il caleidoscopio di esperienze che la manifestazione intende offrire ai visitatori.
Alla presentazione di libri che testimoniano le vicende di personaggi femminili, reali o immaginari, ma ugualmente potenti, come Maria Teresa ed Emilia Villoresi, Fernanda Wittgens e Palma Bucarelli, si alternano incontri di riflessione su temi di attualità. La cultura del lavoro femminile e la violenza economica sono per esempio al centro di un talk a cura di Asseprim e Women of Change. Il progetto Eva Patch (Empowerment Verso l’Autonomia) di Bio Cantina Orsogna con Dafne Ets a supporto dell’autonomia e del reinserimento delle donne con vissuti di violenza di genere, è protagonista di un incontro sul tema del lavoro come percorso di rinascita. Uno spazio di racconti animati è invece dedicato alle bambine e ai bambini che, attraverso la rivisitazione di favole celebri, vengono stimolati a riflettere sulle stereotipizzazioni che ogni personaggio porta con sé e sul rovesciamento dei cliché.
Ad accompagnare il palinsesto di conferenze è la mostra Dal femminile al plurale, a cura di Ilaria Centola e Manuel Zoia, con la collaborazione tecnica di Loris Innocenti, che raccoglie le opere pittoriche e scultoree di 26 artiste e artisti che esplorano la dimensione del femminile nella sua complessità per restituire un'immagine della donna sfaccettata e in continua evoluzione. L'esposizione si articola in un percorso che affronta il tema del corpo, della memoria, dell'identità e della relazione con lo spazio sociale e politico. Alcuni lavori indagano la rappresentazione del corpo femminile, sovvertendo gli sguardi tradizionali e restituendo autonomia e autodeterminazione alla figura della donna. Altri si concentrano sulla trasmissione della memoria e sulle genealogie femminili, rivelando narrazioni intime e collettive che spesso restano ai margini della storia ufficiale.
Le installazioni dialogano con il pubblico, stimolando una riflessione sulla condizione delle donne oggi, sulle lotte per i diritti e sulle prospettive future di emancipazione e inclusione. Il linguaggio visivo si fa strumento di consapevolezza e azione, capace di suscitare emozioni e interrogativi, senza offrire risposte univoche, ma aprendo a nuove letture e interpretazioni. Le opere in mostra sono di: Tiziana Cera Rosco, Erica Conti, Andrea Cusumano, Melissa Damson, Marillina Fortuna, Loredana Galante, Roberta Gatto, Patricia Glauser, Regina Josè Galindo, Elena Ketra, Gabriella Kuruvilla, Ambro Moioli, Barbara Lo Faro, Camilla Marinoni, Florencia Martinez, Anto Mellini, Rebecca Momoli, Elena Monzo, Mauro Moriconi, Dado Schapira, Giovanni Sesia, Livia Spinolo, Marco Ugoni, Urbansolid, Alice Voglino e Federica Zianni. Completano l’esperienza, gli interventi musicali dell’ensemble Decima Sinfonia con un repertorio pensato appositamente per l’occasione.
L'ingresso al festival Dal femminile al plurale è libero e gratuito nei seguenti orari di apertura: venerdì 7 marzo dalle 18.00 alle 21.00 (opening); sabato 8 e domenica 9 marzo dalle 11.00 alle 19.00; lunedì 10 marzo dalle 11.00 alle 18.00; martedì 11 marzo dalle 11.00 alle 21.00 (con finissage dalle ore 19.00). Ulteriori informazioni via email.
Di seguito il programma degli incontri durante le giornate del festival:
Sabato 8 marzo
Domenica 9 marzo
Martedì 11 marzo