Così si arriva a Pavia, la città più grande e ricca di bellezze culturali del tratto lombardo di Via Francigena. Al capoluogo di provincia si accede passando dallo storico quartiere Borgo Ticino e attraversando il celebre Ponte Coperto, struttura di 182 metri di lunghezza e cinque arcate, che unisce le due sponde del fiume Ticino. Si arriva così in pieno centro storico, dove è possibile ammirare numerose tracce delle origini romane della città. Pavia fu anche capitale del Regno Longobardo, dominata dalla famiglia dei Visconti e presenta testimonianze anche degli Sforza. Il dominio longobardo è mostrato dalle basiliche di origine longobarda di San Michele, San Pietro in Ciel d’Oro e San Teodoro. Nella prima Federico Barbarossa fu incoronato re d’Italia nel 1155, la seconda ospita le spoglie di Sant’Agostino, mentre la terza è un grande esempio di struttura tardo romanica. La presenza dei Visconti in città è testimoniata invece dal grande Castello Visconteo, edificio del ‘300 e contenete oggi i musei civici. Si deve agli Sforza, poi, la realizzazione del Duomo, che con la sua cupola alta 97 metri (quarta in Italia per dimensioni) domina tutta la città. Per quanto riguarda i luoghi di ospitalità, Pavia presenta diverse possibilità e strutture di accoglienza. Quelle dedicate in particolare ai pellegrini sono: Angolo al Ponte, Residenza i Mille, Ostello Santa Maria in Betlem, Osteria Letteraria Sottovento e Pavia Ostello.
Dopo un buon riposo, per ripartire e proseguire il cammino sulla Via Francigena è necessario raggiungere la chiesa di San Pietro in Verzolo, appena fuori dal centro città. Qui ci parte la segnaletica necessaria per continuare con la terza tappa lombarda, in cui si attraversano altre località della provincia di Pavia.
Di Simone Caravano