L’ultimo tratto della terza tappa di Via Francigena lombarda vede l’attraversamento dei comuni di Santa Cristina e Bissone e di Chignolo Po, per poi arrivare alla destinazione finale di Lambrinia. Nella prima località citata soggiornò l’arcivescovo di Canterbury Sigerico, nel suo viaggio di ritorno da Roma. Qui è possibile visitare il Museo Contadino della Bassa Pavese, che racconta e testimonia la storia della vita nei campi di questa zona. In secondo luogo è ancora visibile parte di un antico monastero ristrutturato nel 1700 da Leopoldo Pollack, che progettò anche le scuderie del castello di Belgioioso e la Villa Reale di Milano. Inoltre presso la parrocchia di Santa Cristina e Bissone è possibile per tutti i pellegrini trovare accoglienza e riparo, in vista del proseguo del cammino.
Chignolo Po, invece, si trova al confine della provincia di Pavia e presenta un imponente castello. Edificio del 1200, ristrutturato poi in epoca barocca, soprannominato La Versailles della Lombardia e attualmente luogo per visite guidate o eventi privati. Spostandosi di pochi chilometri si giunge così a Lambrinia, frazione di neanche mille abitanti di Chignolo Po e nota per le sue edicole votive all’Ave Maria. L’arrivo alla stazione ferroviaria della piccola località chiude così questa terza tappa lombarda dell'antico percorso dei pellegrini e i tratti in provincia di Pavia. Da qui in avanti, infatti, sarà la zona del lodigiano a fare da sfondo all’ultimo tratto in Lombardia della Via Francigena.
Di Simone Caravano