Tra cielo e mare: lo spettacolo di Pino Petruzzelli e la narrazione di Erica Manna ad Urbe

Pino Petruzzelli ed Erica Manna
Urbe Cerca sulla mappa 21:00
Venerdì30Agosto2024

Venerdì 30 agosto si chiude l’edizione 2024 del progetto Tra cielo e mare - Lo spettacolo dell’entroterra, ideato e realizzato da Teatro Ipotesi con il sostegno della Fondazione Agostino De Mari e di Coop Liguria. Una edizione che ha visto ancora una volta crescere la partecipazione del pubblico molto numeroso in ognuna delle serate (Millesimo, Zuccarello e Màllare).

Per il gran finale di questa celebrazione dell’entroterra savonese si fa tappa a Urbe, un tempo importante snodo commerciale (via del Sale e del Ferro) ed oggi amatissima dagli appassionati di escursioni e di sport outdoor. Mattatori della serata, che inizia come sempre alle ore 21, l’attore e scrittore Pino Petruzzelli, che porta in scena il suo spettacolo Le luci del cielo, ed Erica Manna, firma dell’edizione genovese di Repubblica e de L’Espresso, che torna dopo aver presentato Dego nella scorsa edizione.

Il nuovo spettacolo di Petruzzelli con cui si apre l’evento nasce da una domanda: come è possibile che abbia prevalso la religione dell’Economia sul rispetto della Natura? Da qui l’artista coinvolge e prova a ripartire dalle nostre radici, dando voce a quelle persone che nella difficoltà hanno intuito una potenzialità, riuscendo a creare vita e bellezza, nel rispetto del territorio: loro devono guidarci, loro sono le luci del nostro cielo. Uno spettacolo che si muove con garbo e poesia, che procede per sottrazione. Un’orazione civile in cui Petruzzelli impasta con maestria e fantasia, le proprie parole con quelle di consueti (Hesse, Rigoni Stern) o inattesi (Gaber, Celentano) compagni di viaggio per incamminarsi insieme verso un nuovo sentiero, un nuovo modo di stare al mondo.

Al termine dello spettacolo la parola e la scena passano a Erica Manna, narratrice ad hoc di Urbe, il cui nome non deve trarre in inganno: in questo caso, non significa città ma, secondo gli studiosi, deriva dal toponimo del fiume Orba. La giornalista di Repubblica racconta le storie delle cinque frazioni che la compongono (San Pietro d’Olba, Martina d’Olba, Vara Inferiore, Vara Superiore e Acquabianca), partendo proprio da San Pietro d’Olba dove è ancora possibile ammirare lo storico Borgo della Ferriera nella cui piazzetta avrà luogo l’evento a ingresso libero. Al centro del suo reportage ci sono le incredibili storie delle pedone e dei segantini orbaschi e le emozioni degli emigranti che hanno scelto di ritornare a Urbe.

In caso di condizioni meteo avverse, l’evento si svolge all’interno della Chiesa di San Pietro, nella frazione di San Pietro d’Olba.

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